Trani, denunciate tre persone per evasione e frode fiscale
Un 25enne commerciante d'auto ha sottratto a tassazione 1,5 milioni di euro
domenica 6 dicembre 2009
Tre imprenditori tranesi sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza a Trani: uno per avere evaso 1.500.000 di tasse (oltre a 300.000 euro di Iva), gli altri due per frode fiscale pari a 310.000 euro (oltre a non aver versato, tra Iva e Irap qualcosa come 275.000 euro).
Nel primo caso si tratta di un giovane imprenditore, di 25 anni, titolare di una società con sede a Trani nel settore del commercio di automobili. La sede operativa della società è in Emilia Romagna e lavora con la Germania e San Marino. L'uomo acquistava in Germania le auto (dove c'è un regime fiscale agevolato), senza l'Iva. Ma non era questo che gli interessava, visto che tutte le operazioni erano in nero. Quei mezzi venivano rivenduti nella Repubblica di San Marino, luogo in cui il tranese acquistava anche auto, senza però rendicontarne i costi. In questo modo avrebbe compiuto un'evasione fiscale di1.500.000 euro. I fatti accertati rislagono al 2003. Per altri reati il tempo passato sarebbe stato sufficente per la prescrizione, c'è però un'eccezione che riguarda, appunto, i reati fiscali per i quali i tempi di accertamento raddoppiano.
Nel secondo caso, invece, si tratta di due imprenditori, sempre di Trani, operanti nel settore della carta. Oltre a produrne per venderla, ne producevano altra (documenti), per ingannare il fisco. Producevano note di credito fittizie per ottenere un ingiusto profitto, abbassando i costi ma lasciando invariata la percentuale dell'Iva che, così, andavano a scaricare ingiustamente, oltre ad altre operazioni compiute in nero.
Nel primo caso si tratta di un giovane imprenditore, di 25 anni, titolare di una società con sede a Trani nel settore del commercio di automobili. La sede operativa della società è in Emilia Romagna e lavora con la Germania e San Marino. L'uomo acquistava in Germania le auto (dove c'è un regime fiscale agevolato), senza l'Iva. Ma non era questo che gli interessava, visto che tutte le operazioni erano in nero. Quei mezzi venivano rivenduti nella Repubblica di San Marino, luogo in cui il tranese acquistava anche auto, senza però rendicontarne i costi. In questo modo avrebbe compiuto un'evasione fiscale di1.500.000 euro. I fatti accertati rislagono al 2003. Per altri reati il tempo passato sarebbe stato sufficente per la prescrizione, c'è però un'eccezione che riguarda, appunto, i reati fiscali per i quali i tempi di accertamento raddoppiano.
Nel secondo caso, invece, si tratta di due imprenditori, sempre di Trani, operanti nel settore della carta. Oltre a produrne per venderla, ne producevano altra (documenti), per ingannare il fisco. Producevano note di credito fittizie per ottenere un ingiusto profitto, abbassando i costi ma lasciando invariata la percentuale dell'Iva che, così, andavano a scaricare ingiustamente, oltre ad altre operazioni compiute in nero.