Uffici Bat a Trani, ci sono anche le celle per detenuti
E' sparita anche la targa all'ingresso. Report fotografico del cartello di associazioni andriesi
giovedì 10 marzo 2011
Il cartello delle associazioni andriesi (Io ci sono, Pro Andria sesta provincia, Libertà è partecipazione, Libera associazione civica, Cittadini di Andria, Comitato quartiere Europa, Cittadini socialmente utili, Associazione del borgo antico, Una città in movimento, Fuori dal giro, Comitato audax, Associazione Aristarco Scannabue) prosegue la sua battaglia sul trasferimento degli uffici provinciali da Andria nelle altre città della sesta provincia. Una delegazione delle associazioni ha effettuato un sopralluogo negli uffici recentemente inaugurati a Trani in via Tasselgardo.
«Appena giunti - si legge - abbiamo già notato qualcosa di molto strano: la bellissima targa in ottone su base di legno pregiato con su scritto Provincia Barletta, Andria, Trani, con tanto di stemma in stile leccese, non c'era più. Rimossa per non meglio precisate motivazioni. Dopo il primo momento di perplessità abbiamo pensato che qualcuno si fosse ravveduto e avesse capito che quell'enorme immobile che si sviluppa su una superficie di tre piani, oltre ad un enorme sotterraneo ed un infinito parcheggio con infinite verande luminose dove si potrebbero celebrare sontuosi matrimoni all'aperto, era sprecato ed inopportuno, considerato lo smisurato costo della locazione che peserà per decenni sulle tasche dei cittadini di tutta la sesta provincia. In realtà si sarebbe trattato di un non meglio precisato errore che sarebbe stato commesso nella creazione di quella targa».
Un altro elemento di riflessione che ha suscitato la curiosità della delegazione è la presenza, nei sotterranei, di celle di sicurezza. L'immobile di via Tasselgardo, in passato, era destinato alla sede del nuovo commissariato di pubblica sicurezza di Trani, poi allocato in altro luogo. «La conferma di questo ricordo storico - scrivono le associazioni - sono le celle che non sappiamo a cosa potrebbero essere destinate, a meno che non si voglia trasferire in quella gattabuia il dirigente che avrebbe palpato una dipendente dell'Ente nel giorno della festa della donna».
«Appena giunti - si legge - abbiamo già notato qualcosa di molto strano: la bellissima targa in ottone su base di legno pregiato con su scritto Provincia Barletta, Andria, Trani, con tanto di stemma in stile leccese, non c'era più. Rimossa per non meglio precisate motivazioni. Dopo il primo momento di perplessità abbiamo pensato che qualcuno si fosse ravveduto e avesse capito che quell'enorme immobile che si sviluppa su una superficie di tre piani, oltre ad un enorme sotterraneo ed un infinito parcheggio con infinite verande luminose dove si potrebbero celebrare sontuosi matrimoni all'aperto, era sprecato ed inopportuno, considerato lo smisurato costo della locazione che peserà per decenni sulle tasche dei cittadini di tutta la sesta provincia. In realtà si sarebbe trattato di un non meglio precisato errore che sarebbe stato commesso nella creazione di quella targa».
Un altro elemento di riflessione che ha suscitato la curiosità della delegazione è la presenza, nei sotterranei, di celle di sicurezza. L'immobile di via Tasselgardo, in passato, era destinato alla sede del nuovo commissariato di pubblica sicurezza di Trani, poi allocato in altro luogo. «La conferma di questo ricordo storico - scrivono le associazioni - sono le celle che non sappiamo a cosa potrebbero essere destinate, a meno che non si voglia trasferire in quella gattabuia il dirigente che avrebbe palpato una dipendente dell'Ente nel giorno della festa della donna».