Trani, aprire l'ospedale per i pazienti "non critici"
La richiesta di Emanuele Tomasicchio per riattivare la struttura tranese
lunedì 26 ottobre 2020
12.50
Riapertura dell'ospedale di Trani per i pazienti "non critici": la chiede a gran voce Emanuele Tomasicchio, già consigliere comunale, in un intervento che diventerà una "letetra aperta". Un argomento da anni cavallo di battaglia del professionista tranese, e che nell'emergenza Covid riemerge con tutte le sue criticità.
Sottolinea Tomasicchio che "servono questi ospedali", e rimanda alle dichiarazioni espresse sui quotidiani nazionali anche dal prof. La Vecchia, Professore di Epidemiologia all'Università Statale di Milano: "Il problema davvero urgente è la media intensità, i pazienti con sintomi importanti ma non gravi. Non abbiamo un sistema di medici di base efficiente come quello tedesco che si prende cura di questi soggetti. Occorrono, come ha ricordato il professor Remuzzi, ospedali periferici con 2-300 posti letto, destinati a questi ricoveri. Questo aiuterebbe enormemente le terapie intensive".
Per questo Tomasicchio chiede la riapertura del "S. Nicola pellegrino" almeno per i pazienti cosidetti "non critici", e comunque anche per quelli "ordinari" che purtroppo non trovano più spazio negli ospedali anche di Barletta ed Andria dopo il blocco dei ricoveri.
Sottolinea Tomasicchio che "servono questi ospedali", e rimanda alle dichiarazioni espresse sui quotidiani nazionali anche dal prof. La Vecchia, Professore di Epidemiologia all'Università Statale di Milano: "Il problema davvero urgente è la media intensità, i pazienti con sintomi importanti ma non gravi. Non abbiamo un sistema di medici di base efficiente come quello tedesco che si prende cura di questi soggetti. Occorrono, come ha ricordato il professor Remuzzi, ospedali periferici con 2-300 posti letto, destinati a questi ricoveri. Questo aiuterebbe enormemente le terapie intensive".
Per questo Tomasicchio chiede la riapertura del "S. Nicola pellegrino" almeno per i pazienti cosidetti "non critici", e comunque anche per quelli "ordinari" che purtroppo non trovano più spazio negli ospedali anche di Barletta ed Andria dopo il blocco dei ricoveri.