Un'Onorevole buccia di banana

Traniweb sconfessa la Carlucci: il Comune non deve assolutamente nulla

venerdì 11 luglio 2008
Un'Onorevole buccia di banana, un'uscita totalmente avventurosa ed infelice. Forse distratta da argomenti di più vasta portata politica, Gabriella Carlucci ha attaccato violentemente l'amministrazione comunale ed il sindaco Tarantini, rivendicando, a distanza di un anno, la somma di 2mila euro di contributo che il Comune avrebbe dovuto sborsare per il concerto della Symphonica Toscanini del luglio 2007.
La Carlucci è stata piuttosto dura nei toni e nei modi, scatenando più di un malumore e molta ilarità.

Eppure, su un evento che sarebbe costato all'organizzazione "oltre 120mila euro" (dichiarazione dell'Onorevole in risposta ad un nostro utente che si lamentava del prezzo del biglietto di quello spettacolo), fare polemica in maniera così aspra per 2mila euro suona un pò come un paradosso: facendo le dovute proporzioni, è come se, su un conto in pizzeria di 120 euro, ci si stesse attaccando alla mancanza di 2 euro, cifra pari ad un piatto di pomodorini secchi.
Al di là di questo, la Carlucci stavolta casca su una buccia di banana, come è pronta a dimostrare Traniweb. Dopo accurate ricerche, siamo entrati in possesso della delibera di giunta redatta ad hoc per l'evento. La delibera (la numero 16 del 28 giugno 2007) parla chiaro: il Comune concedeva il patrocinio della città al concerto di Maazel ma dava atto (al punto 3) che la concessione del patrocinio non comportava oneri e spese a carico del Comune.
LA DELIBERA DI GIUNTA

Un patrocinio, dunque, nulla più. Oltre l'impegno a risolvere tutte le problematiche organizzative dello spettacolo, che furono davvero tante. L'amministrazione, infatti, aveva adottato per quell'anno, come preciso indirizzo generale, un criterio uguale per tutti: quello di non erogare assolutamente contributi a fronte di iniziative che prevedevano la partecipazione di pubblico a pagamento.
"Verba volant, scripta manent" dicevano i latini. Ecco perché l'uscita della Carlucci, oggi più di ieri, ci suona come assurda e immotivata. E le sue dichiarazioni (che evidentemente nascondono logiche diverse) a questo punto rischiano di tornare a Roma come un pericolosissimo boomerang.