Turismo, da D’Ambrosio bacchettate alla Regione
«Tende a privilegiare solo le grandi imprese»
sabato 14 febbraio 2009
Nel corso del convegno organizzato dal CNA, è intervenuto l'assessore comunale alle attività produttive, Tony D'Ambrosio. Il dibattito è stato incentrato sulla necessità che vi sia una cooperazione effettiva tra imprese e forze politiche.
D'Ambrosio ha criticato le scelte che la Regione vuol adottare per i distretti produttivi turistici: «Gli assessori Ostillio e Frisullo hanno dimostrato ancora una volta di privilegiare le grandi impresi a discapito di tutti gli altri. Al tavolo regionale sono giunte otto richieste da altrettanti soggetti, fra cui la nostra con il distretto produttivo federiciano che vede coinvolti i tre Comuni capoluogo, la città di Canosa, Puglia Imperiale e moltissime aziende.
Nel corso dell'ultima riunione, i due assessori della Regione hanno detto di non poter prendere in considerazione le otto proposte ma di volerne promuovere una sola, guarda caso quella che vede coinvolti Confindustria e Confcommercio. E' una scelta penalizzante.
Non possiamo accontentarci di essere dei semplici sistemi turistici locali, non possiamo accettare un modo di far politica che si allontana dal concetto del fare sistema. Se non c'è coinvolgimento, se non si studia un progetto unico, si è perdenti in partenza».
D'Ambrosio ha criticato le scelte che la Regione vuol adottare per i distretti produttivi turistici: «Gli assessori Ostillio e Frisullo hanno dimostrato ancora una volta di privilegiare le grandi impresi a discapito di tutti gli altri. Al tavolo regionale sono giunte otto richieste da altrettanti soggetti, fra cui la nostra con il distretto produttivo federiciano che vede coinvolti i tre Comuni capoluogo, la città di Canosa, Puglia Imperiale e moltissime aziende.
Nel corso dell'ultima riunione, i due assessori della Regione hanno detto di non poter prendere in considerazione le otto proposte ma di volerne promuovere una sola, guarda caso quella che vede coinvolti Confindustria e Confcommercio. E' una scelta penalizzante.
Non possiamo accontentarci di essere dei semplici sistemi turistici locali, non possiamo accettare un modo di far politica che si allontana dal concetto del fare sistema. Se non c'è coinvolgimento, se non si studia un progetto unico, si è perdenti in partenza».