Trani fuori dal Patto Nord Barese, Unimpresa Bat non ci sta

Il presidente Montaruli: «Il Comune non ne comprende il valore»

sabato 31 dicembre 2016
Il comune di Trani decide di uscire fuori dal Patto Territoriale Nord Barese Ofantino. «Lo fa con impeto dando la palla in mano a chi non ha mai compreso fino in fondo il valore di uno strumento che, apripista in Italia, rappresentava ed avrebbe ancor di più oggi potuto rappresentare il vero motore per lo sviluppo di Area Vasta Territoriale». A dichiararlo è il presidente di Unibat, Savino Montaruli.

«In seguito al ridimensionamento della provincia ed al suo svuotamento di competenze - ha spiegato - proprio il Patto Territoriale avrebbe potuto e dovuto colmare quel vuoto. Invece tutto ciò che non si comprende, che risulta troppo grande ed impegnativo per le proprie possibilità o per le proprie capacità lo si deve distruggere».

«Una sottocultura, questa - ha continuato Montaruli - che accomuna proprio le nostre realtà territoriali evidentemente mal gestire con la conseguenza che se siamo ultimi in tutto non dobbiamo affatto meravigliarci. Se anche la scelta di disgregare definitivamente il Patto e le sue numerose Agenzie nasconda la costituzione di un altro "giocattolo" questo lo dirà solamente il tempo ma sin da oggi potremmo già affermare che qualunque giocattolo politici e burocrati di questo territorio abbiano in mente mai potrà nascere con quello spirito di aggregazione e con la Visione che diede vita al Patto Territoriale Nord Barese Ofantino».

«Sono cambiati gli uomini, i governanti e le guide - ha concluso - ma le incapacità di oggi non devono annientare volontà e potenzialità che ancora oggi il Patto Territoriale, a mio avviso, mantiene ancora intatte. Anche le forze associative e sindacali, sempre silenti e compiacenti, almeno in questa occasione dicano la loro perché ne sono coinvolte da testa a piedi».