Teatro Pubblico Pugliese, saldata la stagione 2013-2014
La passata programmazione è costata oltre 24mila euro
lunedì 20 aprile 2015
6.58
Le stagioni teatrali a Trani, da qualche settimana a questa parte, sono al centro dei riflettori. Nella gestione della parte economica della cosa pubblica, Il Comune è in difficoltà, messo alle strette dalla Corte dei Conti e, a quanto pare, da anni di gestione poco serena. In ragione di questo, appare naturale voler analizzare con criterio ogni spesa fatta. Il saldo relativo alla stagione 2013-2014 del Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con il locale Assessorato alla Cultura, è una di queste. Palazzo di Città ha saldato gli oltre 24mila euro necessari alla copertura degli oneri sostenuti dall'organizzazione.
Il sostegno della pubblica amministrazione è importante, senza di esso tantissime realtà in ambito culturale non esisterebbero. Ma, in ragione dei tanti problemi da evidenziare, è difficile stabilire se cifre di questa portata siano o meno un buon investimento, La città non ha spazi teatrali pubblici, dovendo ricorrere continuamente ad un'unica location, privata. Suddetto spazio non possiede condizioni tecniche ottimali, per dimensione della sala, spettacoli da poter contenere, possibilità di utilizzo del settore audio-luci, reale portata degli eventi e ritorno economico e d'immagine nell'attività realizzata.
Dati che non permettono una serena valutazione e accettazione delle spese tranesi nel campo. Quando non si naviga nell'oro, anzi, si fatica a mantenere aperti servizi importanti per la collettività, siamo davvero sicuri che le produzioni "imposte" dal Tpp siano un buon affare?
Il sostegno della pubblica amministrazione è importante, senza di esso tantissime realtà in ambito culturale non esisterebbero. Ma, in ragione dei tanti problemi da evidenziare, è difficile stabilire se cifre di questa portata siano o meno un buon investimento, La città non ha spazi teatrali pubblici, dovendo ricorrere continuamente ad un'unica location, privata. Suddetto spazio non possiede condizioni tecniche ottimali, per dimensione della sala, spettacoli da poter contenere, possibilità di utilizzo del settore audio-luci, reale portata degli eventi e ritorno economico e d'immagine nell'attività realizzata.
Dati che non permettono una serena valutazione e accettazione delle spese tranesi nel campo. Quando non si naviga nell'oro, anzi, si fatica a mantenere aperti servizi importanti per la collettività, siamo davvero sicuri che le produzioni "imposte" dal Tpp siano un buon affare?