Trasporto regionale, disagi in vista per i pendolari
Adiconsum sulla soppressione di alcune fermate della Bari-Foggia
mercoledì 7 ottobre 2015
8.14
Non bastasse il Frecciarossa Etr 500 che salta la fermata di Barletta, ora ci sono disagi in vista anche per i pendolari che quotidianamente viaggiano sui treni regionali tra i capoluoghi di provincia di Bari e Foggia. LE segnalazioni sono arrivate, a centinaia, ad Adiconsum perché, secondo voci correnti, a breve la Regione Puglia, d'intesa con la divisione passeggeri di Trenitalia, procederà alla modifica delle fermate sulla tratta regionale già dalla data dell'aggiornamento invernale degli orari. Più in particolare verrebbero soppresse le fermate 'zona industriale Incoronata' e 'Orta Nova', mentre i treni che viaggeranno in direzione Bari effettuerebbero l'ultima fermata a 'Molfetta'; così come, viceversa, la prima fermata da Bari verso Nord sarà sempre 'Molfetta' non effettuando soste né nella zona industriale di Bari, né ad Orta Nova e Incoronata. Un bel guaio per chi, anche da Trani, debba recarsi al lavoro in uno dei centri del Foggiano 'saltati' da Trenitalia (e viceversa) o debba scendere alle fermate di Giovinazzo, Santo Spirito e Palese.
Pare che alla base della decisione vi sia anche la necessità di rilanciare il trasporto pubblico nell'area metropolitana di Bari, obbligando i passeggeri di Giovinazzo, Santo Spirito e Palese ad utilizzare i vettori dedicati a quella tratta per l'area metropolitana, per non incorrere nelle sanzioni pecuniarie oggi previste per i possessori di biglietti chilometrici e da questi utilizzati e riservati esclusivamente per l'area barese.
«Intanto riaffermiamo la centralità delle stazioni delle aree industriali di Incoronata e Bari – osserva il presidente dell'associazione di consumatori, Giovanni d'Elia – anche perché si tratta di fermate interessate da un notevole flusso di lavoratori, ma soprattutto perché i pendolari della provincia di Foggia e Bat sarebbero costretti a scendere a Molfetta per prendere i treni dell'area Metropolitana con evidenti disagi. Mentre escludere la fermata di Orta Nova – continua – significherebbe privare un bacino di utenza significativo, che riguarda i comuni di Orta Nova, Carapelle, Stornara, Stornarella e Ordona, dal servizio di trasporto pubblico da e per Foggia e Bari». Adiconsum ha prontamente allertato la Regione chiedendo un incontro, e informato i sindaci dei comuni interessati, credendo che la necessità di assicurare un trasporto efficiente e al servizio della collettività sia un dovere dell'amministrazione regionale, ma è necessario farlo con raziocinio e coerenza, per questo riteniamo utile un confronto che chiarisca i termini della proposta adeguandola alle necessità. «Auspichiamo - conclude d'Elia - a breve un incontro con la Regione Puglia».
Pare che alla base della decisione vi sia anche la necessità di rilanciare il trasporto pubblico nell'area metropolitana di Bari, obbligando i passeggeri di Giovinazzo, Santo Spirito e Palese ad utilizzare i vettori dedicati a quella tratta per l'area metropolitana, per non incorrere nelle sanzioni pecuniarie oggi previste per i possessori di biglietti chilometrici e da questi utilizzati e riservati esclusivamente per l'area barese.
«Intanto riaffermiamo la centralità delle stazioni delle aree industriali di Incoronata e Bari – osserva il presidente dell'associazione di consumatori, Giovanni d'Elia – anche perché si tratta di fermate interessate da un notevole flusso di lavoratori, ma soprattutto perché i pendolari della provincia di Foggia e Bat sarebbero costretti a scendere a Molfetta per prendere i treni dell'area Metropolitana con evidenti disagi. Mentre escludere la fermata di Orta Nova – continua – significherebbe privare un bacino di utenza significativo, che riguarda i comuni di Orta Nova, Carapelle, Stornara, Stornarella e Ordona, dal servizio di trasporto pubblico da e per Foggia e Bari». Adiconsum ha prontamente allertato la Regione chiedendo un incontro, e informato i sindaci dei comuni interessati, credendo che la necessità di assicurare un trasporto efficiente e al servizio della collettività sia un dovere dell'amministrazione regionale, ma è necessario farlo con raziocinio e coerenza, per questo riteniamo utile un confronto che chiarisca i termini della proposta adeguandola alle necessità. «Auspichiamo - conclude d'Elia - a breve un incontro con la Regione Puglia».