Trasporto alla ex Lum, il presidente del Consiglio d'Istituto: «Eventuali responsabilità non possono essere attribuite a questa istituzione scolastica»
La scuola mette a tacere le polemiche delle ultime ore
venerdì 30 settembre 2022
9.58
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma di Giacomo Tarantini, Presidente del Consiglio di Istituto del Liceo Statale de Sanctis in merito la questione trasporti alla ex Lum.
In qualità di presidente del Consiglio d'Istituto a nome di tutti gli studenti, delle famiglie, dei componenti del consiglio, auspicando di superare ogni inutile e non costruttiva polemica circa la problematica del trasporto scolastico degli alunni del Liceo "de Sanctis" verso la sede ex LUM, sento tuttavia il dovere di replicare ad alcune infelici esternazioni che in queste ore si stanno accavallando nell'evidente intento di scaricare sulla scrivente Istituzione delle inefficienze che sono da rinvenire altrove.
Com'è ben noto a tutti gli amministratori degli Enti locali interessati (Regione, Provincia e Comune) è bene ricordare che il plesso scolastico di cui si discute, denominato "ex LUM", è stato selezionato dalla Provincia BAT - cui compete per legge ogni decisione sull'edilizia scolastica di secondo grado - a seguito di un'accurata indagine di ricerca nuove strutture e quale esclusiva soluzione in grado di fronteggiare sia la cronica ed annosa carenza di spazi da adibire ad aule scolastiche sia il forzato rilascio del plesso Verdemare in seguito all'epilogo di vicende giudiziarie in essere fra la proprietà del plesso ed il Condominio Verdemare stesso. Diversamente, come ulteriore chances, il Liceo "de Sanctis" avrebbe solo potuto ripiegare su doppi turni con frequenza scolastica pomeridiana e peraltro facendo un uso improprio di ambienti come la palestra, l'aula magna ed i laboratori da convertire necessariamente in aule. Per tali motivi la dirigenza scolastica, il collegio dei docenti ed il consiglio di istituto già nel settembre 2021 (quindi esattamente un anno fa) diedero il loro assenso alla proposta della Provincia per un trasferimento presso la sede ex LUM e lo fecero ponendo tuttavia le seguenti precise condizioni: " - venga assicurata I'istituzione di fermate degli autobus della STP relativamente alle linee che vedono interessati gli studenti che provengono da città limitrofe; - venga assicurato un adeguato trasporto pubblico locale senza creare aggravio logistico per i genitori; si acquisisca la disponibilità da parte del Comune di Trani, competente per il tratto di strada che conduce alla LUM, per l'esecuzione di interventi di rafforzamento della segnaletica e conseguente messa in sicurezza della viabilità in considerazione dell'afflusso di un numero notevole di studenti; - si acquisisca la disponibilità delle cooperative che forniscono il servizio dei cosiddetti 'nonni' vigili' affinché sia presente un loro presidio agli orari di entrata ed uscita; .- infine, che la Polizia Locale garantisca la presenza di una sua pattuglia all'ingresso e all'uscita di scuola." (delibera di consiglio di istituto del 24.09.2021). Scelte di cui furono formalmente resi edotti e partecipi tutti gli Enti interessati. Inoltre, considerando che il trasferimento sarebbe avvenuto nel pieno svolgimento dell'anno scolastico, codesto Istituto, al fine di non creare alcun disagio nell'organizzazione del trasporto locale (e quindi consentire da parte del Comune, di concerto con AMET s.p.a., il riutilizzo dei mezzi che espletano il medesimo servizio per altri istituti superiori), accettava di posticipare la presa in uso del nuovo plesso ed altresì di sacrificare temporaneamente tutti i propri studenti sottoponendoli ad uno sfasamento dell'orario scolastico con l'ingresso alle ore 9.00 e l'uscita alle ore 14.00. Superfluo ricordare che trattasi di una revisione oraria che non poteva che essere temporanea poiché determinava - e determina - inevitabili ripercussioni sull'organizzazione delle famiglie, dell'istituzione scolastica e, parimenti, incide sul rendimento degli studenti sull'efficacia dei precetti educativi e sul rischio che si verifichino casi di dispersione scolastica. Questa soluzione fu quindi adottata in via eccezionale e confidando nelle reiterate rassicurazioni che successivamente e per l'anno scolastico corrente (2022-2023) si sarebbe tornati alla normalità potendo così fruire, al pari degli altri istituti secondari, di linee AMET s.p.a. dedicate.
Spiace tuttavia evidenziare che, sebbene il Liceo De Sanctis si sia sempre attivato con congruo anticipo, sollecitando sin da giugno la rimodulazione e l'organizzazione del servizio di trasporto pubblico locale per il corrente anno scolastico, nulla di nuovo è mai accaduto sino al 29 settembre 2022.
