Tonino Florio riempie la piazza e carica i suoi
Al primo comizio: «Andate a votare le persone perbene, in qualsiasi lista siano»
lunedì 18 maggio 2015
23.56
Verrebbe da dire: buona la prima. A parlare naturalmente non siamo noi ma i numeri. Ieri sera piazza della Repubblica era piena di gente per assistere al primo comizio pubblico di Tonino Florio, candidato sindaco alle amministrative che porteranno al voto i tranesi tra circa due settimane. Sul palco, oltre Florio, anche i candidati al Consiglio comunale Salvatore Nardò, Michele Giuliano e Beppe Corrado.
A intervenire per primo proprio Nardò, esponente di "Trani libera", che ha subito stigmatizzato la pessima gestione degli ultimi tre anni: «L'unica risorsa che non si può rinnovare è il tempo: a Trani se n'è perso fin troppo. Il turismo andrebbe fatto con criterio. Gli ultimi amministratori, invece, hanno solo improvvisato». Michele Giuliano, candidato con la lista civica "Tonino Florio sindaco", dice: «Per far ripartire la città non c'è bisogno di progetti sbalorditivi: occorre solo amministrarla secondo i principi del buon padre di famiglia: ma Trani, finora, è stata resa orfana. Se è in declino la fabbrica del sociale è perché abbiamo avuto amministratori scellerati. Io ho protestato contro Fitto, per l'ospedale di Trani. Quelli dell'opposizione su questo tema hanno solo speculato».
Tocca a Beppe Corrado, visibilmente emozionato per le tantissime persone accorse al comizio: «Sappiate che sono orgoglioso di essere un tranese. Noi proponiamo una politica con la "P" maiuscola, quella che crede nei valori essenziali. Oggi Trani è in un tunnel buio: l'unica luce in fondo al tunnel si chiama Tonino Florio. Noi non siamo legati a nessun partito: i simboli morti li abbiamo lasciati agli altri. Il nostro obiettivo è il ballottaggio e il prossimo 15 giugno torneremo tutti qui per festeggiare Tonino Florio sindaco di Trani. Gli altri, intanto, si sono già venduti la città. Gli avversari – incalza Corrado – vorrebbero apparire come i 'nuovi', i 'verginelli', ma hanno candidato parenti, figli e fratelli dei soliti noti. E vi posso assicurare che stanno già litigando per spartirsi le vesti di Cristo. Credo proprio che la canzone di Renato Zero "Il carrozzone" sia stata pensata per Bottaro».
Prende la parola l'avvocato Florio, il quale non risparmia proprio nessuno: «Io voglio cambiare la mentalità di questa politica. Voi dovrete essere presenti anche dopo la campagna elettorale. Ad esempio, dov'è stato l'onorevole Pittella durante gli ultimi tre anni? Voi avete il dovere controllare e sollecitare i rappresentanti politici e vi vorrò numerosi anche dopo, non solo oggi».
Florio torna sul caso sale operatorie dell'ospedale di Trani, svelando così ulteriori retroscena: «La nostra denuncia alla Corte dei conti è stata fatta contro il vergognoso spreco di denaro pubblico. Gli altri hanno solo fatto sfilate con i camici e mai nulla di serio: ben capite allora che il male da estirpare è la cultura mafiosa che condiziona il nostro vivere civile. Dopo aver fatto l'esposto, mi sono anche premurato di leggere le carte e ho così trovato due delibere: in una di queste si evince che a Trani dovrebbero rimanere funzionanti almeno i reparti di "Patologia clinica", "Gastroenterologia", "Riabilitazione", più le due sale operatorie. Possibile che gli altri politici non ne siano mai stati al corrente? Questa è la nostra politica 'del fare'».
Il candidato sindaco passa quindi a parlare dei suoi competitors: «Ciò che stiamo vedendo oggi col centrosinistra è un deja vu: stanno imbarcando di tutto pur di vincere le elezioni, ma così facendo renderanno la città ancora una volta ingovernabile: esattamente come tre anni fa. Noi non abbiamo promesso niente a nessuno. I nostri assessorati saranno affidati a gente competente».
Ancora: «Noi ci rivolgiamo alla destra sociale, cioè a coloro i quali hanno gli stessi nostri ideali e non alla destra xenofoba, omofoba e spendacciona con i soldi pubblici. Noi siamo la destra che rende possibile l'interesse del privato, con la tutela del lavoro. Il nostro modello di amministratore è Araldo di Crollalanza. Sapete invece chi è il modello per gli altri che si definiscono di centrodestra? Alemanno, che, guarda caso, ha avuto problemi con "Mafia capitale". Questa è la differenza fra noi e loro».
