Trani, una costa da proteggere e salvaguardare

Il Consigliere De Noia sollecita interventi per arrestare il preoccupante fenomeno erosivo.

mercoledì 6 febbraio 2008
Il Consigliere De Noia chiede alla Provincia, nella sua veste di Ente locale con funzione di difesa del suolo, la realizzazione di scogliere frangiflutti per arginare gli effetti erosivi che il mare sta provocando lungo la costa tranese ed in particolare nel tratto compreso tra il promontorio di Colonna ed il Castello. Il litorale di Trani, dice il Consigliere, è sottoposto ad intensi fenomeni erosivi dovuti all'azione del mare ed i cui effetti sono chiaramente visibili. E' sufficiente affacciarsi su un qualunque punto della litoranea per poterne notare gli effetti, che, non solo stanno modificando la linea di costa, ma rischiano di provocare gravi danni alle opere ed alle strutture che si affacciano sullo stesso.
Sebbene la costa a Sud del Monastero è stata oggetto di interventi tesi a ridimensionare l'erosione dovuta all'azione del mare e realizzati dall'Amministrazione cittadina, occorre, altresì, intervenire per dare protezione alla costa a Nord del promontorio di colonna. Il Consigliere di maggioranza chiede alla Provincia di farsi carico di tali opere, in quanto rientrerebbero nei compiti istituzionali dell'ente, auspicando, altresì, una valida sinergia con l'Amministrazione comunale. L'assenza di difese dal moto ondoso, prosegue De Noia, espone il litorale tranese alle mareggiate che hanno il naturale effetto di intaccare le difese naturali ed artificiali della costa. L'azione erosiva del mare sta interessando, ed è possibile vederlo visivamente, le mura cittadine che delimitano la Villa Comunale, dove si sono formate delle vere e proprie voragini. Altre indicazioni sulla forza erosiva del mare è possibile notarle sul tratto di costa compreso tra i collettori di scarico e la spiaggia denominata Scoglio di Frisio. Parte dei frangiflutti di quel tratto di costa sono stati letteralmente cancellati dall'azione erosiva del mare, con la conseguenza che quest'ultimo si infrange sulle mura cittadine che si affacciano sulla litoranea, e che quindi nell'immediato futuro saranno direttamente sottoposte alla sua azione erosiva, perchè oramai menomate delle difese anzidette. Il mare, inoltre, va ad infrangersi direttamente sulle strutture del Castello e sul promontorio su cui è ubicato il Monastero di Colonna, non essendoci nessuna valida difesa a proteggerle, ed i suoi effetti erosivi potrebbero a breve determinare gravi danni, se non ci accingiamo a prevenirli. La costruzione di frangiflutti a Nord del Castello, in attesa di vedere recuperato tale tratto di costa, occupata dal materiale di risulta delle marmerie, consentirebbe di programmare interventi tesi ad un suo utilizzo confacente all'interesse pubblico. E' indubbio che bisogna agire con celerità, conclude De Noia, per fornire adeguata difesa alla fascia litoranea e tenendo altresì in considerazione che la protezione della costa è di fondamentale importanza, attesa la valenza paesaggistica, turistica ed ambientale della stessa, nonché per eliminare quegli effetti di erosione che potrebbero avere disastrose conseguenze.
L'erosione costiera è un fenomeno che non va valutato con superficialità, poiché già oggi presenta i suoi effetti distruttivi ed è quindi indispensabile un impegno dell'Istituzioni Provinciale in sinergia con l'Amministrazione Comunale al fine di risolvere, nel più breve tempo possibile, tale preoccupante effetto del mare.