Truffa al sistema sanitario: condannate a risarcire 442 persone
Operazione della Finanza nella Bat. Trani fra le città più colpite
giovedì 29 ottobre 2009
Frode al sistema sanitario nazionale, atto secondo. "Lei è esentato dal ticket?". E' la domanda che l'operatore sanitario rivolge al cittadino quando richiede una prestazione sanitaria alla Asl, dalle analisi presso un laboratorio convenzionato, ad una prestazione medica al pronto soccorso e via dicendo. La risposta che 446 persone hanno dato agli sportelli della Asl o presso i laboratori di analisi, tra cui imprenditori, impiegati statali, professionisti, è stata: "certo che sono esentato". nulla di più falso. E così, a seguito di una lunga e certosina indagine in materia di spesa sanitaria, disposta dalla Procura di Trani e condotta dalla tenenza della Guardia di Finanza di Andria, 446 persone sono state denunciate alla procura della Repubblica presso il tribunale di Trani per truffa ai danni dello Stato e falso ideologico in atto pubblico.
L'indagine, durata oltre due anni, coordinata dal sostituto procuratore dott. Michele Ruggiero, già nel 2007 aveva portato alla denuncia di 160 persone che avevano indebitamente fruito di prestazioni sanitarie presso l'ospedale di Andria. Successivamente l'inchiesta veniva ulteriormente aggiornata ed estesa ai presidi ospedalieri ed ai laboratori convenzionati dei comuni di Barletta, Trani, Bisceglie, Minervino Murge, Canosa di Puglia e Spinazzola, interessando quasi tutta la nuova provincia di Bat, concludendosi con la segnalazione di altre 286 persone, tutte facoltose, che avevano truffato lo stato auto-certificando la propria fascia di reddito molto al di sotto di quella reale, usufruendo così dell'esenzione del ticket per le prestazioni sanitarie.
Su oltre 30.000 ricette controllate dalle fiamme gialle i militari hanno appurato che circa 8.000 richieste di prestazioni facevano riferimento all'esenzione del ticket per basso reddito. Per tutte queste è stata effettuata la verifica tra i redditi dichiarati nell'autocertificazione e quelli effettivamente percepiti. All'esito dell'indagine il GIP del tribunale di Trani ha emesso, su richiesta del Pubblico Ministero, nei confronti di 442 soggetti, un decreto penale di condanna al pagamento di una multa di € 4.710 ciascuno per la violazione degli articoli 640 cpv. e 483 del codice penale, rispettivamente "truffa ai danni dello stato" e "falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico".
Con questa operazione della Guardia di Finanza sarà, inoltre, possibile recuperare ticket non pagati per circa 20mila euro. Anche se la cifra a cui ammonta la truffa può sembrare modesta, in realtà il fenomeno non lo è altrettanto. Infatti la somma è dovuta all'esiguo valore dei singoli ticket per prestazioni sanitarie minime che può variare da 10 euro a un massimo di 36 euro, mentre risulta preoccupante il dato che oltre il 5% delle esenzioni per reddito riconosciute dalla Asl Bat risulta destinato a soggetti che non ne hanno diritto.
I nosocomi maggiormente presi di mira dai "furbetti del ticket" sono risultati essere quelli di Minervino Murge e Trani. A Minervino Murge è stata, inoltre, riscontrata la maggiore percentuale di persone denunciate rispetto alla popolazione residente.
Ecco allora chi non deve pagare il ticket: i cittadini di età inferiore a 6 anni e di età superiore a 65 anni, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo, riferito all'anno precedente, non superiore a 36.151,98 euro (ovvero desunti dall'ultima dichiarazione dei redditi presentata alla data dell'avvenuta prestazione sanitaria); i titolari di assegno sociale ed i loro familiari a carico (art. 8, comma 16, l. 573/93 e successive modificazioni); i titolari di pensione al minimo di età superiore a 60 anni, nonché i disoccupati indipendentemente dall'età, e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare che, nell'anno fiscale precedente abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 8.263,31 euro nel caso di una sola persona, non superiore a 11.362,05 euro in presenza del coniuge, incrementato di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico. le precedenti classi di reddito devono necessariamente essere accompagnate, quindi, dalla situazione soggettiva di disoccupato oppure di pensionato al minimo con più di 60 anni del capofamiglia; in questi casi l'agevolazione si estende anche ai familiari a carico. Sono pensionati al minimo coloro che percepiscono pensioni da lavoro per aver versato il numero minimo di contributi previdenziali previsto dalla normativa vigente, ovvero pensioni integrate al minimo Inps.
Ai fini dell'esenzione per reddito è necessario prendere in considerazione il reddito complessivo del nucleo familiare, riferito all'anno precedente (ovvero desunti dall'ultima dichiarazione dei redditi presentata alla data dell'avvenuta prestazione sanitaria), che è dato dalla somma dei redditi dei singoli membri del nucleo familiare. e per nucleo familiare deve intendersi quello rilevante ai fini fiscali (non anagrafici), costituito dall'interessato, dal coniuge non legalmente separato e dagli altri familiari a carico. per familiari a carico, infine, si intendono i familiari per i quali l'interessato gode di detrazioni fiscali (in quanto titolari di un reddito inferiore a 2.840,51 euro).
