Trasferimento delle competenze del demanio, servono risorse.

Una nota del Consigliere De Noia, delegato alle Politiche Marittime del Comune di Trani

mercoledì 10 dicembre 2008
Se la Regione non attribuirà risorse ai comuni costieri il trasferimento delle competenze del demanio marittimo ai comuni sarà un vero fallimento. E' questo il grido d'allarme lanciato dal Consigliere De Noia, delegato alle Politiche Marittime del Comune di Trani. «La Regione deve farsi carico dell'attribuzione e del trasferimento delle risorse economiche ai comuni costieri che hanno subito il trasferimento di competenze del demanio marittimo. Se questo non avverrà la lodevole iniziativa del trasferimento della gestione del demanio marittimo sarà un fallimento. Il trasferimento di importanti funzioni amministrative, svolte in precedenza dallo Stato, alle singole Regioni, ha attivato un processo di coinvolgimento progressivo degli Enti Locali che in molti casi si sono visti delegare lo svolgimento delle attività di gestione di queste nuove funzioni amministrative nella ottica di un maggior impulso all'avvicinamento tra cittadini-utenti e soggetto erogatore del servizio.
La delega di funzioni in tale materia ai comuni costieri se certamente è giustificata ed apprezzabile nello spirito che sottende l'operazione, molto meno lo è stata nel modo in cui è avvenuto il trapasso delle competenze e nelle successive incombenze a carico delle singole amministrazioni. Molti comuni si sono trovati ad affrontare le procedure amministrative senza che vi fosse stata una adeguata preparazione all'evento del passaggio di funzioni, trovandosi di fronte ad una utenza disorientata e privata dei tradizionali punti di riferimento non sostituiti immediatamente per l'impossibilità di creare dal nulla strutture interne di gestione della nuova funzione, che comporta conoscenze specifiche non facilmente reperibili e formabili in tempi brevi.

Questo fatto ha prodotto una serie di problemi per le amministrazioni locali come ad esempio l'individuazione del personale idoneo allo svolgimento del servizio stesso, con la conseguenza di distoglierlo dalle attività routinarie, oltre a comportare spese non previste nei bilanci comunali per il maggior impiego in orario extra-orario. Inoltre nell'attività di gestione del demanio marittimo, specie portuale, sono indispensabili risorse economiche che consentano di eseguire quei lavori tesi ad un miglior utilizzo delle aree demaniali più confacenti a quelle che sono le realtà locali. I comuni sono privi di risorse proprie per poter affrontare l'esecuzione di lavori nei rispettivi porti, che abbisognano di interventi strutturali, in grado di soddisfare le esigenze delle comunità locali che dalla specificità di ogni singolo porto traggono il loro beneficio. Insomma, ripercussioni sui servizi erogati, porti privi delle necessarie dotazioni infrastrutturali che ne esaltino la fruizione e sempre minori disponibilità economiche sono gli effetti del passaggio di funzioni.»

In questo quadro, per il Consigliere De Noia, è necessario ed opportuno che la Regione si faccia carico dell'attribuzione e del trasferimento di risorse economiche ai Comuni costieri per consentire sia il corretto svolgimento delle funzioni delegate senza discapito per gli altri settori amministrati, sia l'esecuzione di opere di cui necessitano i porti per valorizzare la loro specificità territoriale.

Per De Noia, il trasferimento della gestione del demanio marittimo è stata una grande scommessa che per avere successo però non deve essere lasciata priva di sostegno da parte della Regione che può vedere fallire il proprio disegno di decentramento a causa di una gestione non corretta che deriva dalla scarsità di risorse economiche.