Strada provinciale Trani-Andria, Ventola chiede la costruzione del ponte
Il consigliere regionale (Cor): «Infrastruttura necessaria per il cambio di carreggiata»
giovedì 17 novembre 2016
8.23
«Dei danni causati dalla riforma delle Province Renzi/Del Rio, credo se ne possa far carico la Regione Puglia». Per queste ragioni, con gli altri Consiglieri Regionali del territorio provinciale della Bat, il Consigliere Francesco Ventola si sta facendo promotore di una proposta che affronti e risolva la mancanza di un ponte sulla Andria-Trani, infrastruttura necessaria per il cambio di carreggiata a servizio dei frontisti dei terreni, delle tante aziende che insistono su quel tracciato. Servono circa 2 milioni di euro per consentire l'inversione di marcia senza dover arrivare in fondo a quella viabilità per tornare indietro.
«Dovendoci approcciare all'approvazione della manovra di bilancio della Regione Puglia per il 2017 - ha dichiarato il Consigliere Regionale dei Conservatori e Riformisti -, siamo nel momento migliore per recuperare le somme necessarie a finanziare l'opera. L'intesa tra Consiglieri Regionali, fuori dai rispettivi schieramenti, ritengo sia necessaria per conseguire l'obiettivo e sgomberare il campo da distinguo o speculazioni di sorta. E' chiaro che - ha continuato l'ex Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, Francesco Ventola - per quanto le risorse non siano mai abbastanza, la Provincia avrebbe potuto fare di più dei 4 milioni di euro di suo già messi a disposizione per la realizzazione della Trani Andria. La nefasta riforma fantasma Renzi/Del Rio, però, non avendo cancellato le Province ma avendo ridotto solo drasticamente ed irresponsabilmente le risorse, ha complicato ogni cosa rendendo impossibile governare adeguatamente i problemi di cui parliamo ogni giorno. Che si tratti di viabilità o di edilizia scolastica di cui tanto si discute, il problema è sempre lì. Fa rabbia pensare alla sicurezza ed alla adeguatezza delle strutture frequentate dai nostri figli, come quelli della viabilità di competenza provinciale. E' frustrante pensare a quanto impegno sia stato consumato per guadagnare l'autonomia del nostro territorio, quanto lavoro sia stato fatto per superare le vuote promesse consumate sulla vicenda protrattasi per decenni della Andria-Trani. Quando finalmente la nuova Provincia ha saputo dare risposte concrete, dall'alto è arrivata la mannaia della tanto strumentalizzata cancellazione farsa delle Province.
Dopo le giuste polemiche, ora occorre superare il problema. Quella strada l'hanno voluta tutti, era un obbligo metterla in sicurezza, era il minimo che si doveva fare per onorare in un qualche modo le tante vittime consumate. A metà dello scorso anno molto si è discusso sulla insufficienza delle somme a causa dei troppi anni trascorsi dalla progettazione dell'intervento. Si sono confrontate le ipotesi alternative ponte- rotatoria, senza che la Provincia sia riuscita nell'intento, imbrigliata come è, con le altre Province italiane, grazie al Governo Renzi. E' altrettanto indubbio che tale "residuale" incompletezza, la nuova Andria-Trani diventa un boumerang per le aziende "servite". Accantonata la rotatoria per problemi tecnici, la soluzione ponte, prevista nel progetto originario, direi essere immediatamente cantierabile, occorre unicamente il finanziamento. Se non può addossarselo la Provincia, come è purtroppo noto, potrà farlo la Regione Puglia. La buona politica sappia andare ben oltre le appartenenze condividendo immediatamente questo bisogno inderogabile senza ritardi ed ulteriori danni».
«Dovendoci approcciare all'approvazione della manovra di bilancio della Regione Puglia per il 2017 - ha dichiarato il Consigliere Regionale dei Conservatori e Riformisti -, siamo nel momento migliore per recuperare le somme necessarie a finanziare l'opera. L'intesa tra Consiglieri Regionali, fuori dai rispettivi schieramenti, ritengo sia necessaria per conseguire l'obiettivo e sgomberare il campo da distinguo o speculazioni di sorta. E' chiaro che - ha continuato l'ex Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, Francesco Ventola - per quanto le risorse non siano mai abbastanza, la Provincia avrebbe potuto fare di più dei 4 milioni di euro di suo già messi a disposizione per la realizzazione della Trani Andria. La nefasta riforma fantasma Renzi/Del Rio, però, non avendo cancellato le Province ma avendo ridotto solo drasticamente ed irresponsabilmente le risorse, ha complicato ogni cosa rendendo impossibile governare adeguatamente i problemi di cui parliamo ogni giorno. Che si tratti di viabilità o di edilizia scolastica di cui tanto si discute, il problema è sempre lì. Fa rabbia pensare alla sicurezza ed alla adeguatezza delle strutture frequentate dai nostri figli, come quelli della viabilità di competenza provinciale. E' frustrante pensare a quanto impegno sia stato consumato per guadagnare l'autonomia del nostro territorio, quanto lavoro sia stato fatto per superare le vuote promesse consumate sulla vicenda protrattasi per decenni della Andria-Trani. Quando finalmente la nuova Provincia ha saputo dare risposte concrete, dall'alto è arrivata la mannaia della tanto strumentalizzata cancellazione farsa delle Province.
Dopo le giuste polemiche, ora occorre superare il problema. Quella strada l'hanno voluta tutti, era un obbligo metterla in sicurezza, era il minimo che si doveva fare per onorare in un qualche modo le tante vittime consumate. A metà dello scorso anno molto si è discusso sulla insufficienza delle somme a causa dei troppi anni trascorsi dalla progettazione dell'intervento. Si sono confrontate le ipotesi alternative ponte- rotatoria, senza che la Provincia sia riuscita nell'intento, imbrigliata come è, con le altre Province italiane, grazie al Governo Renzi. E' altrettanto indubbio che tale "residuale" incompletezza, la nuova Andria-Trani diventa un boumerang per le aziende "servite". Accantonata la rotatoria per problemi tecnici, la soluzione ponte, prevista nel progetto originario, direi essere immediatamente cantierabile, occorre unicamente il finanziamento. Se non può addossarselo la Provincia, come è purtroppo noto, potrà farlo la Regione Puglia. La buona politica sappia andare ben oltre le appartenenze condividendo immediatamente questo bisogno inderogabile senza ritardi ed ulteriori danni».