A seguito delle operazioni di controllo svolte dalla guardia di finanza l'Asl Bat ha introdotto un nuovo meccanismo per il riconoscimento dell'esenzione. Infatti a partire dal 1° marzo 2009 non è più sufficiente l'autocertificazione del reddito per fruire gratuitamente delle prestazioni sanitarie, ma sarà necessario richiedere un'apposita certificazione presso gli uffici della Asl che viene rilasciata solo a seguito della presentazione di idonea documentazione che attesti la sussistenza dei requisiti.
L'indagine, durata oltre due anni, coordinata dal sostituto procuratore dott. Michele Ruggiero, già nel 2007 aveva portato alla denuncia di 160 persone che avevano indebitamente fruito di prestazioni sanitarie presso l'ospedale di Andria. Successivamente l'inchiesta veniva ulteriormente aggiornata ed estesa ai presidi ospedalieri ed ai laboratori convenzionati dei comuni di Barletta, Trani, Bisceglie, Minervino Murge, Canosa di Puglia e Spinazzola, interessando quasi tutta la nuova provincia di Bat, concludendosi con la segnalazione di altre 286 persone, tutte facoltose, che avevano truffato lo stato auto-certificando la propria fascia di reddito molto al di sotto di quella reale, usufruendo così dell'esenzione del ticket per le prestazioni sanitarie.
Su oltre 30.000 ricette controllate dalle fiamme gialle i militari hanno appurato che circa 8.000 richieste di prestazioni facevano riferimento all'esenzione del ticket per basso reddito. Per tutte queste è stata effettuata la verifica tra i redditi dichiarati nell'autocertificazione e quelli effettivamente percepiti. All'esito dell'indagine il GIP del tribunale di Trani ha emesso, su richiesta del Pubblico Ministero, nei confronti di 442 soggetti, un decreto penale di condanna al pagamento di una multa di € 4.710 ciascuno per la violazione degli articoli 640 cpv. e 483 del codice penale, rispettivamente "truffa ai danni dello stato" e "falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico".
Con questa operazione della Guardia di Finanza sarà, inoltre, possibile recuperare ticket non pagati per circa 20mila euro. Anche se la cifra a cui ammonta la truffa può sembrare modesta, in realtà il fenomeno non lo è altrettanto. Infatti la somma è dovuta all'esiguo valore dei singoli ticket per prestazioni sanitarie minime che può variare da 10 euro a un massimo di 36 euro, mentre risulta preoccupante il dato che oltre il 5% delle esenzioni per reddito riconosciute dalla Asl Bat risulta destinato a soggetti che non ne hanno diritto.
I nosocomi maggiormente presi di mira dai "furbetti del ticket" sono risultati essere quelli di Minervino Murge e Trani. A Minervino Murge è stata, inoltre, riscontrata la maggiore percentuale di persone denunciate rispetto alla popolazione residente.
Ecco allora chi non deve pagare il ticket: i cittadini di età inferiore a 6 anni e di età superiore a 65 anni, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo, riferito all'anno precedente, non superiore a 36.151,98 euro (ovvero desunti dall'ultima dichiarazione dei redditi presentata alla data dell'avvenuta prestazione sanitaria); i titolari di assegno sociale ed i loro familiari a carico (art. 8, comma 16, l. 573/93 e successive modificazioni); i titolari di pensione al minimo di età superiore a 60 anni, nonché i disoccupati indipendentemente dall'età, e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare che, nell'anno fiscale precedente abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 8.263,31 euro nel caso di una sola persona, non superiore a 11.362,05 euro in presenza del coniuge, incrementato di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico. le precedenti classi di reddito devono necessariamente essere accompagnate, quindi, dalla situazione soggettiva di disoccupato oppure di pensionato al minimo con più di 60 anni del capofamiglia; in questi casi l'agevolazione si estende anche ai familiari a carico. Sono pensionati al minimo coloro che percepiscono pensioni da lavoro per aver versato il numero minimo di contributi previdenziali previsto dalla normativa vigente, ovvero pensioni integrate al minimo Inps.
Ai fini dell'esenzione per reddito è necessario prendere in considerazione il reddito complessivo del nucleo familiare, riferito all'anno precedente (ovvero desunti dall'ultima dichiarazione dei redditi presentata alla data dell'avvenuta prestazione sanitaria), che è dato dalla somma dei redditi dei singoli membri del nucleo familiare. e per nucleo familiare deve intendersi quello rilevante ai fini fiscali (non anagrafici), costituito dall'interessato, dal coniuge non legalmente separato e dagli altri familiari a carico. per familiari a carico, infine, si intendono i familiari per i quali l'interessato gode di detrazioni fiscali (in quanto titolari di un reddito inferiore a 2.840,51 euro).
A seguito delle operazioni di controllo svolte dalla guardia di finanza l'Asl Bat ha introdotto un nuovo meccanismo per il riconoscimento dell'esenzione. Infatti a partire dal 1° marzo 2009 non è più sufficiente l'autocertificazione del reddito per fruire gratuitamente delle prestazioni sanitarie, ma sarà necessario richiedere un'apposita certificazione presso gli uffici della Asl che viene rilasciata solo a seguito della presentazione di idonea documentazione che attesti la sussistenza dei requisiti.