Un pezzo di storia che se ne va, oggi Trani piange Iolanda Campanalunga

Tra le più anziane devote alla Madonna del Carmine, la donna aveva da poco compiuto 93 anni

venerdì 4 dicembre 2020 13.48

Davvero un pezzo di storia della nostra città viene oggi a mancare con la perdita della signorina Iolanda Campanalunga, classe 1927, a soli tre giorni dal suo novantatreesimo compleanno caduto il 29 novembre scorso.

Parliamo di una grande "famiglia" quando facciamo un salto indietro nel tempo e ci trasferiamo in Piazza Tiepolo. Laddove oggi troviamo locali frequentati da giovani che, a tarda ora, spesso hanno turbato la quiete dei residenti della zona,proprio in quei sottani vivevano le famiglie Cosentino, Campanalunga, Scaringi, Ferrante, D'Addato, Rina Azzariti, sacrestana del Carmine, certamente non legate da vincoli di sangue, ma che avevano creato quasi un'unica comunità che si stringeva attorno alla tanto adorata e venerata Madonna del Carmine, la chiesa che negli anni ha poi visto crescere e sposare i figli, i nipoti delle suddette famiglie, la chiesa dove molti di loro hanno ricevuto l'ultimo saluto.

Ed in questa comunità viveva Iolanda, figlia di Francesco, sarta di mestiere, delle famiglie più in vista di Trani, Perrone Capano, molto devota al culto del Carmine e felicissima quando gli stessi Padri Barnabiti dell'epoca, Padre Vittorio, Padre Bergomi affidarono a lei il compito di risistemare l'abito della Madonna, nei lontani Anni '60 insieme alle amiche, allora ragazze, con cui pettinavano i bellissimi boccoli realizzati dalla famosa parrucchiera Enza. In quella piazza, sedute sui gradini dei rispettivi sottani, si trascorrevano intere giornate, giornate fatte di giochi e di complicità: si viveva in grandi ristrettezze, ci si contentava davvero di poco, ma la serenità di quei momenti semplici era impagabile.

E sono proprio le sue amiche di allora, Enza, Maria, Nietta, Pupetta, Lina, Nunziatina, che oggi vogliono ricordarla e cercare di lenire, con questi dolci ricordi, il dolore della perdita e dare a Iolanda l'ultimo saluto ed abbraccio, in nome di un legame che è sempre andato oltre il tempo e così resterà.

Enza Incardona