Stop all'abergo in piazza Marinai d'Italia: si eseugono scavi archeologici

I lavori di costruzione sono stati sospesi per consentire gli approfondimenti obbligatori per legge

lunedì 16 maggio 2016 0.36
A cura di Maria Scoccimarro
Era il 10 giugno 2015 quando la Regione Puglia autorizzava un'azienda di Minervino Murge a realizzare un albergo nel piazzale di Colonna, nella zona un tempo adibita a parcheggio tra viale de Gemmis e piazza Marinai d'Italia. Ma dal 16 aprile 2016 i lavori sono stati fermati: l'area è tuttora interessata dall'esecuzione dei saggi preliminari archeologici.

Durante i lavori di scavo per realizzare l'albergo, infatti, sono stati trovati resti di quella che sembrerebbe una strada romana e, per questo, si è resa necessaria l'esecuzione di saggi preliminari finalizzati a stabilire l'interesse archeologico dell'area. La legge del 25 giugno 2005 n.109 stabilisce che nella "Procedura di verifica preventiva dell'interesse archeologico", i saggi archeologici sono tali da assicurare una sufficiente campionatura dell'area interessata dai lavori; inoltre, la procedura di verifica preventiva dell'interesse archeologico è condotta sotto la direzione della Soprintendenza archeologica territorialmente competente, mentre gli oneri sono a carico della stazione appaltante.

Come si legge dal cartello all'ingresso dell'area interessata, il committente dei lavori è la stessa società a cui è stato approvato il progetto, la Be.Sa s.r.l. di Minervino. Per quanto riguarda invece l'esecuzione degli scavi, quella a mano è svolta dalla BSB Appalti e servizi di Minervino, mentre quella con mezzi meccanici dalla Trani Scavi. Poiché, come detto, l'area è interessata da lavori di scavo archeologico, la sorveglianza archeologica è stata affidata alla società Al.t.a.i.r., spin-off dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Questa è presieduta dalla Raffaella Cassano, ordinario di Archeologia classica presso il dipartimento di Scienze dell'Antichità dell'Ateneo barese ed è composta da un'équipe di giovani ricercatori, dottori di ricerca e laureati della medesima Università e dalla società Quorum Italia s.r.l.

Il destino dell'area dipenderà dalla natura delle evidenze archeologici che stanno affiorando in superficie. Infatti, se i reperti non hanno alcun valore, si procederà alla realizzazione dell'opera in progetto; se i reperti hanno valore ma possono essere trasferiti in altri luoghi, si procede al loro prelievo e poi si inizieranno i lavori; se i reperti sono tali da costituire un'importante scoperta che non può essere trasferita, la zona si trasforma in sito archeologico e l'opera infrastrutturale dovrà essere adeguata alla loro presenza, attraverso un'opportuna variante al progetto originario.
Saggi preliminari archeologici nel piazzale di Colonna © Maria Scoccimarro
Saggi preliminari archeologici nel piazzale di Colonna © Maria Scoccimarro
Saggi preliminari archeologici nel piazzale di Colonna © Maria Scoccimarro
Saggi preliminari archeologici nel piazzale di Colonna © Maria Scoccimarro
Saggi preliminari archeologici nel piazzale di Colonna © Maria Scoccimarro
Saggi preliminari archeologici nel piazzale di Colonna © Maria Scoccimarro
Saggi preliminari archeologici nel piazzale di Colonna © Maria Scoccimarro
Saggi preliminari archeologici nel piazzale di Colonna © Maria Scoccimarro
Saggi preliminari archeologici nel piazzale di Colonna © Maria Scoccimarro