Super size me, il documentario che mostra il male del cibo spazzatura
Una nuova pagina della rubrica "Cinema e Scienza" del dottor Labianca
venerdì 7 maggio 2021
"Super Size Me" è un film – documentario uscito nel lontano 2004, ma che tratta tematiche sempre attuali. Il film ha avuto un forte impatto sulla comunità, soprattutto quella americana, in quanto mette lo spettatore davanti ai veri rischi di un' alimentazione basata sul cibo spazzatura. Morgan Spurlock, regista ed anche attore, per sostenere che la fast food industry in Usa è la causa principale dei problemi di sovrappeso e di obesità tra gli Americani (72%), focalizza il suo esperimento su una McDiet di 30 giorni, da McDonald's.
All'inizio delle riprese, nel 2003, Spurlock ha 32 anni, è alto 184 cm, pesa 84,5 kg, segue un regime alimentare vario ed equilibrato, negli ultimi anni prevalentemente vegano. Una equipe medica, formata da un cardiologo, un gastroenterologo, un medico generico ed il suo nutrizionista, attesta che gode di ottima salute; i medici monitorano gli effetti della McDiet sul suo organismo, benché nessuno di loro si aspettasse conseguenze drastiche in solo un mese perché "il corpo umano è estremamente adattabile".
Durante tutto il suo percorso Spurlock consuma i suoi tre pasti giornalieri (colazione, pranzo, cena) presso la nota catena di fast food e se proposta, accetta l'opzione super size, ovvero quella più grande.
Al 2° giorno, dopo un doppio cheeseburger, patatine fritte e coca cola ha mal di pancia. Al 5° il suo peso è aumentato di quasi 3 kg. Al 7° giorno comincia ad accusare ripetutamente ansia e mal di testa. Al 9° giorno il suo peso è aumentato di altri 2,5 kg. Al 12° giorno dichiara al suo medico che la sensazione di stanchezza e i mal di testa gli passano improvvisamente dopo aver consumato il suo abituale pasto da McDonald's, cosa che fa dire al medico che è diventato "dipendente" da un'abitudine alimentare. Al 21° giorno accusa tachicardia e dolori al petto, così il cardiologo gli consiglia di interrompere l'esperimento, ma lui non molla. Al 30° giorno pesa complessivamente 15,5 kg in più. La sua compagna riferisce di non riconoscerlo più: sempre stanco, pigro, scarso desiderio di rapporti sessuali.
Alla verifica medica le condizioni di salute di Spurlock sono gravemente peggiorate; presenta un danno irreversibile al cuore che potrebbe degenerare in un infarto. Per ritornare al peso-forma iniziale ci sono voluti complessivamente 14 mesi con un regime alimentare vegano. Oltre alla sensibilizzazione che porta con se questo film, ci sono stati notevoli cambiamenti, ovvero la nota catena di fast food ha eliminato l'opzione super size e ha introdotto nel suo menù insalate.
In questo film ci si pone davanti ad una condizione di esagerazione, ma mette ben in evidenza come il cibo spazzatura sia fortemente dannoso per la salute e dovrebbe essere fortemente limitato.
All'inizio delle riprese, nel 2003, Spurlock ha 32 anni, è alto 184 cm, pesa 84,5 kg, segue un regime alimentare vario ed equilibrato, negli ultimi anni prevalentemente vegano. Una equipe medica, formata da un cardiologo, un gastroenterologo, un medico generico ed il suo nutrizionista, attesta che gode di ottima salute; i medici monitorano gli effetti della McDiet sul suo organismo, benché nessuno di loro si aspettasse conseguenze drastiche in solo un mese perché "il corpo umano è estremamente adattabile".
Durante tutto il suo percorso Spurlock consuma i suoi tre pasti giornalieri (colazione, pranzo, cena) presso la nota catena di fast food e se proposta, accetta l'opzione super size, ovvero quella più grande.
Al 2° giorno, dopo un doppio cheeseburger, patatine fritte e coca cola ha mal di pancia. Al 5° il suo peso è aumentato di quasi 3 kg. Al 7° giorno comincia ad accusare ripetutamente ansia e mal di testa. Al 9° giorno il suo peso è aumentato di altri 2,5 kg. Al 12° giorno dichiara al suo medico che la sensazione di stanchezza e i mal di testa gli passano improvvisamente dopo aver consumato il suo abituale pasto da McDonald's, cosa che fa dire al medico che è diventato "dipendente" da un'abitudine alimentare. Al 21° giorno accusa tachicardia e dolori al petto, così il cardiologo gli consiglia di interrompere l'esperimento, ma lui non molla. Al 30° giorno pesa complessivamente 15,5 kg in più. La sua compagna riferisce di non riconoscerlo più: sempre stanco, pigro, scarso desiderio di rapporti sessuali.
Alla verifica medica le condizioni di salute di Spurlock sono gravemente peggiorate; presenta un danno irreversibile al cuore che potrebbe degenerare in un infarto. Per ritornare al peso-forma iniziale ci sono voluti complessivamente 14 mesi con un regime alimentare vegano. Oltre alla sensibilizzazione che porta con se questo film, ci sono stati notevoli cambiamenti, ovvero la nota catena di fast food ha eliminato l'opzione super size e ha introdotto nel suo menù insalate.
In questo film ci si pone davanti ad una condizione di esagerazione, ma mette ben in evidenza come il cibo spazzatura sia fortemente dannoso per la salute e dovrebbe essere fortemente limitato.