Turismo alberghiero in grave crisi nella Bat
Federalberhi diffonde i dati di luglio e agosto: -6% di presenze. In forte calo la presenza di stranieri con un -8,2% rispetto all'anno precedente
martedì 18 settembre 2012
16.49
Il boom del turismo non abita la Puglia. La Federalberghi Bari e Bat lo aveva scritto lo scorso giugno divulgando gli allarmanti dati raccolti tra i propri associati. Le informazioni divulgate da Federalberghi nazionale sull'andamento del turismo in luglio e agosto certificano una Puglia fanalino di coda tra le regioni del sud (-6% di presenze) con un allarmante calo degli stranieri (-8,2%). Niente Puglia in controtendenza, dunque, ma turismo in crisi e crollo dei fatturati.
E se la Puglia turistica deve leccarsi le ferite, le strutture alberghiere delle Province di Bari e Bat devono registrare criticità ancora più gravi con un calo medio di presenze del 20% con fatturati che tendono verso una diminuzione del 30% e tasso di occupazione delle camere che raggiunge in alcuni casi un -40%. Questi dati sono accompagnati anche da un sensibile taglio dei lavoratori occupati che si attesta intorno al 2,2%. Anche le località balneari, da Barletta a Bisceglie, da Polignano e Monopoli, registrano il segno negativo in linea con il dato registrato su base regionale. Perfino Castellana Grotte mantiene la tendenza al calo, mentre Alberobello segna il passo. A rovinare la festa di una Puglia trendy arrivano anche i dati del traffico aeroportuale di agosto 2012 che, per la prima volta dopo 11 anni registrano il segno meno per il numero di passeggeri transitati (Bari –0,3, Brindisi -1,4%) sia con voli di linea sia con charter.
«Troppo facile asserire oggi: noi l'avevamo detto - afferma il presidente della Federalberghi Bari-Bat Francesco Caizzi - Abbiamo provato con i dati e con la ragionevolezza a far riflettere l'assessore Godelli che con troppa leggerezza ha affidato in mano a tecnici non specializzati le cure del comparto turistico che è stretto dalla morsa della crisi nazionale e internazionale e ha urgente bisogno di provvedimenti e azioni che aiutino le nostre aziende in forte sofferenza. In questo anno difficile dobbiamo registrare il fallimento delle politiche regionali finalizzate alla destagionalizzazione ma, ahinoi, dobbiamo prendere atto che le risorse importanti investite per la promozione dell'incoming, rivenienti da fondi europei e gestite direttamente dall'assessorato attraverso la propria azienda Puglia Promozione, hanno portato risultati modesti. Un esempio illuminante, la forte contrazione di presenze straniere nonostante la scelta di puntare sullo sviluppo di alcune linee aeree low cost. Ma anche costosissime campagne di Russia che nulla hanno reso in termini di presenze turistiche».
«Le politiche sul turismo - conclude Federalberghi - necessitano di un pieno coinvolgimento degli attori che operano in un settore che, non dimentichiamolo, concorre al Pil pugliese per oltre due miliardi di euro l'anno. Ecco perché le attività di promozione e la produzione di atti normativi non possono essere appannaggio solo di pochi e di parte. Noi albergatori siamo pronti a condividere lo sforzo per sviluppare un'offerta innovativa e personalizzata, con uso massiccio delle nuove tecnologie (internet, social network, couponing, ecc), affiancandoci sempre di più agli organi ed alle istituzioni preposti all'accoglienza e alla promozione turistica della Puglia».
E se la Puglia turistica deve leccarsi le ferite, le strutture alberghiere delle Province di Bari e Bat devono registrare criticità ancora più gravi con un calo medio di presenze del 20% con fatturati che tendono verso una diminuzione del 30% e tasso di occupazione delle camere che raggiunge in alcuni casi un -40%. Questi dati sono accompagnati anche da un sensibile taglio dei lavoratori occupati che si attesta intorno al 2,2%. Anche le località balneari, da Barletta a Bisceglie, da Polignano e Monopoli, registrano il segno negativo in linea con il dato registrato su base regionale. Perfino Castellana Grotte mantiene la tendenza al calo, mentre Alberobello segna il passo. A rovinare la festa di una Puglia trendy arrivano anche i dati del traffico aeroportuale di agosto 2012 che, per la prima volta dopo 11 anni registrano il segno meno per il numero di passeggeri transitati (Bari –0,3, Brindisi -1,4%) sia con voli di linea sia con charter.
«Troppo facile asserire oggi: noi l'avevamo detto - afferma il presidente della Federalberghi Bari-Bat Francesco Caizzi - Abbiamo provato con i dati e con la ragionevolezza a far riflettere l'assessore Godelli che con troppa leggerezza ha affidato in mano a tecnici non specializzati le cure del comparto turistico che è stretto dalla morsa della crisi nazionale e internazionale e ha urgente bisogno di provvedimenti e azioni che aiutino le nostre aziende in forte sofferenza. In questo anno difficile dobbiamo registrare il fallimento delle politiche regionali finalizzate alla destagionalizzazione ma, ahinoi, dobbiamo prendere atto che le risorse importanti investite per la promozione dell'incoming, rivenienti da fondi europei e gestite direttamente dall'assessorato attraverso la propria azienda Puglia Promozione, hanno portato risultati modesti. Un esempio illuminante, la forte contrazione di presenze straniere nonostante la scelta di puntare sullo sviluppo di alcune linee aeree low cost. Ma anche costosissime campagne di Russia che nulla hanno reso in termini di presenze turistiche».
«Le politiche sul turismo - conclude Federalberghi - necessitano di un pieno coinvolgimento degli attori che operano in un settore che, non dimentichiamolo, concorre al Pil pugliese per oltre due miliardi di euro l'anno. Ecco perché le attività di promozione e la produzione di atti normativi non possono essere appannaggio solo di pochi e di parte. Noi albergatori siamo pronti a condividere lo sforzo per sviluppare un'offerta innovativa e personalizzata, con uso massiccio delle nuove tecnologie (internet, social network, couponing, ecc), affiancandoci sempre di più agli organi ed alle istituzioni preposti all'accoglienza e alla promozione turistica della Puglia».