Troppi rifiuti nelle campagne di Trani.

La denuncia è dei Giovani Democratici. Le foto.

giovedì 19 febbraio 2009
«In questo periodo sono balzati agli onori della cronaca sequestri di diverse aree utilizzate per lo scarico abusivo di rifiuti, nello specifico una cava dismessa e l'area del vecchio macello. Allarmati da queste notizie riguardanti l'abusivismo e l'irregolare smaltimento dei rifiuti, abbiamo voluto girare per le campagne e le zone periferiche ed industriali della città, documentando la situazione in cui queste aree vertono.



Le scoperte fatte non sono certo entusiasmanti. Purtroppo lo scarico abusivo dei rifiuti è una pratica alla quale si dedicano anche singoli cittadini o piccole ditte che decidono di scaricare i loro scarti in maniera tutt'altro che civile. La composizione di questi rifiuti è di vario genere (come le foto allegate possono confermare): scarti edilizi, sanitari usati, rifiuti chimici, vecchi elettrodomestici e personal computer, divani e complementi d'arredo di varia natura. Ma quello che con nostro stupore si può rinvenire in massicce quantità dentro queste piccole discariche abusive sono i pannelli in Eternit, molto pericolosi perché contenenti amianto e, quindi, estremamente tossici e in grado di provocare gravi danni al sistema respiratorio.

Questa opera di ricerca ha come obiettivo e scopo unico quello di riaccendere l'attenzione di tutti, amministrazione e cittadini, verso un problema che non va affatto sottovalutato. In merito a questo va, secondo noi, innanzitutto, ricordata la fondamentale importanza di una struttura come l'isola ecologica, in grado di ricevere nello specifico:

carta e cartone (non più di 30 Kg al giorno), Imballaggi in carta e cartone ridotti di volume (non più di 30 Kg al giorno), imballaggi in plastica (non più di 30 Kg al giorno e previa lavatura), imballaggi in vetro (non più di 30 Kg al giorno e previa lavatura), vetro in lastre (non più di 30 Kg al giorno), lattine in alluminio o materiale ferroso (non più di 30 Kg al giorno e previa lavatura), metalli, legno (assi e parti di mobili e infissi), ingombranti (mobili, materassi, biciclette, scaldabagni, reti per letti, divani, ecc.), beni durevoli (lavatrici, forni, lavastoviglie, con esclusione di frigoriferi, congelatori e climatizzatori), beni elettronici e elettrici (computer, radio, stereo, ventilatori e piccoli elettrodomestici, con esclusione di televisori, fotoriproduttori, monitor, materiali contenenti inchiostri o toner e pellicole sensibili, tubi fluorescenti, tubi catodici).

Ricordiamo che l'isola ecologica fu riaperta nel 2005 dall'attuale amministrazione, e il sindaco pieno di mille intenzioni allora dichiarò: "Da ora in avanti ci aspettiamo di non veder più vicino ai cassonetti o nelle nostre campagne i vecchi televisori o i vecchi frigoriferi…. poi si studierà un sistema incentivante per poter stimolare ancor di più questo meccanismo", ma purtroppo i buoni propositi non sono bastati. Di fatti dopo una lodevole iniziativa promossa nelle scuole, Capitan Eco, l'intera amministrazione si è dimostrata incapace di mantenere una linea costante almeno per quel che riguarda una corretta informazione e sensibilizzazione in merito allo smaltimento dei rifiuti. In questo periodo assolutamente critico dal punto di vista dei rifiuti.



Uno sforzo in più per quel che riguarda la sensibilizzazione va sicuramente fatto, soprattutto nel momento in cui altre città, come Bisceglie e Corato, stanno dando vita a importanti iniziative sull'argomento: la prima ha più che raddoppiato la percentuale di rifiuti differenziati nell'arco di 4 anni grazie a specifiche iniziative, e la seconda ha da poco attivato un servizio di raccolta porta a porta. Se a Trani quindi parlare di differenziata e raccolta porta a porta rimane un tabù, (e noi non ci spieghiamo il perché) l'amministrazione dovrebbe almeno impegnarsi attivamente, promuovendo un'oculata campagna di sensibilizzazione, in grado di trasmettere alla cittadinanza l'importanza di tutto questo, evitando che in futuro la zone agricole ed industriali vengano deturpate.»