Termovalorizzatori e tumori

Amet: "Legambiente terrorizza i cittadini"

martedì 4 aprile 2006
"Le dichiarazioni della Legambiente di Trani circa la "possibilità dell'incremento di patologie tumorali" a seguito della realizzazione del termovalorizzatore a Trani sono inaccettabili, ancorché irresponsabili. Dopo aver tentato di bloccare il progetto con la complicità del governo regionale, senza una plausibile motivazione e persino tentando di scavalcare le regole, gli ecologisti sono tornati alla politica del terrore".

E' quanto sostiene il presidente di Amet Trani Alfonso Mangione, secondo il quale l'associazione ecologista sta "terrorizzando i cittadini sbandierando pareri scientifici naturalmente di parte". "La gente", aggiunge Mangione, "deve sapere che sono tanti, anzi tantissimi, i pareri scientifici a sostegno degli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti. Sono impianti a bassissimo impatto ambientale, anzi quello progettato da noi ha un impatto pressoché inesistente: le emissioni in atmosfera sono almeno dieci volte inferiori rispetto a quelle stabilite dalle leggi vigenti, tra cui anche norme scritte dai governi di centrosinistra". "Questa gente non è credibile", accusa il presidente di Amet.

"A Trani contesta il termovalorizzatore, in altre regioni d'Italia, vedi la Toscana, l'Emilia Romagna, la Lombardia, li sponsorizzano. La Legambiente a livello nazionale è a favore dei termovalorizzatori, i governi regionali di centrosinistra nel nord Italia incentivano la loro realizzazione. Questo cosa vuol dire? Che al nord gli amministratori di sinistra e gli ecologisti sono degli irresponsabili o magari che sono ignoranti, non conoscono le tesi scientifiche secondo cui i termovalorizzatori fanno venire i tumori?

Questi sono argomenti seri e vanno trattati con grande responsabilità. Legambiente (quella di Trani, s'intende), scrivendo quelle cose non si dimostra un'organizzazione seria e responsabile e tra l'altro procura un allarme ingiustificato. Se non ritratteranno le loro affermazioni, sono pronto a rivolgermi all'autorità giudiziaria".