Inchiesta scontro treni, la pm Simona Merra si astiene
La decisione dopo la pubblicazione della foto con uno degli avvocati
domenica 7 agosto 2016
20.23
«Responsabilmente e per desiderio di riportare serenità attorno alla vicenda, la dottoressa Simona Merra, pur ribadendo la propria correttezza nella conduzione delle indagini, ha deciso di astenersi dall'ulteriore trattazione del procedimento». Lo rende noto il procuratore di Trani, Francesco Giannella, in relazione alle polemiche suscitate dalle foto che ritraggono la pm Merra in atteggiamenti confidenziali con il difensore di uno degli indagati del disastro ferroviario del luglio scorso in Puglia.
«Il procuratore della Repubblica facente funzioni presso il Tribunale di Trani - scrive Giannella in una nota - in relazione alle preoccupazioni manifestate dai parenti delle vittime del disastro ferroviario del 12 luglio in seguito alla pubblicazione di fotografie che sembrerebbero denunciare un rapporto di familiarità tra uno dei magistrati titolari del procedimento relativo ed il difensore di uno degli indagati, intende rassicurare quanti soffrono le conseguenze della terribile vicenda che le indagini sono state fin qui condotte e continueranno ad essere condotte nella più rigorosa imparzialità e trasparenza». «A tal fine, nella consapevolezza della complessità tecnica delle verifiche - aggiunge - ma anche della delicatezza dell'inchiesta riguardante tragedie umane immani e irrimediabili, sono state assunte nell'immediatezza regole organizzative per le quali ogni iniziativa investigativa, atto e provvedimento del procedimento è stato adottato e sarà adottato collegialmente dai magistrati contitolari dell'indagine, coordinati in prima persona dal Procuratore stesso».
«Al procuratore - conclude la nota - come disposto con provvedimenti del 13 e del 25 luglio 2016, essi riferiscono costantemente l'evoluzione delle indagini ed iniziative».
«Il procuratore della Repubblica facente funzioni presso il Tribunale di Trani - scrive Giannella in una nota - in relazione alle preoccupazioni manifestate dai parenti delle vittime del disastro ferroviario del 12 luglio in seguito alla pubblicazione di fotografie che sembrerebbero denunciare un rapporto di familiarità tra uno dei magistrati titolari del procedimento relativo ed il difensore di uno degli indagati, intende rassicurare quanti soffrono le conseguenze della terribile vicenda che le indagini sono state fin qui condotte e continueranno ad essere condotte nella più rigorosa imparzialità e trasparenza». «A tal fine, nella consapevolezza della complessità tecnica delle verifiche - aggiunge - ma anche della delicatezza dell'inchiesta riguardante tragedie umane immani e irrimediabili, sono state assunte nell'immediatezza regole organizzative per le quali ogni iniziativa investigativa, atto e provvedimento del procedimento è stato adottato e sarà adottato collegialmente dai magistrati contitolari dell'indagine, coordinati in prima persona dal Procuratore stesso».
«Al procuratore - conclude la nota - come disposto con provvedimenti del 13 e del 25 luglio 2016, essi riferiscono costantemente l'evoluzione delle indagini ed iniziative».