Un museo archeologico al Monastero di Colonna: favorevoli i Verdi
«Ci auguriamo che tali finanziamenti fungano da reale volano culturale»
martedì 10 ottobre 2006
«Non possiamo che plaudire alla notizia relativa ai finanziamenti P.O.R. Puglia di cui beneficerà il Comune di Trani. Tali contributi finanziari, infatti, ci sembrano indirizzati nella giusta direzione essendo destinati alla valorizzazione del turismo culturale che consente la rivalutazione delle risorse locali. Si è davanti all'incentivazione del tanto auspicato turismo-sostenibile, utile ad attivare un flusso di visite, non solo balneare ed estivo, ma a basso impatto ambientale e distribuito in tutto l'arco dell'anno.
I 418 mila euro destinati al Comune di Trani rientrano nel Piano Integrato Settoriale (P.I.S. n. 12) "Normanno Svevo Angioino" e serviranno alla realizzazione di un percorso turistico che, partendo dal recupero strutturale della Cassa Armonica posta all'interno della Villa Comunale, giunge sino al previsto museo archeologico nelle sale del Monastero di Santa Maria di Colonna.
Nell'augurarci che tali finanziamenti fungano da reale volano culturale, e che quindi costituiscano solo la fase embrionale di una più ampia valorizzazione culturale del territorio tranese, formuliamo alcune considerazioni: lungo la costa a Sud di Trani sono ben visibili importanti evidenze paleontologiche (Stromatoliti, Characeae, Cyanophyceae, bioturbazioni, ossa di vertebrati ecc) stratigrafiche (sismiti) e geologiche (vulcanelli da degassazione, sorgenti, ecc). Trattasi di un raro concentrato di singolarità geostratigrafiche (‘geosito') molto noto agli studiosi ed agli accademici al punto da esser stato più volte meta di congressi internazionali e di pubblicazioni scientifiche.
La valenza ambientale di questi siti litoranei, inoltre, è confermata dalle tavole dell'Atlante Tematico del PUTT/Puglia. La promozione a ‘geotopo' del territorio a Sud di Trani potrebbe essere, finalmente, sancita dal recente rinvenimento delle rare orme di dinosauri, oggetto di studio del prof. Nicosia, esperto paleontologo dell'Università degli Studi di Roma.
Il parco archeologico previsto nel Monastero di Colonna potrebbe, quindi, costituire oltre che la classica struttura espositiva, museale, necessaria alla raccolta dei reperti in possesso della Sovrintendenza, anche una sede formativa per l'indottrinamento delle guide turistiche. Queste, se preparate ad hoc, potranno essere pronte ad accompagnare turisti e studenti nel vasto territorio che racchiude, in un traboccante anello culturale, i siti litoranei a Sud di Trani, gli affioramenti paleontologici mesozoici, i dolmen di Bisceglie e le grotte di Santa Croce.»
Francesco Bartucci
Legambiente - Circolo di Trani
I 418 mila euro destinati al Comune di Trani rientrano nel Piano Integrato Settoriale (P.I.S. n. 12) "Normanno Svevo Angioino" e serviranno alla realizzazione di un percorso turistico che, partendo dal recupero strutturale della Cassa Armonica posta all'interno della Villa Comunale, giunge sino al previsto museo archeologico nelle sale del Monastero di Santa Maria di Colonna.
Nell'augurarci che tali finanziamenti fungano da reale volano culturale, e che quindi costituiscano solo la fase embrionale di una più ampia valorizzazione culturale del territorio tranese, formuliamo alcune considerazioni: lungo la costa a Sud di Trani sono ben visibili importanti evidenze paleontologiche (Stromatoliti, Characeae, Cyanophyceae, bioturbazioni, ossa di vertebrati ecc) stratigrafiche (sismiti) e geologiche (vulcanelli da degassazione, sorgenti, ecc). Trattasi di un raro concentrato di singolarità geostratigrafiche (‘geosito') molto noto agli studiosi ed agli accademici al punto da esser stato più volte meta di congressi internazionali e di pubblicazioni scientifiche.
La valenza ambientale di questi siti litoranei, inoltre, è confermata dalle tavole dell'Atlante Tematico del PUTT/Puglia. La promozione a ‘geotopo' del territorio a Sud di Trani potrebbe essere, finalmente, sancita dal recente rinvenimento delle rare orme di dinosauri, oggetto di studio del prof. Nicosia, esperto paleontologo dell'Università degli Studi di Roma.
Il parco archeologico previsto nel Monastero di Colonna potrebbe, quindi, costituire oltre che la classica struttura espositiva, museale, necessaria alla raccolta dei reperti in possesso della Sovrintendenza, anche una sede formativa per l'indottrinamento delle guide turistiche. Queste, se preparate ad hoc, potranno essere pronte ad accompagnare turisti e studenti nel vasto territorio che racchiude, in un traboccante anello culturale, i siti litoranei a Sud di Trani, gli affioramenti paleontologici mesozoici, i dolmen di Bisceglie e le grotte di Santa Croce.»
Francesco Bartucci
Legambiente - Circolo di Trani