Trani International Festival, non si placano le polemiche sui Talk

L'ex assessore Nardò continua a lamentare mancanza di programmazione

sabato 2 agosto 2014 7.56
A cura di Vincenzo Membola
La sezione dei Talk è giunta a metà: archiviati Renzo Arbore e Paola Cortellesi, ora occhi puntati su Ornella Muti, Francesca Neri e Beppe Fiorello. Non si placano, però, le polemiche che coinvolgono le scelte dell'amministrazione nella prima fase del Trani International Festival di quest'anno.

Pungente sui social network l'ex assessore alla Cultura, Salvatore Nardò, che si interroga: «Come può una Cortellesi non fare sold out? Ovviamente l'organizzazione gioisce, è un successo di pubblico, e poi? Cosa abbiamo costruito per il futuro? Viva gli eventi e gli spettacoli estivi, grandi applausi alla politica che porta qui i personaggi. Ma il turismo dov'è? Io ancora non lo capisco. Spiegatemelo perché sono duro di comprendonio, come diceva mio nonno».

Dalle parole di chi ha rinunciato al proprio ruolo proprio "per la scarsa possibilità di lavorare a medio e lungo termine" si evince come di questa nuova edizione qualcosa non convince, soprattutto in virtù del costo esorbitante della prima sezione. I 75.000 euro destinati alle cinque serate sono forse eccessivi, considerando che mancano all'appello altre tre sezioni (Cinema, Fooding, Teatro Internazionale) su cui si dovrà lavorare con la metà dei 150.000 euro destinati complessivamente al Tif di quest'anno. Con cifre così importanti in gioco, risulta difficile organizzare con così poco margine di preavviso. Sarebbe troppo facile evidenziare le pecche di un'organizzazione che sta realizzando la manifestazione in poco tempo, ma al governo Riserbato, superato lo scoglio del Consiglio Comunale, farebbe bene alzare la testa e provare a programmare le proprie iniziative con buon margine di anticipo.