Stop alla pesca dei ricci in Puglia per tre anni: la decisione del Consiglio Regionale
Il fermo necessario alla ricostituzione della risorsa nel nostro mare territoriale
martedì 28 marzo 2023
16.44
E quindi per tre anni dovremmo abituarci a non trovare più all'angolo delle nostre strade, al porto, sul lungomare, i pescatori di ricci con i loro invitanti vassoi, rosseggianti di sapore e profumo di mare, ma dovremo limitarci ad acquistarli laddove provenienti da altri mari.
Se ne stava parlando già da diversi mesi e alla fine, proprio all'esordio del periodo di Massimo flusso turistico, il Consiglio Regionale ha approvato a maggioranza, con 41 voti favorevoli e uno contrario, la proposta di legge contenente le misure di salvaguardia per la tutela del riccio di mare, di cui è primo firmatario il consigliere regionale Paolo Pagliaro e sottoscritta da numerosi altri colleghi.
Questo, dunque non significherà dover rinunciare al buonissimo antipasto tanto caro ai pugliesi e sempre più apprezzato e richiesto dai turisti, perché la commercializzazione del riccio di mare non è vietata per gli esemplari provenienti da mari territorialmente non appartenenti alla regione Puglia. È vero che - si dice da sempre -i ricci delle nostre zone, in particolare anche quelle tra Trani Bisceglie, siano veramente tra i più prelibati di tutti: ma, se vogliamo assicurarcene la sopravvivenza e la riproduzione, un sacrificio del palato, seppur pesante, andrà affrontato.
E questo comprenderà anche la responsabilità civica e ambientale di non invogliare alla pesca con una compravendita di contrabbando. Ricordando che questo, oltretutto, costituirebbe una violazione di legge, dunque punibile.
Con la legge approvata si sospende per un periodo di tre anni l'attività di pesca, anche di tipo sportivo, del riccio di mare nelle acque del territorio regionale pugliese.
Si impone, cioè, un fermo necessario per consentire il recupero degli stock e la ricostituzione della risorsa nel nostro mare territoriale, messa a rischio dal massiccio prelievo effettuato negli ultimi anni.
Determina il periodo di blocco dell'attività di pesca ed impone, in particolare, il divieto di prelievo, raccolta, detenzione, trasporto, sbarco e commercializzazione degli esemplari di riccio di mare e dei relativi prodotti derivati freschi.
Se ne stava parlando già da diversi mesi e alla fine, proprio all'esordio del periodo di Massimo flusso turistico, il Consiglio Regionale ha approvato a maggioranza, con 41 voti favorevoli e uno contrario, la proposta di legge contenente le misure di salvaguardia per la tutela del riccio di mare, di cui è primo firmatario il consigliere regionale Paolo Pagliaro e sottoscritta da numerosi altri colleghi.
Questo, dunque non significherà dover rinunciare al buonissimo antipasto tanto caro ai pugliesi e sempre più apprezzato e richiesto dai turisti, perché la commercializzazione del riccio di mare non è vietata per gli esemplari provenienti da mari territorialmente non appartenenti alla regione Puglia. È vero che - si dice da sempre -i ricci delle nostre zone, in particolare anche quelle tra Trani Bisceglie, siano veramente tra i più prelibati di tutti: ma, se vogliamo assicurarcene la sopravvivenza e la riproduzione, un sacrificio del palato, seppur pesante, andrà affrontato.
E questo comprenderà anche la responsabilità civica e ambientale di non invogliare alla pesca con una compravendita di contrabbando. Ricordando che questo, oltretutto, costituirebbe una violazione di legge, dunque punibile.
Con la legge approvata si sospende per un periodo di tre anni l'attività di pesca, anche di tipo sportivo, del riccio di mare nelle acque del territorio regionale pugliese.
Si impone, cioè, un fermo necessario per consentire il recupero degli stock e la ricostituzione della risorsa nel nostro mare territoriale, messa a rischio dal massiccio prelievo effettuato negli ultimi anni.
Determina il periodo di blocco dell'attività di pesca ed impone, in particolare, il divieto di prelievo, raccolta, detenzione, trasporto, sbarco e commercializzazione degli esemplari di riccio di mare e dei relativi prodotti derivati freschi.