Termovalorizzatore / 2

Interrogazione dei Verdi

venerdì 16 aprile 2004

INTERROGAZIONE DEL SINDACO E DELLA GIUNTA CON RICHIESTA ESPRESSA DI INSERIMENTO ALL'ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 29 E 59 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE.

Dopo un primo periodo di discussione e di dibattito cittadino relativo la possibilità di realizzazione nel territorio comunale di un impianto di termovalorizzazione o incenerimento, è calato sull'argomento un silenzio inquietante, tanto più che oramai si avvicina la data del 30 aprile, fissato dal decreto del Commissario delegato per l'emergenza ambientale, dott. Fitto, n. 303 del 13.12.2003, per la presentazione delle offerte. La questione aveva assunto aspetti per così dire "strani" anche perché il Presidente dell'A.M.I.U. di Trani senza sentire il bisogno di confrontarsi neanche con il consiglio di amministrazione della azienda, aveva manifestato formalmente con una lettera del 27.10.2003 prot. n. 2998, la disponibilità dell'azienda stessa a realizzare un impianto industriale per l'incenerimento dei rifiuti.

Al contrario il Presidente dell'azienda non si è preoccupato invece di verificare l'andamento della raccolta differenziata, onde permettere alla azienda, da lui gestita ma di proprietà di tutti i cittadini, di raggiungere gli obiettivi di raccolta fissati dalla Legge (Decreto Ronchi) nella misura minima del 35 per cento da raggiungere entro l'anno 2003; attualmente i dati regionali attestano un recupero differenziato inferiore al cinque per cento.

Lo stato di continua emergenza ambientale che ormai dura in Puglia da dieci anni, non potrà certamente risolversi con la realizzazione degli inceneritori. Al contrario, al principio della distruzione dei rifiuti deve sostituirsi quello della riduzione degli stessi, del riuso e del riciclo dei materiali. Un impianto di incenerimento poichè ha bisogno di grandissime quantità di rifiuti da bruciare per poter coprire i suoi notevoli costi, comporta l'abbandono della raccolta differenziata. Ciò è già avvenuto a Brescia ad esempio, dove l'esistenza di un grande inceneritore ha prodotto l'aumento del doppio della spazzatura prodotta dagli abitanti. Ma tale risultato è in netto contrasto con le direttive più recenti della Unione Europea che invece impongono la riduzione dei rifiuti prodotti.

E' evidente pertanto che per quanto ci riguarda, la scelta di aggredire la nostra Regione con decine di inceneritori, promossa dal Governatore Fitto ed avallata dal Presidente della nostra azienda specializzata (AMIU), è semplicemente una cattiva e dannosa, per i cittadini, azione imprenditoriale tesa a favorire le lobby che sostengono la creazione di questi impianti.

E' fuorviante affermare che il ciclo di smaltimento dei rifiuti deve chiudersi con l'incenerimento se non si organizza a monte una seria e vera raccolta differenziata; ciò tra l'altro creerebbe posti di lavoro e ricchezza per molti e non per pochi, come invece accadrebbe con la realizzazione di un impianto di incenerimento.
Senza contare la pericolosità di questi ultimi per i cittadini.
Noi riaffermiamo la nostra ferma opposizione a questo progetto ventilato dall'amministrazione comunale, ma soprattutto chiediamo che quest'ultima informi i cittadini sullo stato dell'arte in tale settore.
Tanto premesso chiediamo che l'amministrazione comunale informi la cittadinanza circa le sue reali intenzioni in ordine alla realizzazione di un impianto di incenerimento nel nostro territorio.

Chiediamo altresì che l'amministrazione ci faccia conoscere quali sono gli indirizzi, in materia di smaltimento dei rifiuti, affidati all'A.M.I.U., ente strumentale del Comune.
In attesa, delle Vostre pregiate risposte, porgiamo deferenti saluti.

Michele di Gregorio
Capogruppo Consiliare del Movimento dei Verdi