«Trani, città degli Statuti Marittimi»

Paradiso caldeggia la proposta di modificare i cartelli di benvenuto

martedì 8 settembre 2009
Trani è la città degli Statuti Marittimi, ossia del più antico codice marittimo del Mediterraneo. A ricordarlo, non più solo libri di storia, straordinari racconti e manoscritti ingialliti, ma anche la segnaletica stradale collocata all'ingresso della città lungo le arterie che portano a Corato, a Bisceglie, a Barletta e ad Andria.

L'intuizione di apporre la dicitura con il riferimento storico sui cartelli è dell'assessore alla cultura del Comune di Trani, Andrea Lovato, che, con una delibera di giunta comunale, ha proposto l'attivazione di tutta la procedura amministrativa necessaria per la preparazione dei nuovi segnali. L'iniziativa, accolta dalla giunta con voto unanime, a causa delle molteplici attività da espletare Da parte degli uffici, non ha ancora trovato pienamente seguito. E così, la V commissione consiliare (presieduta da Andrea Ferri e composta dai consiglieri Sotero, Paradiso, Marinaro e De Feudis), ha deciso di sollecitare le ripartizioni interessate affinché il provvedimento trovi presto attuazione.



A farsi portavoce di questa attività della commissione è Paolo Paradiso: «Nell'ottica di proseguire nella valorizzazione storica e turistica della città di Trani – dice Paradiso – abbiamo voluto sottolineare la bontà dell'iniziativa intrapresa dall'assessore Lovato, sottolineando come la segnaletica di benvenuto nella nostra città debba essere quanto prima adeguata alla delibera approvata dalla giunta comunale. L'esigenza di veder esaudita la richiesta, trova consensi anche all'esterno del Palazzo comunale, soprattutto nelle tante associazioni attente alle dinamiche della storia locale, fra cui l'associazione Trani Nostra.



Secondo le ricostruzioni storiche dell'epoca, Trani, nel 1063, durante il governo dei tre consoli Angelo de Bramo, Nicola de Ruggiero e Simone de Brado, fu la prima città del Mediterraneo a dotarsi di una legge sul diritto marittimo con la quale si regolamentarono i rapporti dei marinai con il comandante della nave, stabilendo diritti e doveri di ciascuno, e l'assicurazione delle merci trasportate. Il collegamento tangibile del nome di Trani agli Statuti Marittimi attraverso i cartelli di benvenuto, restituirebbe alla città quel blasone del quale spesso ci si dimentica e porrebbe attenzione su un evento storico di straordinaria portata, che offrì le basi per la formazione del diritto Italiano alla navigazione».