Difatti, solo nella tarda mattinata di oggi, dopo innumerevoli solleciti, note al Prefetto e, da ultimo, all'esito di un incontro organizzato dal Presidente della Provincia BAT, il Comune ha finalmente dato il formale via libera (assumendosi il relativo impegno economico) per l'espletamento di un servizio di trasporto pubblico che comunque, ancora una volta, per problemi di impegno economico e nelle more di un tavolo di concertazione che coinvolga anche la Regione Puglia, non potrà che essere espletato alle identiche condizioni rese disponibili lo scorso anno scolastico, ovvero sempre con un ingresso posticipato alle ore 9.00 e l'uscita alle 14.00.
E' più che mai evidente che le eventuali responsabilità per tali ritardi non possono proditoriamente essere attribuite a questa Istituzione scolastica che oggi viene ingiustamente tacciata di colpevolezza per aver semplicemente colto, ben un anno fa, l'opportunità di offrire ai propri studenti una sistemazione decorosa e pienamente conforme alle vigenti norme in materia di edilizia scolastica, così preferendo la ex LUM alla peggiore alternativa dei doppi turni pomeridiani e delle aule ricavate in ambienti non idonei.
Allo stesso modo delude apprendere certe dichiarazioni che con un tenore estraneo a questa Istituzione effettuano il classico scaricabarile sebbene il Liceo de Sanctis abbia sempre evitato di trascinarsi in sterili polemiche prodigandosi, piuttosto, nel trovare soluzioni e finanche sacrificando la propria comunità scolastica; una comunità che, a tutto voler concedere ed è un bene ribadirlo, se avesse scelto altri istituti superiori avrebbe determinato lo stesso ed identico problema. Sul punto, difatti, non deve essere dimenticato che i maggiori istituti superiori della città di Trani sono tutti ubicati nella zona nord limitrofa a quella della ex LUM e non a caso essi da anni fruiscono proprio dell'identico servizio dedicato che oggi non si riesce ad assicurare al Liceo De Sanctis.
In conclusione, sperando di aver meglio chiarito dove vadano correttamente ricercate le défaillance amministrative di questa vicenda, la scrivente Istituzione scolastica auspica che per il futuro, accantonata ogni inutile, quanto infondata, recriminazione sulle azioni passate, si possa serenamente lavorare in sinergia ed al fine di raggiungere l'unico e più importante traguardo da prefiggersi: garantire agli studenti del Liceo De Sanctis il diritto allo studio tutelato dalla nostra Costituzione ed in particolare che essi possano godere appieno dell'offerta formativa del Liceo de Sanctis, senza subire incolpevolmente disagi, limitazioni di frequenza e qualsivoglia altra forma di disparità di trattamento.
In qualità di presidente del Consiglio d'Istituto a nome di tutti gli studenti, delle famiglie, dei componenti del consiglio, auspicando di superare ogni inutile e non costruttiva polemica circa la problematica del trasporto scolastico degli alunni del Liceo "de Sanctis" verso la sede ex LUM, sento tuttavia il dovere di replicare ad alcune infelici esternazioni che in queste ore si stanno accavallando nell'evidente intento di scaricare sulla scrivente Istituzione delle inefficienze che sono da rinvenire altrove.
Com'è ben noto a tutti gli amministratori degli Enti locali interessati (Regione, Provincia e Comune) è bene ricordare che il plesso scolastico di cui si discute, denominato "ex LUM", è stato selezionato dalla Provincia BAT - cui compete per legge ogni decisione sull'edilizia scolastica di secondo grado - a seguito di un'accurata indagine di ricerca nuove strutture e quale esclusiva soluzione in grado di fronteggiare sia la cronica ed annosa carenza di spazi da adibire ad aule scolastiche sia il forzato rilascio del plesso Verdemare in seguito all'epilogo di vicende giudiziarie in essere fra la proprietà del plesso ed il Condominio Verdemare stesso. Diversamente, come ulteriore chances, il Liceo "de Sanctis" avrebbe solo potuto ripiegare su doppi turni con frequenza scolastica pomeridiana e peraltro facendo un uso improprio di ambienti come la palestra, l'aula magna ed i laboratori da convertire necessariamente in aule. Per tali motivi la dirigenza scolastica, il collegio dei docenti ed il consiglio di istituto già nel settembre 2021 (quindi esattamente un anno fa) diedero il loro assenso alla proposta della Provincia per un trasferimento presso la sede ex LUM e lo fecero ponendo tuttavia le seguenti precise condizioni: " - venga assicurata I'istituzione di fermate degli autobus della STP relativamente alle linee che vedono interessati gli studenti che provengono da città limitrofe; - venga assicurato un adeguato trasporto pubblico locale senza creare aggravio logistico per i genitori; si acquisisca la disponibilità da parte del Comune di Trani, competente per il tratto di strada che conduce alla LUM, per l'esecuzione di interventi di rafforzamento della segnaletica e conseguente messa in sicurezza della viabilità in considerazione dell'afflusso di un numero notevole di studenti; - si acquisisca la disponibilità delle cooperative che forniscono il servizio dei cosiddetti 'nonni' vigili' affinché sia presente un loro presidio agli orari di entrata ed uscita; .