Strutture sportive, la dirigente sgonfia il caso Geda
«Lasciamo stabilire alle società spazi e ore: questa è democrazia partecipata». L'ufficio sport si limita ad una presa d'atto
giovedì 3 novembre 2011
11.37
«La procedura fino ad oggi adottata per l'uso delle strutture sportive comunali non ha nulla di illecito o illegale, anzi rappresenta un avanzato esempio di democrazia partecipata, in quanto dà la possibilità agli utenti di stabilire le modalità di utilizzo delle strutture, nel rispetto dei principi di equità e trasparenza, senza il ricorso ad opinabili scelte calate dall'alto». Il dirigente della quinta ripartizione, Maria Dettori, risponde così alla richiesta d'intervento del presidente della Geda volley, Geppino Laraia, che nei giorni scorsi, attraverso il nostro portale, aveva denunciato decisioni discriminanti circa l'utilizzo degli impianti sportivi tranesi ed i tagli alle fasce orarie a disposizione della sua società di pallavolo maschile.
La Dettori spiega il modus operandi dell'amministrazione: «Come evidenziato anche da Laraia – dice la dirigente - da numerosi anni, gli orari per l'uso delle strutture sportive comunali vengono concordati dalle associazioni sportive, d'intesa tra loro. L'ufficio sport comunale ritiene che questa soluzione sia quella più idonea per conseguire il pieno soddisfacimento di ogni esigenza, per la semplice ragione che in tal modo il calendario delle utilizzazioni scaturisce dal confronto diretto tra le diverse ed articolate realtà sportive presenti sul territorio, peraltro sempre animate da grandissima elasticità, ciascuna consapevole delle proprie necessità e delle proprie disponibilità. Le intese vengono successivamente ratificate dall'ufficio, che provvede alle procedure di competenza dell'Ente».
La Dettori spiega il modus operandi dell'amministrazione: «Come evidenziato anche da Laraia – dice la dirigente - da numerosi anni, gli orari per l'uso delle strutture sportive comunali vengono concordati dalle associazioni sportive, d'intesa tra loro. L'ufficio sport comunale ritiene che questa soluzione sia quella più idonea per conseguire il pieno soddisfacimento di ogni esigenza, per la semplice ragione che in tal modo il calendario delle utilizzazioni scaturisce dal confronto diretto tra le diverse ed articolate realtà sportive presenti sul territorio, peraltro sempre animate da grandissima elasticità, ciascuna consapevole delle proprie necessità e delle proprie disponibilità. Le intese vengono successivamente ratificate dall'ufficio, che provvede alle procedure di competenza dell'Ente».