Trani, a palazzo Beltrani le donne allo specchio
Due attrici, quattro tipologie dell’emisfero femminile per sorridere e riflettere. Questa sera andranno in scena le vere facce delle donne
venerdì 22 luglio 2011
C'è la donna che punta sulle idee per affermarsi nel mondo del lavoro e quella sgallettata che raggiunge l'obiettivo puntando sul suo corpo, c'è la donna innamorata dell'amore e quella che antepone la carriera a tutto, c'è la donna che punta diritto ad una vita agiata senza patetici sacrifici e quella che si propone al mondo con grande umiltà e sacrificio, c'è infine la donna che si misura con le paranoie sentimentali in un gustoso confronto con l'emisfero maschile. Quattro tipologie diverse, due attrici: Bianca Nappi e Katia Vitale. A palazzo Beltrani, questa sera, andranno in scena le vere facce delle donne, commedia brillante sulla vera e attuale natura del gentil sesso. Nappi e Vitale propongono nel palazzo delle arti di Trani un tema attuale, realistico, dove ogni donna potrà riconoscersi e sorridere delle proprie debolezze ma, scoprire soprattutto la forza interiore e la tenacia che le contraddistingue.
La commedia è scritta e diretta da Katia Vitale e matura dopo un periodo di lunga analisi delle donne. «Dopo averle osservate con attenzione – spiega la regista – vien fuori un quadro parecchio instabile. Non siamo angeli ed in scena non portiamo in scena un testo compiacente. L'universo femminile è variegato. Straordinaria forza interiore e civetteria, vulnerabilità e strategia. L'essere femminile è camaleontico. Ad ognuna lasciamo la possibilità di identificarsi e riflettere, specchiandosi in soggetti veri ed attuali».
Per ogni tipologia, Bianca Nappi e Katia Vitale interpreteranno i rovesci della stessa medaglia. «A Roma abbiamo portato in scena la commedia per un mese nel Teatro instabile dell'humor riscuotendo successo e consensi. E' un'esperienza divertente, un viaggio in un universo molto complicato costellato di variabili dipendenti come il lavoro, l'amore, il potere e le relazioni con l'altro sesso». Conta poco la territorialità, non si sfidano la donna del sud e la donna del nord. «Pur essendo diverse per retaggio culturale, non sono contrapposte, anche se è oggettivamente vero che mantengono dei tratti distintivi piuttosto marcati. Al nord si è più indipendenti ed autonomi, al sud c'è un feroce attaccamento alla famiglia. Le donne però sono molto di più. Una commedia di un'ora non basta per una sintesi compiuta, lanciamo una pietra in uno stagno che ha le dimensioni di un mare aperto».
La commedia è scritta e diretta da Katia Vitale e matura dopo un periodo di lunga analisi delle donne. «Dopo averle osservate con attenzione – spiega la regista – vien fuori un quadro parecchio instabile. Non siamo angeli ed in scena non portiamo in scena un testo compiacente. L'universo femminile è variegato. Straordinaria forza interiore e civetteria, vulnerabilità e strategia. L'essere femminile è camaleontico. Ad ognuna lasciamo la possibilità di identificarsi e riflettere, specchiandosi in soggetti veri ed attuali».
Per ogni tipologia, Bianca Nappi e Katia Vitale interpreteranno i rovesci della stessa medaglia. «A Roma abbiamo portato in scena la commedia per un mese nel Teatro instabile dell'humor riscuotendo successo e consensi. E' un'esperienza divertente, un viaggio in un universo molto complicato costellato di variabili dipendenti come il lavoro, l'amore, il potere e le relazioni con l'altro sesso». Conta poco la territorialità, non si sfidano la donna del sud e la donna del nord. «Pur essendo diverse per retaggio culturale, non sono contrapposte, anche se è oggettivamente vero che mantengono dei tratti distintivi piuttosto marcati. Al nord si è più indipendenti ed autonomi, al sud c'è un feroce attaccamento alla famiglia. Le donne però sono molto di più. Una commedia di un'ora non basta per una sintesi compiuta, lanciamo una pietra in uno stagno che ha le dimensioni di un mare aperto».