- infine, che la Polizia Locale garantisca la presenza di una sua pattuglia all'ingresso e all'uscita di scuola." (delibera di consiglio di istituto del 24.09.2021). Scelte di cui furono formalmente resi edotti e partecipi tutti gli Enti interessati. Inoltre, considerando che il trasferimento sarebbe avvenuto nel pieno svolgimento dell'anno scolastico, codesto Istituto, al fine di non creare alcun disagio nell'organizzazione del trasporto locale (e quindi consentire da parte del Comune, di concerto con AMET s.p.a., il riutilizzo dei mezzi che espletano il medesimo servizio per altri istituti superiori), accettava di posticipare la presa in uso del nuovo plesso ed altresì di sacrificare temporaneamente tutti i propri studenti sottoponendoli ad uno sfasamento dell'orario scolastico con l'ingresso alle ore 9.00 e l'uscita alle ore 14.00. Superfluo ricordare che trattasi di una revisione oraria che non poteva che essere temporanea poiché determinava - e determina - inevitabili ripercussioni sull'organizzazione delle famiglie, dell'istituzione scolastica e, parimenti, incide sul rendimento degli studenti sull'efficacia dei precetti educativi e sul rischio che si verifichino casi di dispersione scolastica. Questa soluzione fu quindi adottata in via eccezionale e confidando nelle reiterate rassicurazioni che successivamente e per l'anno scolastico corrente (2022-2023) si sarebbe tornati alla normalità potendo così fruire, al pari degli altri istituti secondari, di linee AMET s.p.a. dedicate.
Spiace tuttavia evidenziare che, sebbene il Liceo De Sanctis si sia sempre attivato con congruo anticipo, sollecitando sin da giugno la rimodulazione e l'organizzazione del servizio di trasporto pubblico locale per il corrente anno scolastico, nulla di nuovo è mai accaduto sino al 29 settembre 2022.
Difatti, solo nella tarda mattinata di oggi, dopo innumerevoli solleciti, note al Prefetto e, da ultimo, all'esito di un incontro organizzato dal Presidente della Provincia BAT, il Comune ha finalmente dato il formale via libera (assumendosi il relativo impegno economico) per l'espletamento di un servizio di trasporto pubblico che comunque, ancora una volta, per problemi di impegno economico e nelle more di un tavolo di concertazione che coinvolga anche la Regione Puglia, non potrà che essere espletato alle identiche condizioni rese disponibili lo scorso anno scolastico, ovvero sempre con un ingresso posticipato alle ore 9.00 e l'uscita alle 14.00.
E' più che mai evidente che le eventuali responsabilità per tali ritardi non possono proditoriamente essere attribuite a questa Istituzione scolastica che oggi viene ingiustamente tacciata di colpevolezza per aver semplicemente colto, ben un anno fa, l'opportunità di offrire ai propri studenti una sistemazione decorosa e pienamente conforme alle vigenti norme in materia di edilizia scolastica, così preferendo la ex LUM alla peggiore alternativa dei doppi turni pomeridiani e delle aule ricavate in ambienti non idonei.
Allo stesso modo delude apprendere certe dichiarazioni che con un tenore estraneo a questa Istituzione effettuano il classico scaricabarile sebbene il Liceo de Sanctis abbia sempre evitato di trascinarsi in sterili polemiche prodigandosi, piuttosto, nel trovare soluzioni e finanche sacrificando la propria comunità scolastica; una comunità che, a tutto voler concedere ed è un bene ribadirlo, se avesse scelto altri istituti superiori avrebbe determinato lo stesso ed identico problema. Sul punto, difatti, non deve essere dimenticato che i maggiori istituti superiori della città di Trani sono tutti ubicati nella zona nord limitrofa a quella della ex LUM e non a caso essi da anni fruiscono proprio dell'identico servizio dedicato che oggi non si riesce ad assicurare al Liceo De Sanctis.
In conclusione, sperando di aver meglio chiarito dove vadano correttamente ricercate le défaillance amministrative di questa vicenda, la scrivente Istituzione scolastica auspica che per il futuro, accantonata ogni inutile, quanto infondata, recriminazione sulle azioni passate, si possa serenamente lavorare in sinergia ed al fine di raggiungere l'unico e più importante traguardo da prefiggersi: garantire agli studenti del Liceo De Sanctis il diritto allo studio tutelato dalla nostra Costituzione ed in particolare che essi possano godere appieno dell'offerta formativa del Liceo de Sanctis, senza subire incolpevolmente disagi, limitazioni di frequenza e qualsivoglia altra forma di disparità di trattamento.