"Trani's got talent": due giovani atleti con la forza e la tenacia dei sogni

Domenico Vaccaro e Francesco Piccinni sono tra i pionieri italiani dell'acropole

mercoledì 25 gennaio 2023 09.00
A cura di Stefania De Toma
Sono saliti negli scorsi anni alla ribalta nazionale e internazionale lasciando letteralmente a bocca aperta, dai primi istanti di esibizione, le giurie di "Tu si que vales, Italia's got Talent e Belgium got's talent, addirittura con una vittoria: in un susseguirsi di stupore e ammirazione Gerry Scotti diede forse la più perfetta definizione a questa disciplina, l'acropole, capace di unire come mai aveva visto "grazia, leggerezza e potenza".

Domenico Vaccaro e Francesco Piccinni sono performers artistici di una disciplina che - è da sottolineare - a Trani è nata e sta diventando il fulcro di una vera e propria scuola di formazione, e che, grazie proprio ad alcuni atleti della Città e alle loro esibizioni nazionali e all'estero, si sta diffondendo in tutta Italia.

"Il mio sogno dopo aver lavorato al nord è poter restare a Trani, poter insegnare e trasmettere ai giovani che credere fortemente in qualcosa, metterci impegno, sacrificio, passione, produce risultati straordinari fuori e dentro di sè", aveva detto Francesco alla fine della scorsa estate. E insieme all'amico e collega Domenico Vaccaro - che nel 2015 ha conquistato il primo posto assoluto nella edizione di Belgium got's talent, si sta dando da fare per realizzare questo sogno.

"Con sacrifici non indifferenti stiamo riuscendo ad aprire una palestra in un grande capannone attrezzato non solo per l'acropol ma anche per la ginnastica a corpo libero e l'avviamento a bambini piccoli, grazie ai corsi di formazione e alle esperienze acquisite nel tempo"- ci racconta Domenico. E infatti i due giovani, intraprendenti e audaci nel fisico ma anche nella tenacia e nella determinazione hanno avviato un progetto girando per le scuole per far conoscere il loro sport, raccontare le proprie esperienze, fare delle dimostrazioni diffondere il senso di quanto una attività atletica, non necessariamente competitiva, possa restituire in termini di equilibrio mentale di capacità di concentrazione, di rispetto per il proprio corpo che merita cura e di essere curato e di essere coltivato.

I due "acropolisti", un neologismo che ci sia consentito e che ha il sapore vago dell'antica Atene, dove gli eroi univano alla prestanza fisica il valore morale, hanno raccolto tutte le esperienze raccolte negli anni , compresa la pausa della pandemia durante la quale hanno approfittato per studiare nuove figure atletico artistiche che è come desse leggiadria al culturismo, facendolo danzare nell'aria, col solo appoggio di un palo verticale, grazie a una fisicità e a una forza che sembra andare ogni oltre ogni gravità,vinta dalla potenza muscolare

"Lo sport va a cercare la difficoltà per vincere la paura, per dominare la fatica, per superarla", ha scritto Domenico su un post della sua pagina Instagram: una frase che nel caso dei due amici è quantomai scolpita per una serie di esperienze di vita. E un allenamento che questo tipo di risultati porta con sé e la dice lunga su quanto la sfida soprattutto con se stessi sia potente.

"L'unica strada per risolvere un momento difficile nell'adolescenza a causa di problemi di salute è stato proprio lo sport, e questo sport in particolare", ricorda Francesco. Ed è anche questo il messaggio che cercano di portare nelle scuole, in quel connubio di corpo e mente che rende persone complete, e , magari , migliori.

A Trani, sempre più assalita da violenza e bullismo, un'altra iniziativa di valore della quale andare orgogliosi.

Un nuovo sogno? A Parigi, sorridono insieme, tra gli artisti atleti del Moulin Rouge. E a vederli, così bravi, giovani e...davvero belli, c'è davvero da credere che il sogno non sia così impossibile.
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