Tranifilmfestival, si consegna lo Stupor Mundi
Oggi la chiusura della manifestazione con i fratelli Manetti. La serata finale avrà inizio alle 21. In mattinata i fuori concorso
venerdì 31 agosto 2012
12.00
Con la consegna dello Stupor Mundi, il tradizionale premio ispirato a Federico II di Svevia, e la premiazione dei vincitori del concorso di film indipendenti, si chiude oggi la tredicesima edizione del TraniFilmFestival, evento cinematografico promosso e organizzato dall'associazione culturale Nirvana. Lo Stupor Mundi 2012 sarà conferito ai fratelli Marco e Antonio Manetti per la pellicola "L'arrivo di Wang" e a Simone Silvestri e Vito Picchinenna, fondatori della Palantir Digital Media, giovane azienda romana che ha realizzato gli effetti visivi della pellicola dei Manetti Bros. La cerimonia di consegna dello Stupor Mundi si terrà sulla terrazza di Palazzo San Giorgio, storico edificio che si trova tra piazza Quercia e via San Giorgio, per la prima volta location principale della kermesse cinematografica tranese. Prevista anche la proiezione del film.
I Manetti Bros sono tra i pochi registi e sceneggiatori italiani che confezionano film di genere, con predilezione per la fantascienza, l'horror, il thriller e il poliziesco. "L'arrivo di Wang" è la storia di un'interprete di cinese che viene sequestrata dai servizi segreti per interrogare un prigioniero molto speciale: un alieno che ha scelto il mandarino perché «è la lingua più diffusa nel vostro mondo». L'alieno in questione è stato interamente realizzato in digitale dalla Palantir Digital Media, candidata quest'anno ai David di Donatello per i migliori effetti speciali visivi: hanno impiegato un anno e mezzo di lavorazione per creare Wang, dargli forma e vita, farlo recitare e renderlo credibile agli occhi del pubblico. 346 sono state le inquadrature con interventi digitali e 13 i minuti di presenza scenica della creatura creata al computer con la grafica in 3D. Gli effetti speciali in questa pellicola sono a dir poco fondamentali.
La presenza di Silvestri e Picchinenna al TraniFilmFestival sarà l'occasione per capire quale futuro c'è per il digitale nel cinema italiano. «Da noi è una frontiera ancora poco esplorata», commenta Beppe Sbrocchi, direttore della kermesse tranese. «Abbiamo voluto premiarli per il carattere innovativo del loro lavoro, unito ad una elevata professionalità in un settore ancora poco conosciuto nelle sue specificità tecnico-produttive. Noi che ci occupiamo di cinema nuovo, delle nuove proposte, attraverso il concorso riservato alle produzioni indipendenti, ci siamo accorti che da parte dei nuovi registi c'è grande voglia di introdurre anche questo genere di novità nei film. E allora ci auguriamo che il riconoscimento assegnato ai Manetti Bros e ai fondatori della Palantir possa rappresentare un'ulteriore spinta verso un orizzonte non poi così lontano».
La serata finale del TraniFilmFestival avrà inizio alle 21. In mattinata, invece, dalle 10 alle 12, presso la biblioteca comunale, spazio ai film fuori concorso della sezione Doc Exposure: "Namaste Saipudur" di Aline d'Aurià, "Cadenas" di Francesca Balbo, "Isabel" di Salvatore Arimatea.
I Manetti Bros sono tra i pochi registi e sceneggiatori italiani che confezionano film di genere, con predilezione per la fantascienza, l'horror, il thriller e il poliziesco. "L'arrivo di Wang" è la storia di un'interprete di cinese che viene sequestrata dai servizi segreti per interrogare un prigioniero molto speciale: un alieno che ha scelto il mandarino perché «è la lingua più diffusa nel vostro mondo». L'alieno in questione è stato interamente realizzato in digitale dalla Palantir Digital Media, candidata quest'anno ai David di Donatello per i migliori effetti speciali visivi: hanno impiegato un anno e mezzo di lavorazione per creare Wang, dargli forma e vita, farlo recitare e renderlo credibile agli occhi del pubblico. 346 sono state le inquadrature con interventi digitali e 13 i minuti di presenza scenica della creatura creata al computer con la grafica in 3D. Gli effetti speciali in questa pellicola sono a dir poco fondamentali.
La presenza di Silvestri e Picchinenna al TraniFilmFestival sarà l'occasione per capire quale futuro c'è per il digitale nel cinema italiano. «Da noi è una frontiera ancora poco esplorata», commenta Beppe Sbrocchi, direttore della kermesse tranese. «Abbiamo voluto premiarli per il carattere innovativo del loro lavoro, unito ad una elevata professionalità in un settore ancora poco conosciuto nelle sue specificità tecnico-produttive. Noi che ci occupiamo di cinema nuovo, delle nuove proposte, attraverso il concorso riservato alle produzioni indipendenti, ci siamo accorti che da parte dei nuovi registi c'è grande voglia di introdurre anche questo genere di novità nei film. E allora ci auguriamo che il riconoscimento assegnato ai Manetti Bros e ai fondatori della Palantir possa rappresentare un'ulteriore spinta verso un orizzonte non poi così lontano».
La serata finale del TraniFilmFestival avrà inizio alle 21. In mattinata, invece, dalle 10 alle 12, presso la biblioteca comunale, spazio ai film fuori concorso della sezione Doc Exposure: "Namaste Saipudur" di Aline d'Aurià, "Cadenas" di Francesca Balbo, "Isabel" di Salvatore Arimatea.