Teodorico D'Avella: "Sono tornato a Trani con la mia palestra di scherma tra le macerie infinite di un marciapiede"

Il giovane maestro, che ha scelto di investire nella sua città natale, assiste ogni giorno a lavori annunciati e mai iniziati

venerdì 28 ottobre 2022 10.05
A cura di Stefania De Toma
E' tornato a Trani per coltivare il sogno di diffondere lo sport del quale è maestro e di cui sta cercando di diffonderne il senso e il valore, ma dopo aver avuto rassicurazioni che il marciapiede, (che da tanti anni sembra essere stato devastato da un bulldozer), davanti al locale scelto per la palestra era lì lì per essere ripristinato, quest'ultimo è stato solo transennato, coprendo oltretutto buona parte della visuale sulle vetrine.

E pensare che tra tanti cervelli e talenti in fuga c'è chi decide di tornare, come Teodorico, che con il suo sorriso dolce e gli occhi celesti pieni di entusiasmo non nasconde però la profonda delusione di trovarsi in questa situazione che assomiglla a periferie degradate più che a una città dallo slancio sociale e turistico evoluto.

Spada, fioretto e sciabola sono le tre discipline della scherma e con un progetto gratuito nella scuola media Giustina Rocca le sta portando tra i giovanissimi che maschere e armi le avevano viste solo in tv, oltretutto con i risultati straordinari che da decenni le squadre italiani femminili e maschili ottengono nelle competizioni olimpiche e nei campionati mondiali.

Teodorico è maestro di scherma con attestati e collaborazioni internazionali di pregio e valore, compresa la abilitazione all'insegnamento della scherma paralimpica ai disabili in carrozzella e non vedenti. Una passione coltivata sin da bambino e che ha vissuto fino a pochi mesi fa nel nord italia, come atleta e come insegnante, fino al momento di scegliere di tornare nella sua città e cercare di contribuire a colmare con una palestra dedicata alla scherma i troppi vuoti nella possibilità di scegliere e praticare uno sport (tra i quali il nuoto, per citarne uno).

La scherma è rigore, rispetto: in una città come Trani in cui fenomeni di vandalismo e bullismo paiono addiruttura in aumento, investire in uno sport come questo sarebbe una delle "armi", è il caso di dire, per combattere questi fenomeni sociali sempre più preoccupanti. Praticare scherma può significare acquisire autostima, fiducia in se stessi, rispetto dell'altro, senso dell' affrontarsi ad armi pari: ma significa anche stimolare la capacità di concentrazione, in un momento in cui la soglia dell'attenzione dura davvero pochi minuti , soprattutto nei giovanissimi (meno di quella di un pesce rosso", riportarono gli studi scientifici di qualche tempo fa. La risposta dei ragazzini nel progetto che Teodorico sta portando nella scuola media tranese è straordinaria, documentata dai questionari nei quali si leggono espressioni semplici ma entusiastiche, a tratti davvero disarmanti per noi adulti che li leggiamo: "Cosa ti è piaciuto di più? Tutto; Cosa ti è piaciuto di meno? Niente, è perfetto", anzi "Che durasse sempre, che diventi l'ora di ginnastica". Perchè no? non potrebbe diventare un buon suggerimento? La scherma non è uno sport economicissimo e dare la possibilità di avvicinarvisi anche a chi non potrebbe permetterselo sarebbe un investimento di crescita per l'intera comunità.

ll locale è grande, arioso, luminoso, conforme a tutti gli standard di sicurezza, predisposto anche all' utilizzo in sicurezza dei disabili, un investimento importante: paradossale che appena varcata la soglia il rischio sia quello di inciampare e cadere su un marciapiede dissestato.

Anche una piccola area relax nel piano inferiore della scuola, dove ci sono gli spogliatoi, i servizi e la palestra per l'attività propedeutica a corpo libero: "Collaboro con la nazionale danese che in ogni club ha una cucina per i cosiddetti campi, per trascorrere la giornata di studio e lavoro insieme; e su quel modello il desiderio, tra i tanti, è quello di creare anche qui da me quella bella realtà di condivisione e raduno che tanto affiatamento crea tra i team delle varie nazioni". Intanto Teodorico, che porta il nome di un imperatore per tanti aspetti illuminato che tra le altre cose si occupò di far restaurare ponti, strade e case, continua a offrire lezioni dimostrative (due settimane di lezione gratuita, vale a dire sei lezioni di due ore ciascuna) e a portare la cultura della scherma nelle scuole. Chissà che quel nome non sia di ispirazione per restauri pure nella nostra Città.
Scherma DAVELLA /
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