Termovalorizzatore: Laurora contro Vendola
«Il piano degli impianti CDR non porta assolutamente a nulla»
martedì 27 dicembre 2005
Diamo diffusione di un intervento del consigliere regionale, dr. Carlo Laurora, sul piano rifiuti della giunta regionale:
"Il 28 dicembre, il governatore Vendola ha convocato le imprese che hanno vinto le gare per la realizzazione di impianti di Cdr, i cui contratti dovrebbero essere firmati a breve. Questo passaggio sancirà l'ennesima presa in giro di questo governo regionale. Dalla sanità all'ambiente, Vendola e la sua squadra sembrano non aver ancora compreso la differenza, sostanziale, tra il far filosofia e il far politica, e l'impostazione culturale di questo piano dei rifiuti ne è la dimostrazione, tanto più che ha suscitato le perplessità (e qui siamo al paradosso) di chi lo ha caldamente suggerito, come ci riferisce la stampa.
Il piano Fitto, che Vendola ha annullato con un colpo di spugna, era forse perfettibile. Va dato atto, però, all'ex presidente della Regione, di aver affrontato di petto in una situazione che in altre Regioni è esplosa in tutta la sua gravità. Fitto ha tracciato il solco per la risoluzione ottimale del problema, rimarcando, come previsto dal Decreto Ronchi, la necessità di incrementare la raccolta differenziata e la possibilità di trasformare il rifiuto in risorsa, cioè in energia, per chiudere così in maniera compiuta il ciclo dei rifiuti stessi. Il presidente Vendola, invece, è passato da un moderato pragmatismo ad un poco comprensibile atteggiamento.
Probabilmente l'attuale presidente dimentica (o fa finta di farlo) che le discariche non si possono più aprire e che, nel giro di qualche tempo, anche quelle esistenti andranno chiuse. Alla luce di questo mi chiedo se il governatore sappia già come smaltire le migliaia di tonnellate giornaliere di Cdr che la Puglia erditerebbe dagli impianti. La nostra Regione diventerebbe, come la Campania, uno dei principali produttori, dovendosi, così, inevitabilmente preoccupare di dove andare a smaltirlo. Mi riservo in futuro di verificare se sia davvero accreditata l'ipotesi che il Cdr finisca in termovalorizzatori privati (allarme lanciato dal segretario regionale dei Verdi, non certo da noi), oppure in impianti non preposti allo smaltimento di rifiuti, sottolineando che, se Vendola o chi per lui, dovesse decidere di smaltire il combustibile fuori Regione, ciò determinerebbe un determinante aggravio di costi, che sarebbe decuplicati, a discapito naturalmente delle tasche dei cittadini. Il tempo delle promesse è ormai passato.
Il piano Fitto risolveva la questione ambientale, completando il ciclo dei rifiuti e trasformando gli stessi in una risorsa per la comunità. Il piano Vendola prevede solo incognite e montagne di Cdr. Mi auguro che il presidente riveda le sue posizioni o che, quanto meno, si faccia consigliare meglio nei mesi a venire".
"Il 28 dicembre, il governatore Vendola ha convocato le imprese che hanno vinto le gare per la realizzazione di impianti di Cdr, i cui contratti dovrebbero essere firmati a breve. Questo passaggio sancirà l'ennesima presa in giro di questo governo regionale. Dalla sanità all'ambiente, Vendola e la sua squadra sembrano non aver ancora compreso la differenza, sostanziale, tra il far filosofia e il far politica, e l'impostazione culturale di questo piano dei rifiuti ne è la dimostrazione, tanto più che ha suscitato le perplessità (e qui siamo al paradosso) di chi lo ha caldamente suggerito, come ci riferisce la stampa.
Il piano Fitto, che Vendola ha annullato con un colpo di spugna, era forse perfettibile. Va dato atto, però, all'ex presidente della Regione, di aver affrontato di petto in una situazione che in altre Regioni è esplosa in tutta la sua gravità. Fitto ha tracciato il solco per la risoluzione ottimale del problema, rimarcando, come previsto dal Decreto Ronchi, la necessità di incrementare la raccolta differenziata e la possibilità di trasformare il rifiuto in risorsa, cioè in energia, per chiudere così in maniera compiuta il ciclo dei rifiuti stessi. Il presidente Vendola, invece, è passato da un moderato pragmatismo ad un poco comprensibile atteggiamento.
Probabilmente l'attuale presidente dimentica (o fa finta di farlo) che le discariche non si possono più aprire e che, nel giro di qualche tempo, anche quelle esistenti andranno chiuse. Alla luce di questo mi chiedo se il governatore sappia già come smaltire le migliaia di tonnellate giornaliere di Cdr che la Puglia erditerebbe dagli impianti. La nostra Regione diventerebbe, come la Campania, uno dei principali produttori, dovendosi, così, inevitabilmente preoccupare di dove andare a smaltirlo. Mi riservo in futuro di verificare se sia davvero accreditata l'ipotesi che il Cdr finisca in termovalorizzatori privati (allarme lanciato dal segretario regionale dei Verdi, non certo da noi), oppure in impianti non preposti allo smaltimento di rifiuti, sottolineando che, se Vendola o chi per lui, dovesse decidere di smaltire il combustibile fuori Regione, ciò determinerebbe un determinante aggravio di costi, che sarebbe decuplicati, a discapito naturalmente delle tasche dei cittadini. Il tempo delle promesse è ormai passato.
Il piano Fitto risolveva la questione ambientale, completando il ciclo dei rifiuti e trasformando gli stessi in una risorsa per la comunità. Il piano Vendola prevede solo incognite e montagne di Cdr. Mi auguro che il presidente riveda le sue posizioni o che, quanto meno, si faccia consigliare meglio nei mesi a venire".