UDC: il commissario Di Gioia risponde a De Toma e Riserbato

Triminì impugna l'atto di revoca e si firma "Capogruppo UDC"

giovedì 3 agosto 2006
Il commissario dell'U.D.C. dott. Di gioia risponde ai consiglieri comunali De Toma e Riserbato sulla revoca della carica di capogruppo di partito del consigliere Domenico Triminì: «Ho appreso dalla stampa il tentativo di sostituire e delegittimare il capogruppo Triminì secondo metodiche tipiche di chi è assetato di fama e di potere ma digiuno della necessaria competenza politica. Il capogruppo Domenico Triminì gode della stima e del rispetto del partito oltre che mio personale, per l'attività svolta nel corso di questi ultimi 12 anni, con capacità, partecipazione, coinvolgimento e spirito di abnegazione, dimostrandosi partnes politico affidabile della Casa delle Libertà. La sortita operata da Riserbato e De Toma, è stata da me pronosticata con largo anticipo, tanto da manifestare pubblicamente nel partito la inopportunità di accettare la trasmigrazione del consigliere De Toma da Forza Italia all'U.D.C. Ma il capogruppo Triminì, scevro da qualsiasi condizionamento e pregiudizio, con l'intendo di mirare alla crescita del partito e garantito dal Segretario Provinciale decise di sottoscrivere poco meno di tre mesi or sono l'accettazione di tale consigliere. L'amico Mimmo, dotato di particolare sensibilità ed intuito politico non ha mai ricorso a particolare giochi di prestigio per avere ragione delle sue idee, ma ha sempre con lealtà condiviso e trasferito nelle sedi istituzionali le decisioni del partito. Il voto contrario al PUG era stato preventivamente concordato, condiviso e motivato da tutti i consiglieri comunali dell'U.D.C. e manifestato al signor Sindaco nella conferenza indetta alla vigilia del Consiglio Comunale del 26 luglio. Non ho mai ricevuto dai consiglieri comunali de Toma e Riserbato manifestazioni di volontà diversa. Cosa abbia indotto gli illustri ad un comportamento diverso da quello concordato non mi è dato sapere e lascio alla libera interpretazione dei cittadini ed elettori.»


Intanto il consigliere Triminì ha notificato al presidente del consiglio Laurora l'impugnazione dell'atto di revoca da capogruppo dell'UDC: «Con il presente atto espressamente e formalmente si impugna e contesta l'atto di revoca da capogruppo consigliare dell'U.D.C. del sottoscritto, posto in essere dai consiglieri comunali Pasquale De Toma e Luigi Riserbato, con contestuale nomina a capogruppo dello stesso De Toma. L'atto impugnato, difatti, già ad una superficiale lettura del regolamento del consiglio Comunale, risulta essere palesemente illecito, e conseguentemente nullo ed inefficace, ai sensi dell'art.11 del citato regolamento, che non prevede l'istituto della revoca del capogruppo consigliare (ciò che la legge non vuole non dice). Pertanto, tutte le attribuzioni e le comunicazioni relative alla carica di capogruppo, così come previste dal summenzionato regolamento comunale, dovranno continuare a fare riferimento alla persona del sottoscritto. Con avvertimento che tutte le violazioni del ridetto regolamento saranno fatte valere in tutte le sedi competenti.»