Tentato furto all'interno del rifugio San Francesco di Trani
Cani in fuga. Danneggiato il cancello d'ingresso della struttura
martedì 31 marzo 2020
15.47
Ad animare la notte appena trascorsa un tentato furto all'interno del rifugio San Francesco di Trani. I responsabili hanno danneggiato il cancello d'ingresso della struttura, probabilmente nel tentativo di portar via lo stesso cancello in ferro. Il tentativo non è andato a buon fine, ma il cancello è rimasto spalancato e fortemente danneggiato. Di conseguenza, alcuni dei cani che vivono liberi nel branco sono scappati, forse intimoriti dai rumori e dalle presenze degli estranei.
«Li abbiamo recuperati, con non poche difficoltà, tra le campagne, in prossimità di strade pericolose e della ferrovia, disorientati, mentre tentavano di tornare loro stessi a "casa"», hanno raccontato i volontari della Lega nazionale del cane, sezione Trani.
«Avremmo desiderato - hanno spiegato sulla loro pagina Facebook - che questo periodo di quarantena, di isolamento "imposto" avesse riguardato tutti, davvero tutti, compresi i malintenzionati. Avremmo desiderato che questo momento di riflessione "forzata" su chi siamo e cosa vogliamo avesse portato anche loro a comprendere quanto gravi possano diventare le conseguenze di un'azione tanto scellerata, quanto disperata, fino a farli desistere. Ma purtroppo non è andata così.
Facciamo fatica a riprendere fiato; lo spavento, la rabbia, la tensione, la confusione si fanno ancora sentire, ma non per questo perderemo tempo e possiamo giurare che troveremo quanto prima una soluzione affinché episodi del genere non si ripetano mai più. Vorremmo ringraziare tutti i volontari che questa mattina, al buio e al freddo, sono accorsi per dare una mano, a chi prontamente è venuto a riparare il cancello e ai nostri adorati cani che, nonostante tutto, ci danno sempre la forza di andare avanti».
«Li abbiamo recuperati, con non poche difficoltà, tra le campagne, in prossimità di strade pericolose e della ferrovia, disorientati, mentre tentavano di tornare loro stessi a "casa"», hanno raccontato i volontari della Lega nazionale del cane, sezione Trani.
«Avremmo desiderato - hanno spiegato sulla loro pagina Facebook - che questo periodo di quarantena, di isolamento "imposto" avesse riguardato tutti, davvero tutti, compresi i malintenzionati. Avremmo desiderato che questo momento di riflessione "forzata" su chi siamo e cosa vogliamo avesse portato anche loro a comprendere quanto gravi possano diventare le conseguenze di un'azione tanto scellerata, quanto disperata, fino a farli desistere. Ma purtroppo non è andata così.
Facciamo fatica a riprendere fiato; lo spavento, la rabbia, la tensione, la confusione si fanno ancora sentire, ma non per questo perderemo tempo e possiamo giurare che troveremo quanto prima una soluzione affinché episodi del genere non si ripetano mai più. Vorremmo ringraziare tutti i volontari che questa mattina, al buio e al freddo, sono accorsi per dare una mano, a chi prontamente è venuto a riparare il cancello e ai nostri adorati cani che, nonostante tutto, ci danno sempre la forza di andare avanti».