Tribunale, lettera di Capriulo al Ministero di Giustizia
Si richiede di mantenere l'attuale classificazione e giurisdizione
sabato 11 marzo 2006
In riferimento alle preoccupazioni, espresse dal sindaco di Trani, dr. Giuseppe Tarantini, nel corso della riunione dell'assemblea dei sindaci della nuova provincia Bat (tenutasi il 21 febbraio scorso) in ordine all'eventualità che il tribunale di Trani non possa mantenere l'attuale classificazione e graduatoria a causa della riduzione del numero di utenti conseguente all'istituzione della sesta provincia pugliese, è giunta la risposta del Prefetto e commissario governativo Giuseppe Capriolo che ha inviato una lettera al Ministero della Giustizia. Ne diamo diffusione:
"L'assemblea dei sindaci, condividendo all'unanimità le considerazioni e le motivazioni espresse dal sindaco di Trani, ha determinato di assumere, per il tramite dello scrivente, ogni possibile iniziativa volta ad evitare che l'istituzione della nuova provincia penalizzi una delle maggiori realtà giuridico amministrative della Puglia, con una secolare tradizione giudiziaria che ha fortemente contribuito alla crescita sociale e civile di tutto il comprensorio nord barese. In effetti, il tribunale di Trani vanta una storia risalente al 1500, quando la città divenne sede della Sacra Udienza Provinciale, poi denominata Gran Corte Civile e, nel XIX secolo, Corte d'Appello delle Puglie. Tale tradizione ha reso la città un importante centro amministrativo e giudiziario, nonché abituale e valido punto di riferimento per le amministrazioni locali, per la società civile e per le libere professioni. L'istituzione della sesta provincia pugliese, per sua natura policentrica, e, quindi, finalizzata alla valorizzazione delle vocazioni territoriali, dovrebbe, pertanto, rafforzare il ruolo di una delle più prestigiose ed efficienti realtà locali, invece di ridurne il peso e le funzioni sul territorio. Si prega pertanto codesto Ministero di voler adottare ogni determinazione ritenuta più opportuna allo scopo di mantenere l'attuale classificazione e giurisdizione del Tribunale di Trani, corrispondendo, in tal modo, alle aspettative generate dall'istituzione della Provincia di Barletta, Andria e Trani".
"L'assemblea dei sindaci, condividendo all'unanimità le considerazioni e le motivazioni espresse dal sindaco di Trani, ha determinato di assumere, per il tramite dello scrivente, ogni possibile iniziativa volta ad evitare che l'istituzione della nuova provincia penalizzi una delle maggiori realtà giuridico amministrative della Puglia, con una secolare tradizione giudiziaria che ha fortemente contribuito alla crescita sociale e civile di tutto il comprensorio nord barese. In effetti, il tribunale di Trani vanta una storia risalente al 1500, quando la città divenne sede della Sacra Udienza Provinciale, poi denominata Gran Corte Civile e, nel XIX secolo, Corte d'Appello delle Puglie. Tale tradizione ha reso la città un importante centro amministrativo e giudiziario, nonché abituale e valido punto di riferimento per le amministrazioni locali, per la società civile e per le libere professioni. L'istituzione della sesta provincia pugliese, per sua natura policentrica, e, quindi, finalizzata alla valorizzazione delle vocazioni territoriali, dovrebbe, pertanto, rafforzare il ruolo di una delle più prestigiose ed efficienti realtà locali, invece di ridurne il peso e le funzioni sul territorio. Si prega pertanto codesto Ministero di voler adottare ogni determinazione ritenuta più opportuna allo scopo di mantenere l'attuale classificazione e giurisdizione del Tribunale di Trani, corrispondendo, in tal modo, alle aspettative generate dall'istituzione della Provincia di Barletta, Andria e Trani".