Trani fuori dalla sesta provincia
La proposta del sindaco Tarantini per la conferenza dei capigruppo
martedì 8 gennaio 2008
Dopo Andria anche Trani si interroga sul futuro della sesta provincia. Nei giorni scorsi il sindaco Tarantini ha trasmesso al presidente del consiglio e ai capigruppo consiliari un documento con il quale propone l'uscita di Trani dalla sesta provincia.
Ecco la proposta del sindaco sarà discussa nella prossima conferenza dei capigruppo:
Premesso che con la legge n. 148 del 11/6/2004, è stata istituita la Provincia di Barletta-Andria-Trani, stabilendo che il capoluogo della nuova provincia è situato nelle città di Barletta, Andria e Trani (art 1 comma 3); Che con decreto del Ministro dell'Interno n. 505 del 7/12/2004 veniva nominato il dott. Giuseppe Capriulo a Commissario per la cura di ogni adempimento connesso all'istituzione della provincia di Barletta-Andria-Trani; Che in data 16/11/2007, sulla base di un piano finanziario presentato in data 2/5/07 dal Commissario, dott. Capriulo, è stato emanato il decreto della Presidenza del Consiglio di Ministri, comunicato in data 10/12/2007, relativo alla ubicazione degli Uffici periferici dello Stato, nella provincia di Barletta-Andria-Trani; Che con lo stesso decreto sono state indicate la sede della Prefettura, da ubicarsi nel Comune di Barletta, e le sedi delle Forze dell'Ordine nelle tre città capoluogo; Che si è avuta notizia, altresì, di una lettera di accompagnamento al decreto del 16/11/07, con la quale il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, On.le Enrico Letta, ai fini della corretta applicazione della natura policentrica riconosciuta dalla legge 148/04, per il rispetto delle aspettative locali, sottolinea, al Ministero dell'Interno, che "è importante addivenire ad una equilibrata distribuzione sul territorio degli ulteriori uffici statali e delle sedi istituzionali della nuova provincia", indicando, nella Città di Andria, la sede provvisoria degli organi della provincia, in attesa delle decisioni definitive e permanenti che il Consiglio provinciale dovrà fare con lo Statuto;
PRESO ATTO
Che siffatto decreto non ha tenuto conto delle indicazioni della Conferenza dei Sindaci in merito alla distribuzione degli Uffici nella nuova Provincia, risultando particolarmente penalizzante per la Città capoluogo di Trani per la quale, nel rispetto delle vocazioni territoriali, era stato riconosciuto il ruolo di sede del polo giuridico-finanziario e di sede legale di una sede universitaria da istituirsi nel territorio provinciale, di cui non si fa più alcun cenno
DECIDE
all'unanimità, di convocare con urgenza il Consiglio Comunale, in seduta monotematica, per deliberare in merito al processo costitutivo della sesta provincia pugliese così come delineato dai recenti provvedimenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri
RIBADISCE
Che, nello spirito policentrico della legge istitutiva, la dislocazione degli uffici periferici dello Stato deve tener conto delle vocazioni territoriali; Che l'istituzione della nuova provincia pugliese è stata possibile grazie all'accordo dei Comuni coinvolti e con la previsione di tre comuni capoluogo; Che la Città di Trani, già capoluogo della Terra di Bari dal 1586 al 1809 e sede della Corte d'Appello delle Puglie dal 31 luglio 1817 al 23 ottobre 1923, è attualmente sede di Tribunale e di uffici amministrativi con valenza sovracomunale, ed ha, pertanto, la vocazione ad ospitare istituzioni ed uffici amministrativi dello Stato;
Che alla Città di Trani, alla luce delle prefate considerazioni, spetta il diritto di invocare lo stretto collegamento di istituzioni omologhe o connesse con le istituzioni territorialmente già consolidate sul territorio per assicurare ai cittadini della nuova entità provinciale il soddisfacimento dei propri bisogni nell'ambito della medesima città
VISTO
