Turismo alberghiero in crisi nella Bat
L'allarme lanciato da Federalberghi: «Calo delle presenze del 13%». Registrata una contrazione della domanda turistica per questa estate
giovedì 5 luglio 2012
10.36
Il primo semestre del 2012 ha confermato l'andamento negativo delle strutture alberghiere delle Province di Bari e Bat. I dati raccolti dagli hotel associati alla Federalberghi Bari-Bat registrano una forte contrazione del fatturato con un -20% di media, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A fronte di pochissime strutture che limitano il calo tra -6 e -8%, la maggioranza contabilizza un -20/-25% con casi che raggiungono -30% e anche -40%. Il tasso di occupazione delle camere si attesta mediamente sul -13% con punte negative che raggiungono -40%.
Il quadro dei dati ci riporta una sensibile diminuzione delle tariffe medie adottate provocando, di conseguenza, una consistente flessione del ricavo medio per camera disponibile, fattore che provoca l'abbassamento del valore di un'impresa alberghiera sul mercato. Di conseguenza il personale occupato ha subito un taglio che arriva fino al -30%.
Nell'anno più difficile della crisi mondiale, ma anche della Puglia trendy, le Province di Bari e Bat devono registrare sei mesi di forte calo del turismo in tutte le sue forme. Nella città capoluogo la tenuta dei flussi crocieristici e religiosi non riesce a bilanciare la forte caduta del turismo business e congressuale. Le località balneari, da Barletta a Bisceglie, da Polignano e Monopoli, registrano il segno negativo e sperano nel recupero di luglio e agosto. E' in calo perfino Castellana Grotte, solo Alberobello tiene testa alla crisi.
«La difficile congiuntura già registrata ad aprile - afferma il presidente della Federalberghi Bari-Bat Francesco Caizzi - trova conferma dai dati forniti dai nostri associati anche a chiusura del primo semestre del 2012. L'intero comparto turistico è in forte fermento. La stretta morsa della crisi nazionale e internazionale si fa sentire con forza sulle nostre aziende. Nonostante le continue sollecitazioni ottimistiche del sistema dei media sulla Puglia che fa moda, dobbiamo registrare che la scommessa della destagionalizzazione quest'anno è stata persa e che, pur essendo praticamente nel pieno, del turismo dell'alta stagione non si hanno segnali confortanti».
«La recente indagine di Federalberghi nazionale - sottolinea Caizzi - registra la contrazione della domanda turistica per questa estate (-19%) e la tendenza degli italiani a rimanere in Italia. Questa potrebbe essere un'opportunità per noi operatori pugliesi, visto che la nostra regione gode di ottimo appeal nazionale. Oltre a continuare lo sforzo per sviluppare un'offerta innovativa e personalizzata, con uso massiccio delle nuove tecnologie (internet, social network, couponing, ecc), siamo pronti ad affiancarci sempre di più agli organi ed alle istituzioni preposti all'accoglienza e alla promozione turistica della Puglia».
Il quadro dei dati ci riporta una sensibile diminuzione delle tariffe medie adottate provocando, di conseguenza, una consistente flessione del ricavo medio per camera disponibile, fattore che provoca l'abbassamento del valore di un'impresa alberghiera sul mercato. Di conseguenza il personale occupato ha subito un taglio che arriva fino al -30%.
Nell'anno più difficile della crisi mondiale, ma anche della Puglia trendy, le Province di Bari e Bat devono registrare sei mesi di forte calo del turismo in tutte le sue forme. Nella città capoluogo la tenuta dei flussi crocieristici e religiosi non riesce a bilanciare la forte caduta del turismo business e congressuale. Le località balneari, da Barletta a Bisceglie, da Polignano e Monopoli, registrano il segno negativo e sperano nel recupero di luglio e agosto. E' in calo perfino Castellana Grotte, solo Alberobello tiene testa alla crisi.
«La difficile congiuntura già registrata ad aprile - afferma il presidente della Federalberghi Bari-Bat Francesco Caizzi - trova conferma dai dati forniti dai nostri associati anche a chiusura del primo semestre del 2012. L'intero comparto turistico è in forte fermento. La stretta morsa della crisi nazionale e internazionale si fa sentire con forza sulle nostre aziende. Nonostante le continue sollecitazioni ottimistiche del sistema dei media sulla Puglia che fa moda, dobbiamo registrare che la scommessa della destagionalizzazione quest'anno è stata persa e che, pur essendo praticamente nel pieno, del turismo dell'alta stagione non si hanno segnali confortanti».
«La recente indagine di Federalberghi nazionale - sottolinea Caizzi - registra la contrazione della domanda turistica per questa estate (-19%) e la tendenza degli italiani a rimanere in Italia. Questa potrebbe essere un'opportunità per noi operatori pugliesi, visto che la nostra regione gode di ottimo appeal nazionale. Oltre a continuare lo sforzo per sviluppare un'offerta innovativa e personalizzata, con uso massiccio delle nuove tecnologie (internet, social network, couponing, ecc), siamo pronti ad affiancarci sempre di più agli organi ed alle istituzioni preposti all'accoglienza e alla promozione turistica della Puglia».