Tributi Italia mette in guardia il Comune d Trani

Dopo la sentenza del Tar, la società chiede il rispetto delle norme contrattuali

sabato 9 gennaio 2010
Con decreto 6041 del 18 dicembre scorso, il Tar del Lazio ha sospeso l'efficacia della cancellazione della società Tributi Italia dall'albo dei concessionari e, di conseguenza, l'esecuzione della circolare ministeriale con cui si negava alla società l'abilitazione ad effettuare le attività di liquidazione e di accertamento dei tributi e di riscossione dei tributi per conto di Province e Comuni. La sospensione dei provvedimenti fa venir meno l'effetto di decadenza dalle concessioni assegnate dal Comune di Trani a Tributi Italia, sebbene nel palazzo comunale facciano ancora capolino dei manifesti che dicono il contrario.

«Tributi Italia proseguirà di pieno diritto ad esercitare le attività di pubblico servizio che le sono state concesse» fa sapere l'amministratore unico della società, Patrizia Saggese, in una nota indirizzata al segretario comunale, Vincenzo Lullo, al responsabile dell'ufficio Ici, Luigi Grossetti, ed al sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini. «La società - scrive Saggese – procederà al cash pooling delle somme incassate secondo le modalità in precedenza comunicate. In particolare, ci riferiamo alle azioni volte all'acquisizione della documentazione e delle banche dati necessarie per lo svolgimento dei servizi pubblici affidati in concessione a Tributi Italia. Invitiamo l'Ente, pertanto, a rendere inefficaci eventuali disposizioni tese ad ottenere l'incasso delle somme riscosse su conti correnti diversi da quelli aperti dalla società Tributi Italia e, contestualmente, a non affidare i servizi in concessione a Tributi Italia a soggetti terzi. Se ciò dovesse avvenire sarà esercizio abusivo di pubblico servizio e determinerà una violazione contrattuale fonte di responsabilità civile e causa di danni ingiusti che faranno sorgere responsabilità amministrative davanti alla Corte dei Conti».