Tra poche ore "la notte della Madonna" a Trani: il dolore delle mamme del mondo in una struggente poesia di Rino Negrogno e in un meraviglioso report di foto
Si intitola "Desolata". Le bellissime foto che la accompagnano sono di Salvatore Evangelista
giovedì 6 aprile 2023
19.22
Mancano poche ore e tantissimi tranesi si stanno già preparando a vivere quella che viene chiamata da tutti la notte della Madonna, nonostante il vento freddo lasci prevedere temperature tutt'altro che miti, la notte in cui la Vergine Addolorata, dal cuore trafitto del dolore più grande, quello della perdita del figlio, viene accompagnata a visitare i sepolcri nelle chiese di Trani.
Lo scrittore e operatore del 118 Rino Negrogno ci ha inviato "Desolata", la poesia che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook e che sta suscitando grande emozione poiché rappresenta il dolore di tutte le mamme del mondo. Abbiamo scelto di pubblicarla insieme ad alcune dei meravigliosi, struggente scatti del fotografo lucano Salvatore Evangelista, piccola parte di un servizio realizzato -con commozione e stupore, nella sua prima processione del venerdì santo pugliese - lo scorso anno.
Madre, io già lo so che questa notte proverai di nuovo dolore
dondolando al buio dietro le processioni, davanti alle bande,
sotto i balconi fioriti di primi gerani e di donne con una lacrima sottile,
mentre gli uomini sollevano la tesa, e le onde bisbigliano dal porto,
Madre con un figlio morto ucciso senza una ragione né un motivo
abbi compassione per i figli morti tra le braccia degli infermieri negli ospedali
per quelli morti in fretta e furia sulle strade buie degli incidenti stradali,
Madre che questa notte vestirai di nuovo di nero e di pizzo bianco,
davanti ai sepolcri e i lucignoli delle candele, sotto la solita pioggia,
sopra i piedi nudi degli uomini incappucciati, l'asfalto ripulito,
e sotto le donne chiederanno in silenzio un miracolo personale
mentre i bambini guarderanno increduli verso il pugnale,
Madre con un figlio morto ucciso sulla croce mentre già pioveva,
abbi pietà di me e di noi, delle madri senza le processioni che gli si doveva
e dei padri senza mani, senza cappelli da sollevare né lavori da fare,
Madre con le lacrime d'argento non passare in fretta e senza guardare
i vagabondi sulle panchine della piazza, i vecchi dentro la casa di riposo,
volgiti a levante prima di rientrare, verso piazza Sedile San Marco,
abbi un occhio di riguardo per le madri rimaste uccise in mare,
soprattutto, in questa notte a caso, non sentirti in imbarazzo
quando stringi tuo figlio morto tra le braccia e piangi di dolore,
come se non lo sapessi che è solo una questione di poche ore.
Lo scrittore e operatore del 118 Rino Negrogno ci ha inviato "Desolata", la poesia che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook e che sta suscitando grande emozione poiché rappresenta il dolore di tutte le mamme del mondo. Abbiamo scelto di pubblicarla insieme ad alcune dei meravigliosi, struggente scatti del fotografo lucano Salvatore Evangelista, piccola parte di un servizio realizzato -con commozione e stupore, nella sua prima processione del venerdì santo pugliese - lo scorso anno.
Madre, io già lo so che questa notte proverai di nuovo dolore
dondolando al buio dietro le processioni, davanti alle bande,
sotto i balconi fioriti di primi gerani e di donne con una lacrima sottile,
mentre gli uomini sollevano la tesa, e le onde bisbigliano dal porto,
Madre con un figlio morto ucciso senza una ragione né un motivo
abbi compassione per i figli morti tra le braccia degli infermieri negli ospedali
per quelli morti in fretta e furia sulle strade buie degli incidenti stradali,
Madre che questa notte vestirai di nuovo di nero e di pizzo bianco,
davanti ai sepolcri e i lucignoli delle candele, sotto la solita pioggia,
sopra i piedi nudi degli uomini incappucciati, l'asfalto ripulito,
e sotto le donne chiederanno in silenzio un miracolo personale
mentre i bambini guarderanno increduli verso il pugnale,
Madre con un figlio morto ucciso sulla croce mentre già pioveva,
abbi pietà di me e di noi, delle madri senza le processioni che gli si doveva
e dei padri senza mani, senza cappelli da sollevare né lavori da fare,
Madre con le lacrime d'argento non passare in fretta e senza guardare
i vagabondi sulle panchine della piazza, i vecchi dentro la casa di riposo,
volgiti a levante prima di rientrare, verso piazza Sedile San Marco,
abbi un occhio di riguardo per le madri rimaste uccise in mare,
soprattutto, in questa notte a caso, non sentirti in imbarazzo
quando stringi tuo figlio morto tra le braccia e piangi di dolore,
come se non lo sapessi che è solo una questione di poche ore.