Trani, torna alla luce il trabucco di Colonna
Completati i lavori per la macchina da pesca che torna al suo posto dopo 70 anni
giovedì 30 settembre 2021
12.27
Storia e tradizione riemergono dal passato e diventano protagoniste con il Trabucco di Colonna a Trani.
La "macchina da pesca" torna a splendere sulla costa tranese, in zona Monastero di Colonna, nello stesso luogo dove settanta anni fa era stato dismesso perché inutilizzato. Sua maestà il Trabucco ritrova il suo naturale trono, impreziosendo ulteriormente la città del Nordbarese e proponendosi come nuovo motivo di attrazione turistica.
L'idea della società "Tiche srl" ha trovato entusiasti il Sindaco Bottaro e il dipartimento turismo della Regione Puglia, che hanno, approvato e incoraggiato il progetto, sostenuto poi come partner commerciale di Tiche dall'azienda "Tormaresca" (gruppo "Marchesi Antinori spa"), che da anni si impegna nello sviluppo e nella valorizzazione culturale dell'identità pugliese. Il Trabucco donato alla città di Trani, verrà gestito dagli imprenditori della "Tiche srl" che da anni già guidano con successo i due locali (Salto dell'Acciuga e Versante Est) attigui alla struttura.
Ci sono volute sei settimane di duro lavoro da parte di veri e propri maestri dei trabucchi del Consorzio Agroferestale Peschiciano Biase-Fasanella, e guidati dal progettista , arch. Francesco Giordano per realizzare un'autentica meraviglia. Si tratta del Trabucco più a Sud d'Italia, dopo quelli abruzzesi, molisani, del Gargano e della vicina Barletta. E' un vero e proprio gioiellino che regalerà ulteriore bellezza alla baia di Colonna. Il progetto mira a rivalutare una tradizione storica e popolare pugliese.
I Trabucchi, infatti, sono complesse e incantevoli macchine da pesca, costruite in legno d'Aleppo, risalenti al XVII secolo, e utilizzate anticamente come protezione dai pirati e dalle tempeste.
Una tradizione che si è persa col tempo, il quale solitamente si dice che rovini le cose. Però è anche vero che spesso gli uomini le aggiustano. Ed è proprio così che l'unione tra "Salto dell'Acciuga-Versante est" e "Tormaresca" ha deciso di riportare in vita una antica tradizione di mare.
Con questo progetto si è osato. Si è avuto il coraggio di portare nuovamente alla luce una tradizione, valorizzando la Puglia e in particolare la città di Trani. Il Trabucco di Colonna non sarà solo il nuovo avamposto sulla costa tranese, ma sarà valorizzato e vissuto, diventando protagonista di eventi culturali e turistico gastronomici, che si andranno a sviluppare nei prossimi mesi.
La "macchina da pesca" torna a splendere sulla costa tranese, in zona Monastero di Colonna, nello stesso luogo dove settanta anni fa era stato dismesso perché inutilizzato. Sua maestà il Trabucco ritrova il suo naturale trono, impreziosendo ulteriormente la città del Nordbarese e proponendosi come nuovo motivo di attrazione turistica.
L'idea della società "Tiche srl" ha trovato entusiasti il Sindaco Bottaro e il dipartimento turismo della Regione Puglia, che hanno, approvato e incoraggiato il progetto, sostenuto poi come partner commerciale di Tiche dall'azienda "Tormaresca" (gruppo "Marchesi Antinori spa"), che da anni si impegna nello sviluppo e nella valorizzazione culturale dell'identità pugliese. Il Trabucco donato alla città di Trani, verrà gestito dagli imprenditori della "Tiche srl" che da anni già guidano con successo i due locali (Salto dell'Acciuga e Versante Est) attigui alla struttura.
Ci sono volute sei settimane di duro lavoro da parte di veri e propri maestri dei trabucchi del Consorzio Agroferestale Peschiciano Biase-Fasanella, e guidati dal progettista , arch. Francesco Giordano per realizzare un'autentica meraviglia. Si tratta del Trabucco più a Sud d'Italia, dopo quelli abruzzesi, molisani, del Gargano e della vicina Barletta. E' un vero e proprio gioiellino che regalerà ulteriore bellezza alla baia di Colonna. Il progetto mira a rivalutare una tradizione storica e popolare pugliese.
I Trabucchi, infatti, sono complesse e incantevoli macchine da pesca, costruite in legno d'Aleppo, risalenti al XVII secolo, e utilizzate anticamente come protezione dai pirati e dalle tempeste.
Una tradizione che si è persa col tempo, il quale solitamente si dice che rovini le cose. Però è anche vero che spesso gli uomini le aggiustano. Ed è proprio così che l'unione tra "Salto dell'Acciuga-Versante est" e "Tormaresca" ha deciso di riportare in vita una antica tradizione di mare.
Con questo progetto si è osato. Si è avuto il coraggio di portare nuovamente alla luce una tradizione, valorizzando la Puglia e in particolare la città di Trani. Il Trabucco di Colonna non sarà solo il nuovo avamposto sulla costa tranese, ma sarà valorizzato e vissuto, diventando protagonista di eventi culturali e turistico gastronomici, che si andranno a sviluppare nei prossimi mesi.