Trani Cup / Memorial Assi. «Le strane verità di un assessore in attesa di dialogo»

La replica di Antonio Rutigliano.

venerdì 20 giugno 2008
Dopo l'articolo di traniweb del 17 giugno e la replica dell'Assessore Prechiazzi, ecco un nuovo intervento sulla vicenda Trani Cup e Memorial Assi. L'intervento è di Antonio Rutigliano:

«In qualità di ex presidente del Comitato Organizzatore del Memorial Tommaso Assi ho letto con stupore in queste ultime ore che l'attuale assessore allo sport del Comune di Trani si sia risentito di un articolo apparso su un quotidiano e che conteneva delle critiche al suo operato (bontà sua a me imputabili). E' vero che l'italiano è lingua assai difficile da comprendere, ma scambiare un soggetto intervistato che parla, e che correttamente il giornalista riporta in virgolettato, con uno che al giornalista dice solo quello che tutti sanno già da mesi (compreso gli"addetti ai lavori" di Palazzo di Città), e cioè che il Memorial Tommaso Assi non si farà, ci passa una bella differenza.
Ma visto che ci siamo, ritengo a questo punto fare delle opportune precisazioni. L'essere stato amministratore di questa Città, cosa di cui sono sempre stato veramente onorato, non mi ha portato mai in questi anni a confondere il duplice ruolo di organizzatore e responsabile sportivo con quello di ex assessore. Proprio la conoscenza (mia) degli atti deliberativi esistenti e vigenti non mi ha consentito di ripresentare la domanda di contributo per la manifestazione in questione, poiché dopo aver atteso invano le spettanze promesse nel 2006, a gennaio del 2008 come associazione sportiva siamo stati costretti a intraprendere le vie giudiziarie per il riconoscimento delle somme a noi attribuite e solo parzialmente erogate. Quindi, poiché i soggetti che, a qualsivoglia titolo, hanno con l'amministrazione comunale un contenzioso giudiziario non possono far domanda di contributi o nuovi atti negoziali, era del tutto evidente che non poteva essere presentata alcuna domanda per una nuova edizione del Memorial e che la fine di una gloriosa manifestazione era stata già segnata da chi aveva deciso di pagare, o non pagare, nei giusti termini le manifestazioni dell'estate 2006.

L'organizzazione dell'edizione successiva poi, salvata nonostante le promesse mai mantenute, si è dovuta confrontare con altro tipo di difficoltà economiche e gli aiuti richiesti per sbloccare la situazione non sono mai stati ascoltati. E da noi purtroppo si dice che non c'è peggior sordo di chi non vuole ascoltare: i silenzi in talune circostanze possono fare ancor più male delle parole.
Quanto alle questioni lasciate insolute, voglio solo puntualizzare che la gestione dello Stadio era arrivata a soluzione con la delibera di formalizzazione del bando da me portata in Consiglio Comunale a settembre 2002 ed approvata, e la gestione fu affidata poi successivamente dalla nuova amministrazione nel 2003 con apposito contratto. Se quel contratto poi è scaduto e non si è stati capaci di riavviare la procedura per la nuova gestione in tempi brevi, questo non può essere imputato sempre ai precedenti assessori. Quanto poi ai fatti veri ed importanti voglio solo ricordare che in circa due anni di amministrazione con delega allo sport ho proceduto alla completa ristrutturazione dell'allora fatiscente e pericolosa palestra tensostatica, ad ultimare il campetto di via Imbriani (importante intuizione di altri precedenti amministratori) con l'impianto di illuminazione, a completare la copertura della tribuna dello stadio (mancavano solo poche settimane a completare l'opera e oggi, a distanza di oltre cinque anni, non vi è stato ancora il collaudo di quell'impianto), ad intervenire con piccoli lavori per il Palazzetto dello Sport al fine di renderlo agibile per i vari campionati che qui si disputano. Se poi vogliamo parlare di eventi, nel cuore di tutti è sicuramente rimasta la giornata del 9 giugno 2001, con duemila bambini delle nostre scuole che giocavano a tennis davanti alla Cattedrale con celebrati campioni come i fratelli Panatta e Raffaella Reggi, del torneo internazionale di basket giovanile con gli spalti del PalaAssi gremiti da tanta gente, delle varie manifestazioni di calcio, vela, judo, ciclismo, ed altri sport che hanno sempre trovato piena collaborazione presso il mio assessorato. Svolgere l'incarico di assessore costa sacrificio e abnegazione, ma soprattutto tanta passione. Essere costantemente presente in Comune permette il dialogo con tutti; sacrificare il proprio tempo nei fine settimana per essere vicino alle squadre delle varie discipline nei diversi campionati significa essere sempre informato di quanto accade e di quanto serve. E' bello leggere di una pianificazione dell'impiantistica sportiva, ma diventa poco credibile pensarlo se solo ci si ferma a riflettere che al PalaAssi il tabellone elettronico segnapunti è spento da oltre un anno e le società sportive che utilizzano l'impianto sono state costrette a comprarne uno piccolo per poter disputare qui i loro campionati. Potrei continuare, ma ritengo giusto lasciare a chi legge trarne le dovute considerazioni: il dialogo quando lo si vuole lo si cerca.» Antonio Rutigliano