Trani, assessori "invitati" a dimettersi via sms
Il sindaco ne congeda tre con un solo invio
giovedì 18 giugno 2009
«Dovendo procedere alla nuove nomine, nel ringraziarti per il lavoro svolto fin qui, ti chiedo di formalizzare le tue dimissioni. Grazie. Pinuccio Tarantini». L'sms, firmato dal sindaco, è stato spedito martedì mattina ad alcuni assessori, attualmente in carica ma da tempo "dimissionati".
Almeno tre i destinatari del messaggino, fra cui l'assessore al turismo Tony D'Ambrosio.
Strana la vita. D'Ambrosio, in passato, era salito alla ribalta della cronaca per i suoi messaggi di buona settimana che indirizzava, con regolare cadenza, ad una cerchia ristretta di persone. Vip, politici e imprenditori, ogni lunedì mattina, ricevevano l'sms di D'Ambrosio, impreziosito da aforismi e massime.
Chi di spada ferisce di spada perisce? «No, no. Non mi sembra il caso di accostare le due cose». Ride a denti stretti D'Ambrosio. «Brutta storia. Ci sono rimasto malissimo, soprattutto per le modalità. Era noto a tutti che dovevo lasciare l'incarico, ma così no. Per mesi ho chiesto al sindaco incontri e colloqui, adesso mi liquida con un sms chiedendomi di dar le dimissioni. Lo farò, ma non perché me lo dice lui. Mi dimetto perché non si costruisce nulla con gente così, che non ha il coraggio di agire guardando negli occhi le persone».
D'Ambrosio spiega che «non è una questione politica, ma di rapporti umani» ("Il rispetto viene prima di tutto") ed annuncia una lettera aperta piuttosto incisiva: «Spiegherò tante cose, in particolare come la politica intende il ruolo di assessore».
I messaggi di Tarantini hanno stimolato la curiosità di Traniweb. Cercando nella rete, abbiamo trovato altri casi di "congedo a mezzo telefonino". Il primo caso a Cardiff, in Scozia, nel 2001, vittima una giovane impiegata licenziata con poche righe dal suo datore di lavoro. Casi analoghi si sono verificati in Francia (ad un anchorman televisivo) ed in Italia, a danno di molti operai e di un'intera squadra di calcio (l'Atripalda).
Almeno tre i destinatari del messaggino, fra cui l'assessore al turismo Tony D'Ambrosio.
Strana la vita. D'Ambrosio, in passato, era salito alla ribalta della cronaca per i suoi messaggi di buona settimana che indirizzava, con regolare cadenza, ad una cerchia ristretta di persone. Vip, politici e imprenditori, ogni lunedì mattina, ricevevano l'sms di D'Ambrosio, impreziosito da aforismi e massime.
Chi di spada ferisce di spada perisce? «No, no. Non mi sembra il caso di accostare le due cose». Ride a denti stretti D'Ambrosio. «Brutta storia. Ci sono rimasto malissimo, soprattutto per le modalità. Era noto a tutti che dovevo lasciare l'incarico, ma così no. Per mesi ho chiesto al sindaco incontri e colloqui, adesso mi liquida con un sms chiedendomi di dar le dimissioni. Lo farò, ma non perché me lo dice lui. Mi dimetto perché non si costruisce nulla con gente così, che non ha il coraggio di agire guardando negli occhi le persone».
D'Ambrosio spiega che «non è una questione politica, ma di rapporti umani» ("Il rispetto viene prima di tutto") ed annuncia una lettera aperta piuttosto incisiva: «Spiegherò tante cose, in particolare come la politica intende il ruolo di assessore».
I messaggi di Tarantini hanno stimolato la curiosità di Traniweb. Cercando nella rete, abbiamo trovato altri casi di "congedo a mezzo telefonino". Il primo caso a Cardiff, in Scozia, nel 2001, vittima una giovane impiegata licenziata con poche righe dal suo datore di lavoro. Casi analoghi si sono verificati in Francia (ad un anchorman televisivo) ed in Italia, a danno di molti operai e di un'intera squadra di calcio (l'Atripalda).