Termovalorizzatore / 1

Un documento contro la realizzazione dell'inceneritore

venerdì 16 aprile 2004

Ai Sindaci e ai Capogruppi consiliari delle città facenti parte dell'autorità per la gestione dei rifiuti del bacino BA/1.:

Come Vi è noto, il commissario delegato per l'emergenza rifiuti, Raffaele Fitto, con decreto n. 303 del 13.12.2003, pubblicato sul B.U.R.P. n. 154 del 31.12.2003, ha indetto una "Gara per l'affidamento del pubblico servizio di gestione del sistema impiantistico per il recupero energetico dei rifiuti urbani costituito da linea di produzione Cdr e/o di termovalorizzazione, inclusa l'acquisizione dell'area, la progettazione e la realizzazione", fissandone il termine ultimo per la presentazione dell'offerta al 30.04.2004, ulteriormente prorogata al 28.05.2004 .

Avendo appreso da organi di stampa che qualche Amministratore, in maniera estemporanea, ha dichiarato la disponibilità del territorio di propria competenza alla realizzazione di un termodistruttore, questo coordinamento di associazioni, riunitesi ad Andria mercoledì 31 marzo u.s., ritiene di partecipare alcune riflessioni:

- l'ipotesi di costruire un termovalorizzatore nel territorio di una delle nostre comunità è di competenza dell'A.t.o., e non una decisione che possa calare dall'alto;

- la necessità di un'adeguata informazione dei cittadini, poiché i termodistruttori non fanno miracoli: anche loro producono rifiuti in quantità tutt'altro che trascurabile e con effetti nocivi superiori a quelli dei materiali trattati; presentandoli come una messianica salvezza, con la letterale distruzione dei rifiuti, si ingenera confusione nella popolazione;

- l'opportunità quindi di una partecipazione attiva alle scelte di destinazione del territorio di appartenenza (individuazione del sito per l'inertizzazione delle ceneri, con quali costi, con quali problemi sanitari per gli operatori, con quali garanzie di assenza di rilascio di sostanze pericolose nel tempo).

Esiste però l'alternativa alla realizzazione del termodistruttore ed è quella che prevede la riduzione della produzione dei rifiuti e il potenziamento della raccolta differenziata: ridurre, riparare, riciclare, riutilizzare sono i principi da seguire per gestire adeguatamente il problema dei rifiuti solidi urbani; ma soprattutto va predisposta una nuova politica complessiva dei materiali basati sull'efficienza ambientale, energetica ed economica.

Pertanto, considerato che procedure, metodi e contenuti di una scelta non possono essere compiute con superficialità, né per sollecitazione di lobby che vogliono imporre costosi e inquinanti impianti di incenerimento che altrove non hanno mercato, questo coordinamento sollecita la costruzione partecipata di un percorso sostenibile a vantaggio dell'intera comunità: ci sia al più presto un confronto tra Amministratori e Cittadini su questo problema così importante per le nostre comunità.

Associazioni sottoscrittrici:

Sezioni WWF di Andria, Barletta, Molfetta, Trani
Gruppi attivi WWF di Bisceglie, Corato
Circoli Legambiente di Bisceglie, Trani
Osservatorio Giuridico Ambientale di Andria
V.A.S. di Bari
Coordinamento Città Sana di Andria
Filomondo di Andria
Associazione Genitori di Trani
Pachamama di Trani
Associazione Italia Nostra Bari