Trani, l’Ospedaletto malato

Traniweb ha fatto un blitz nella struttura. Il report fotografico.

sabato 14 febbraio 2009
Dopo il sopralluogo nel collettore alluvionale, Traniweb ha fatto incursione nell'Ospedaletto di Trani, sulla scorta di una serie di denunce e segnalazioni sullo stato di degrado della struttura. La nostra troupe, accompagnata dal consigliere comunale di Forza Italia, Beppe Corrado, ha potuto constatare le tante criticità emerse nel corso del sopralluogo.

Si comincia dai giardini che circondano la struttura, assolutamente non curati e ricettacolo di erbacce e rifiuti di ogni tipo (alimenti e frutta, tubi in ferro arrugginiti, confezioni di medicinali). Più di una segnalazione è stata fatta alla Direzione generale della Asl - ci dicono alcuni dipendenti - ma un intervento di bonifica e pulizia esterna non è mai stata fatta. Da un cassetto spunta fuori un progetto di rivalutazione e risistemazione dei giardini. Un'idea del penultimo Direttore generale, Renato Portaluri, un progetto che poteva essere finanziato con sponsorizzazioni private e che prevedeva la ristrutturazione del Baby bar, oggi transennato ed in stato di totale abbandono. Quel progetto è rimasto solo su carta.



Entriamo nella struttura che accoglie quotidianamente un'utenza considerevole. Nell'Ospedaletto vengono espletati una serie infinita di servizi: igiene pubblica, igiene degli alimenti, igiene e sicurezza del lavoro, poliambulatori, assistenza domiciliare, servizio veterinario, vi è l'ufficio invalidi civili, il Cup (centro unico prenotazioni), il distretto socio sanitario.



La sensazione che si avverte è quella di una struttura angusta e decadente. Sensazione confermata nel corso del sopralluogo: corridoi stretti, minati da mattonelle ballerine e pericolanti, un bagno (utilizzato dal personale) con il lavandino rotto e utilizzato anche come magazzino, infiltrazione ed umidità in alcune stanze, crepe nei muri.

I dipendenti sono costretti ad utilizzare i corridoi e gli atri come uffici. Chiunque può stazionare davanti alle fotocopiatrici ed ai frigoriferi dei medicinali, ma soprattutto chiunque può accedere ai documenti dell'Ospedaletto: abbiamo trovato scaffali aperti con fascicoli e documenti a portata di mano. Li abbiamo presi, aperti e consultati senza nessuna difficoltà: centinaia e centinaia di dati sensibili, a disposizione non solo degli addetti ai lavori ma anche dei curiosi.



Alcuni dipendenti ci dicono che più di un sollecito è stato fatto all'area patrimonio della Asl. Interventi per restituire decoro allo stabile ancora non se ne vedono, anche se l'attuale direttore generale della Asl, Rocco Canosa, ha garantito che la struttura è stata inserita in un progetto Por (finanziato con fondi europei) che ne prevede la ristrutturazione totale.

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