Trani celebra il miracolo del Crocifisso di Colonna
Le foto delle sbarco e della processione, parte di una tradizione lunga secoli
lunedì 4 maggio 2015
6.59
Migliaia le persone che ieri hanno seguito i festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso di Colonna che mai come quest'anno è stata seguita per essere andata a coincidere con il giorno festivo della settimana. Tantissima infatti, la gente che ha assistito allo sbarco e alla successiva cerimonia religiosa, segno della grande devozione che i tranesi hanno nei confronti della santa reliquia. Un culto che si ripete nei secoli, fin dall'epoca del miracoloso prodigio di sangue.
La festa poggia le sue origini su notizie tramandate nei secoli e miste di storia e leggenda. Nel 1480, in una delle tante incursioni turche che affliggevano le nostre coste, il convento di Colonna non sfuggì a tale barbarie ed anzi si narra che i turchi portarono via col loro bottino anche la sacra immagine del Crocifisso, che avrebbe, in quella disperata circostanza, operato più di un miracolo. Infatti, in un primo momento, una volta imbarcata sulla fusta, la sacra immagine del Crocifisso la avrebbe resa pesante e immobile, suscitando l'ira dell'equipaggio in fuga, il quale decise infine di disfarsene, dopo essersi sfogati su questa con colpi di scimitarra che portarono lo stesso crocifisso a sanguinare. Abbondato ai flutti del mare, il Crocifisso volle restituirsi alla sua terra e si lasciò trasportare dalle onde sulla costa del lungomare di Colonna, là dove ora sorge una cappella.
La festa poggia le sue origini su notizie tramandate nei secoli e miste di storia e leggenda. Nel 1480, in una delle tante incursioni turche che affliggevano le nostre coste, il convento di Colonna non sfuggì a tale barbarie ed anzi si narra che i turchi portarono via col loro bottino anche la sacra immagine del Crocifisso, che avrebbe, in quella disperata circostanza, operato più di un miracolo. Infatti, in un primo momento, una volta imbarcata sulla fusta, la sacra immagine del Crocifisso la avrebbe resa pesante e immobile, suscitando l'ira dell'equipaggio in fuga, il quale decise infine di disfarsene, dopo essersi sfogati su questa con colpi di scimitarra che portarono lo stesso crocifisso a sanguinare. Abbondato ai flutti del mare, il Crocifisso volle restituirsi alla sua terra e si lasciò trasportare dalle onde sulla costa del lungomare di Colonna, là dove ora sorge una cappella.