L'art. 4 del Decreto della Presidenza del Consiglio di Ministri, de 16/11/2007, comunicato in data 10/12/2007, relativo alla ubicazione degli Uffici periferici dello Stato, nella provincia di Barletta-Andria-Trani che prevede che "saranno adottati, anche sulla base delle indicazioni del Commissario incaricato di curare gli adempimenti connessi all'istituzione della Provincia di Barletta-Andria-Trani, previi approfondimenti e intese con gli uffici centrali delle Amministrazioni dello Stato, successivi decreti integrativi e, ove necessario, modificativi del presente provvedimento"
CHIEDE
Che il ruolo della Città di Trani, capoluogo della nuova provincia, nel rispetto della legge istitutiva e della vocazione giuridico-amministrativa e culturale della Città, unanimemente riconosciuta anche dalla Conferenza dei Sindaci, venga riaffermato, prevedendo
1. la conferma delle istituzioni attualmente esistenti, assumendo, ove la legge lo richieda, la dimensione di ufficio provinciale, con particolare riferimento al potenziamento degli Uffici Giudiziari ed il ripristino della ex Commissione Tributaria;
2. la individuazione, da parte del Governo, anche per la Città di Trani, di ulteriori uffici statali e istituzionali della nuova provincia, che potrebbero essere subito allocati in prestigiosi e funzionali palazzi storici di proprietà comunale, rispettando il programma finanziario previsto dalla legge istitutiva;
3. l'impegno del Governo, coinvolgendo anche la Regione Puglia e le Istituzioni interessate, per garantire piena attuazione alla individuazione di un polo universitario nella Città di Trani; dando mandato al Sindaco di Trani dott. Giuseppe Tarantini di rappresentare le istanze della Città in ogni sede
DICHIARA
Che in assenza di provvedimenti che rispettino il principio policentrico alla base della istituzione della Provincia di Barletta-Andria-Trani, il Consiglio Comunale della Città di Trani ai sensi dell'art. 133 della Costituzione, delibererà in merito alla modifica della circoscrizione della sesta provincia pugliese con l'uscita della città di Trani dalla stessa.
La Conferenza dei Capigruppo decide che il presente deliberato, unitamente al verbale del Consiglio Comunale di Trani all'uopo convocato, venga trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'Interno, ai Commissario Governativo della Provincia di Barìetta-Andria-Trani, al Presidente della Regione Puglia, ai Sindaci della Provincia di Barletta-Andia-Trani.
Ecco la proposta del sindaco sarà discussa nella prossima conferenza dei capigruppo:
Premesso che con la legge n. 148 del 11/6/2004, è stata istituita la Provincia di Barletta-Andria-Trani, stabilendo che il capoluogo della nuova provincia è situato nelle città di Barletta, Andria e Trani (art 1 comma 3); Che con decreto del Ministro dell'Interno n. 505 del 7/12/2004 veniva nominato il dott. Giuseppe Capriulo a Commissario per la cura di ogni adempimento connesso all'istituzione della provincia di Barletta-Andria-Trani; Che in data 16/11/2007, sulla base di un piano finanziario presentato in data 2/5/07 dal Commissario, dott. Capriulo, è stato emanato il decreto della Presidenza del Consiglio di Ministri, comunicato in data 10/12/2007, relativo alla ubicazione degli Uffici periferici dello Stato, nella provincia di Barletta-Andria-Trani; Che con lo stesso decreto sono state indicate la sede della Prefettura, da ubicarsi nel Comune di Barletta, e le sedi delle Forze dell'Ordine nelle tre città capoluogo; Che si è avuta notizia, altresì, di una lettera di accompagnamento al decreto del 16/11/07, con la quale il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, On.le Enrico Letta, ai fini della corretta applicazione della natura policentrica riconosciuta dalla legge 148/04, per il rispetto delle aspettative locali, sottolinea, al Ministero dell'Interno, che "è importante addivenire ad una equilibrata distribuzione sul territorio degli ulteriori uffici statali e delle sedi istituzionali della nuova provincia", indicando, nella Città di Andria, la sede provvisoria degli organi della provincia, in attesa delle decisioni definitive e permanenti che il Consiglio provinciale dovrà fare con lo Statuto;
PRESO ATTO
