Trani a go go: la parola d'ordine è "destagionalizzazione"
Presentato il format: da fine aprile per 5 domeniche di fila. Coinvolte diverse associazioni del territorio. Il Comune ha investito 15mila euro
giovedì 4 aprile 2013
13.06
Fabrizio Sotero, assessore al turismo e marketing territoriale del Comune di Trani, è convinto che questa sia la strada giusta per richiamare attenzione sulla città. La ricetta del giovane componente dell'esecutivo è semplice: «Destagionalizzare il turismo attirando l'attenzione dei tour operator e dei viaggiatori aprendo le porte di monumenti, chiese e palazzi antichi della città». Una ricetta vecchia ma sempre efficace perché a Trani di cose da vedere ce ne sono in quantità industriale. Quello che è mancato è stato un investimento convinto e duraturo, con il coinvolgimento delle realtà esistente sul territorio. Il format "Trani a go go" si prefigge di segnare un solco tra passato e futuro. Un investimento da 15mila euro per l'Ente, che vedrà luce dall'ultima domenica di aprile (il 28) e per tutte le domeniche di maggio (5, 12, 19 e 26). Cinque appuntamenti, scanditi da percorsi artistici, culturali, musicali ed enogastronomici, 4 chilometri di percorso con 13 piazze e 10 strade interessate dagli eventi.
Girando per Trani sarà possibile imbattersi e visitare dimore note ed altre meno note. L'elenco è lunghissimo: palazzo Palumbo Quercia, casa Stella, palazzo Covelli, palazzo Vischi, palazzo Filangeri Laghezza Fabiano, palazzo Bianchi, casa Celentano, palazzo Sifola, casa Lamontanina, casa Morola, palazzo De Luca Carcano, palazzo Beltrani, casa Musicco Cosentino, palazzo Palagiano, palazzo Gattola, casa Gaeta Ferrara, palazzo De Angelis, palazzo Pugliese, palazzo Discanno e palazzo Savoia. Protagonista l'arte ma anche la musica: tre concerti a domenica, dal jazz alla classica, passando per il blues.
Il calendario ancora non c'è, o meglio c'è ma non è stato annunciato. Oggi sul Fortino della villa si parla di un'idea partorita e che - si spera – sia vincente e di qualità.
Girando per Trani sarà possibile imbattersi e visitare dimore note ed altre meno note. L'elenco è lunghissimo: palazzo Palumbo Quercia, casa Stella, palazzo Covelli, palazzo Vischi, palazzo Filangeri Laghezza Fabiano, palazzo Bianchi, casa Celentano, palazzo Sifola, casa Lamontanina, casa Morola, palazzo De Luca Carcano, palazzo Beltrani, casa Musicco Cosentino, palazzo Palagiano, palazzo Gattola, casa Gaeta Ferrara, palazzo De Angelis, palazzo Pugliese, palazzo Discanno e palazzo Savoia. Protagonista l'arte ma anche la musica: tre concerti a domenica, dal jazz alla classica, passando per il blues.
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