Nell'intervento di Florio non sono poi mancate stoccate a Schittulli da lui definito «incoerente» e al sindaco Spina ritenuto un «traditore per essere passato così repentinamente al centrosinistra, dopo aver partecipato alla mia presentazione ufficiale. Non sono io – conclude Florio – a dover rispondere dell'incoerenza degli altri».
A intervenire per primo proprio Nardò, esponente di "Trani libera", che ha subito stigmatizzato la pessima gestione degli ultimi tre anni: «L'unica risorsa che non si può rinnovare è il tempo: a Trani se n'è perso fin troppo. Il turismo andrebbe fatto con criterio. Gli ultimi amministratori, invece, hanno solo improvvisato». Michele Giuliano, candidato con la lista civica "Tonino Florio sindaco", dice: «Per far ripartire la città non c'è bisogno di progetti sbalorditivi: occorre solo amministrarla secondo i principi del buon padre di famiglia: ma Trani, finora, è stata resa orfana. Se è in declino la fabbrica del sociale è perché abbiamo avuto amministratori scellerati. Io ho protestato contro Fitto, per l'ospedale di Trani. Quelli dell'opposizione su questo tema hanno solo speculato».
Tocca a Beppe Corrado, visibilmente emozionato per le tantissime persone accorse al comizio: «Sappiate che sono orgoglioso di essere un tranese. Noi proponiamo una politica con la "P" maiuscola, quella che crede nei valori essenziali. Oggi Trani è in un tunnel buio: l'unica luce in fondo al tunnel si chiama Tonino Florio. Noi non siamo legati a nessun partito: i simboli morti li abbiamo lasciati agli altri. Il nostro obiettivo è il ballottaggio e il prossimo 15 giugno torneremo tutti qui per festeggiare Tonino Florio sindaco di Trani. Gli altri, intanto, si sono già venduti la città. Gli avversari – incalza Corrado – vorrebbero apparire come i 'nuovi', i 'verginelli', ma hanno candidato parenti, figli e fratelli dei soliti noti. E vi posso assicurare che stanno già litigando per spartirsi le vesti di Cristo. Credo proprio che la canzone di Renato Zero "Il carrozzone" sia stata pensata per Bottaro».
Prende la parola l'avvocato Florio, il quale non risparmia proprio nessuno: «Io voglio cambiare la mentalità di questa politica. Voi dovrete essere presenti anche dopo la campagna elettorale. Ad esempio, dov'è stato l'onorevole Pittella durante gli ultimi tre anni? Voi avete il dovere controllare e sollecitare i rappresentanti politici e vi vorrò numerosi anche dopo, non solo oggi».
Florio torna sul caso sale operatorie dell'ospedale di Trani, svelando così ulteriori retroscena: «La nostra denuncia alla Corte dei conti è stata fatta contro il vergognoso spreco di denaro pubblico. Gli altri hanno solo fatto sfilate con i camici e mai nulla di serio: ben capite allora che il male da estirpare è la cultura mafiosa che condiziona il nostro vivere civile. Dopo aver fatto l'esposto, mi sono anche premurato di leggere le carte e ho così trovato due delibere: in una di queste si evince che a Trani dovrebbero rimanere funzionanti almeno i reparti di "Patologia clinica", "Gastroenterologia", "Riabilitazione", più le due sale operatorie. Possibile che gli altri politici non ne siano mai stati al corrente? Questa è la nostra politica 'del fare'».
Il candidato sindaco passa quindi a parlare dei suoi competitors: «Ciò che stiamo vedendo oggi col centrosinistra è un deja vu: stanno imbarcando di tutto pur di vincere le elezioni, ma così facendo renderanno la città ancora una volta ingovernabile: esattamente come tre anni fa. Noi non abbiamo promesso niente a nessuno. I nostri assessorati saranno affidati a gente competente».
Ancora: «Noi ci rivolgiamo alla destra sociale, cioè a coloro i quali hanno gli stessi nostri ideali e non alla destra xenofoba, omofoba e spendacciona con i soldi pubblici. Noi siamo la destra che rende possibile l'interesse del privato, con la tutela del lavoro. Il nostro modello di amministratore è Araldo di Crollalanza. Sapete invece chi è il modello per gli altri che si definiscono di centrodestra? Alemanno, che, guarda caso, ha avuto problemi con "Mafia capitale". Questa è la differenza fra noi e loro».
Nell'intervento di Florio non sono poi mancate stoccate a Schittulli da lui definito «incoerente» e al sindaco Spina ritenuto un «traditore per essere passato così repentinamente al centrosinistra, dopo aver partecipato alla mia presentazione ufficiale. Non sono io – conclude Florio – a dover rispondere dell'incoerenza degli altri».