Che siffatto decreto non ha tenuto conto delle indicazioni della Conferenza dei Sindaci in merito alla distribuzione degli Uffici nella nuova Provincia, risultando particolarmente penalizzante per la Città capoluogo di Trani per la quale, nel rispetto delle vocazioni territoriali, era stato riconosciuto il ruolo di sede del polo giuridico-finanziario e di sede legale di una sede universitaria da istituirsi nel territorio provinciale, di cui non si fa più alcun cenno
DECIDE
all'unanimità, di convocare con urgenza il Consiglio Comunale, in seduta monotematica, per deliberare in merito al processo costitutivo della sesta provincia pugliese così come delineato dai recenti provvedimenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri
RIBADISCE
Che, nello spirito policentrico della legge istitutiva, la dislocazione degli uffici periferici dello Stato deve tener conto delle vocazioni territoriali; Che l'istituzione della nuova provincia pugliese è stata possibile grazie all'accordo dei Comuni coinvolti e con la previsione di tre comuni capoluogo; Che la Città di Trani, già capoluogo della Terra di Bari dal 1586 al 1809 e sede della Corte d'Appello delle Puglie dal 31 luglio 1817 al 23 ottobre 1923, è attualmente sede di Tribunale e di uffici amministrativi con valenza sovracomunale, ed ha, pertanto, la vocazione ad ospitare istituzioni ed uffici amministrativi dello Stato;
Che alla Città di Trani, alla luce delle prefate considerazioni, spetta il diritto di invocare lo stretto collegamento di istituzioni omologhe o connesse con le istituzioni territorialmente già consolidate sul territorio per assicurare ai cittadini della nuova entità provinciale il soddisfacimento dei propri bisogni nell'ambito della medesima città
VISTO
L'art. 4 del Decreto della Presidenza del Consiglio di Ministri, de 16/11/2007, comunicato in data 10/12/2007, relativo alla ubicazione degli Uffici periferici dello Stato, nella provincia di Barletta-Andria-Trani che prevede che "saranno adottati, anche sulla base delle indicazioni del Commissario incaricato di curare gli adempimenti connessi all'istituzione della Provincia di Barletta-Andria-Trani, previi approfondimenti e intese con gli uffici centrali delle Amministrazioni dello Stato, successivi decreti integrativi e, ove necessario, modificativi del presente provvedimento"
CHIEDE
Che il ruolo della Città di Trani, capoluogo della nuova provincia, nel rispetto della legge istitutiva e della vocazione giuridico-amministrativa e culturale della Città, unanimemente riconosciuta anche dalla Conferenza dei Sindaci, venga riaffermato, prevedendo
1. la conferma delle istituzioni attualmente esistenti, assumendo, ove la legge lo richieda, la dimensione di ufficio provinciale, con particolare riferimento al potenziamento degli Uffici Giudiziari ed il ripristino della ex Commissione Tributaria;
2. la individuazione, da parte del Governo, anche per la Città di Trani, di ulteriori uffici statali e istituzionali della nuova provincia, che potrebbero essere subito allocati in prestigiosi e funzionali palazzi storici di proprietà comunale, rispettando il programma finanziario previsto dalla legge istitutiva;
3. l'impegno del Governo, coinvolgendo anche la Regione Puglia e le Istituzioni interessate, per garantire piena attuazione alla individuazione di un polo universitario nella Città di Trani; dando mandato al Sindaco di Trani dott. Giuseppe Tarantini di rappresentare le istanze della Città in ogni sede
DICHIARA
Che in assenza di provvedimenti che rispettino il principio policentrico alla base della istituzione della Provincia di Barletta-Andria-Trani, il Consiglio Comunale della Città di Trani ai sensi dell'art. 133 della Costituzione, delibererà in merito alla modifica della circoscrizione della sesta provincia pugliese con l'uscita della città di Trani dalla stessa.
La Conferenza dei Capigruppo decide che il presente deliberato, unitamente al verbale del Consiglio Comunale di Trani all'uopo convocato, venga trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'Interno, ai Commissario Governativo della Provincia di Barìetta-Andria-Trani, al Presidente della Regione Puglia, ai Sindaci della Provincia di Barletta-Andia-Trani.