Svolta nelle indagini sui collettori alluvionali
La polizia municipale: «Non ci sono allacciamenti fognari abusivi». I tecnici hanno accuratamente ispezionato le due condutture senza riscontrare alcun tipo di infiltrazione
martedì 5 settembre 2006
6.35
"I cittadini di Trani possono stare tranquilli, il mare di Trani non è inquinato da scarichi irregolari provenienti dalla fognatura nera". Tranquillizza tutti, il comandante della Polizia Municipale, Col. Antonio Modugno, incaricato dalla Procura della Repubblica di Trani di indagare sulle presunte emissioni inquinanti riscontrate in mare il 20 agosto scorso presso i terminali dei collettori alluvionali della città.
In mattinata, alla presenza dei responsabili dell'Ufficio Tecnico comunale, dell'Amiu, dell'Ufficio del Demanio Marittimo e dell'Acquedotto Pugliese e in coordinamento con Nicola Stringaro, dirigente responsabile del servizio igiene pubblica di Trani Asl/Bat 1, la Polizia Municipale ha portato a termine un controllo di polizia giudiziaria ambientale lungo i due collettori alluvionali che sboccano in corrispondenza del lungomare Chiarelli, a ridosso della villa comunale. Per circa un chilometro e mezzo, partendo dall'ex strada Torrente Antico (proprio alle spalle del comando della polizia municipale), i tecnici hanno accuratamente ispezionato le due condutture senza riscontrare alcun tipo di infiltrazione, né scarichi fognari abusivi. Nel corso dell'ispezione si è evidenziata solo la mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura.
"Nessuna traccia di allacciamenti fognari inquinanti", ribadisce Modugno secondo cui "a questo punto, riguardo al materiale sospetto avvistato in mare il 20 agosto scorso da parte di alcuni cittadini, l'ipotesi investigativa è che si sia trattato di un fatto episodico. Un caso provocato probabilmente dallo sversamento abusivo di liquami, in un tombino, da parte di un autospurgo. Attendiamo i risultati dei prelievi effettuati nei giorni scorsi ma ritengo che i cittadini possano star sicuri sul generale buono stato di salute del mare di Trani".
Sulle iniziative della Procura della Repubblica è intervenuto il sen. Visibelli che per primo ha segnalato il disagio procurato alla cittadinanza dal collettore alluvionale: «Esprimo sincero compiacimento perchè la mia segnalazione riportata con risalto sui media il 22 agosto scorso ed afferente i cosiddetti "collettori alluvionali" tramutati in fognoni che riversano liquami in mare, sotto la nostra bella Villa Comunale, ha trovato pronto riscontro nell'iniziativa della Procura della Repubblica (n.4472/06 del 24.08.06 mod.21) che ha delegato attività di Polizia Giudiziaria alla ASL ed alla Polizia Municipale. Come già i vecchi amministratori con tute e stivali scendemmo nelle viscere (giusto termine!) di Trani, lunedi 4 settembre 2006 alle ore 9 nuovi cirenei si recheranno nei collettori per verificare quello che l'olfatto e la vista dei Tranesi e dei forestieri da tempo rileva quando si trovano in via Torrente Antico, in prossimità dell'Hotel Trani. Mi chiedo e chiedo, sconsolatamente, se bisognava aspettare la segnalazione di Forza Trani e dei media per attivare un'attività doverosa che riguardava miasmi esalanti da un luogo ubicato a poche decine di metri dalla ASL e dal Comune e per il quale passano centinaia di persone al giorno. Comunque, meglio tardi che mai! Mi auguro che l'opinione pubblica cittadina in questa occasione faccia sentire la propria severa attenzione per l'attività di repressione e di definitiva eliminazione di questa pericolosa barbarie che si protrae da tanto, troppo tempo.»
In mattinata, alla presenza dei responsabili dell'Ufficio Tecnico comunale, dell'Amiu, dell'Ufficio del Demanio Marittimo e dell'Acquedotto Pugliese e in coordinamento con Nicola Stringaro, dirigente responsabile del servizio igiene pubblica di Trani Asl/Bat 1, la Polizia Municipale ha portato a termine un controllo di polizia giudiziaria ambientale lungo i due collettori alluvionali che sboccano in corrispondenza del lungomare Chiarelli, a ridosso della villa comunale. Per circa un chilometro e mezzo, partendo dall'ex strada Torrente Antico (proprio alle spalle del comando della polizia municipale), i tecnici hanno accuratamente ispezionato le due condutture senza riscontrare alcun tipo di infiltrazione, né scarichi fognari abusivi. Nel corso dell'ispezione si è evidenziata solo la mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura.
"Nessuna traccia di allacciamenti fognari inquinanti", ribadisce Modugno secondo cui "a questo punto, riguardo al materiale sospetto avvistato in mare il 20 agosto scorso da parte di alcuni cittadini, l'ipotesi investigativa è che si sia trattato di un fatto episodico. Un caso provocato probabilmente dallo sversamento abusivo di liquami, in un tombino, da parte di un autospurgo. Attendiamo i risultati dei prelievi effettuati nei giorni scorsi ma ritengo che i cittadini possano star sicuri sul generale buono stato di salute del mare di Trani".
Sulle iniziative della Procura della Repubblica è intervenuto il sen. Visibelli che per primo ha segnalato il disagio procurato alla cittadinanza dal collettore alluvionale: «Esprimo sincero compiacimento perchè la mia segnalazione riportata con risalto sui media il 22 agosto scorso ed afferente i cosiddetti "collettori alluvionali" tramutati in fognoni che riversano liquami in mare, sotto la nostra bella Villa Comunale, ha trovato pronto riscontro nell'iniziativa della Procura della Repubblica (n.4472/06 del 24.08.06 mod.21) che ha delegato attività di Polizia Giudiziaria alla ASL ed alla Polizia Municipale. Come già i vecchi amministratori con tute e stivali scendemmo nelle viscere (giusto termine!) di Trani, lunedi 4 settembre 2006 alle ore 9 nuovi cirenei si recheranno nei collettori per verificare quello che l'olfatto e la vista dei Tranesi e dei forestieri da tempo rileva quando si trovano in via Torrente Antico, in prossimità dell'Hotel Trani. Mi chiedo e chiedo, sconsolatamente, se bisognava aspettare la segnalazione di Forza Trani e dei media per attivare un'attività doverosa che riguardava miasmi esalanti da un luogo ubicato a poche decine di metri dalla ASL e dal Comune e per il quale passano centinaia di persone al giorno. Comunque, meglio tardi che mai! Mi auguro che l'opinione pubblica cittadina in questa occasione faccia sentire la propria severa attenzione per l'attività di repressione e di definitiva eliminazione di questa pericolosa barbarie che si protrae da tanto, troppo tempo.»