«Un pug farraginoso poteva darla vinta alla Ekobat»

In vista di un ricorso al Tar della società, De Simone corre ai ripari. Disposto uno studio dell'aria: sarà affidato ad Arpa e Asl

mercoledì 23 gennaio 2013 13.08
A cura di Biagio Fanelli
I limiti del piano urbanistico generale erano stati un tema caldo della sua campagna elettorale. Oggi tornano d'attualità. Giuseppe De Simone, assessore all'ambiente del Comune di Trani, racconta i passaggi che hanno portato la Provincia a rispedire al mittente, attraverso una determina (la numero 4 del 15 gennaio scorso) al richiesta della società Ekobat di insediare sul nostro territorio l'ennesima discarica.

Decisiva, ai fini del diniego (che l'Ekobat impugnerà innanzi al Tar) l'interferenza ambientale (sottolineata da Legambiente e da Forza Trani), ossia la presenza nella zona di via Andria di troppi impianti contigui che, in caso di disastro ambientale, non avrebbero potuto consentire, causa vicinanza, l'individuazione di un soggetto responsabile. A dire il vero, l'altra arma che il Comune avrebbe potuto brandire per allontanare lo spettro della Ekobat, si è rivelata – a detta di De Simone – spuntata. Parliamo del piano urbanistico generale, approvato nel 2009, strumento che avrebbe permesso al Comune di giocarsi una carta vincente nell'ambito della disciplina urbanistica del territorio, unica competenza di diretta prerogativa comunale. «Come avevo avuto modo di sottolineare in passato – spiega De Simone – il pug adottato dal Comune si è dimostrato farraginoso e poco attento alle questioni ambientali. In particolare, da quanto ci ha spiegato la Regione, il piano urbanistico non poteva non prevedere una zona per la discarica, una grave lacuna che dovremo colmare, così come quella della mancata istituzione di un ufficio di piano e la mancata redazione di uno studio sulla qualità dell'aria».

Uno studio della qualità dell'aria è stato chiesto, poche ore prima della conferenza stampa, dall'associazione Trani civica. «Oltre ad agire per il recupero dei crediti dei Comuni che sversano a Trani – aveva scritto Trani civica - riteniamo sia utile affrontare il problema dal punto di vista della tutela ambientale attraverso un serio monitoraggio dell'aria e del suolo ed eventualmente della qualità dei rifiuti conferiti». Un vero assist alle parole di De Simone.

In vista di un prevedibile round giudiziario, anche se il primo atto che la Ekobat impugnerà sarà la determina provinciale, il Comune non vuole stare a guardare. «La determina della Provincia – ha spiegato il sindaco Riserbato - è la pietra miliare su cui costruire la difesa del nostro territorio. Sappiamo che per respingere le insidie bisognerà attrezzarsi al meglio ed è per questo motivo che bisogna intervenire sulle presunte inadeguatezze del piano urbanistico generale. A tal proposito, a fronte degli arcinoti problemi dell'ufficio tecnico, stiamo cercando di raggiungere una collaborazione con il Politecnico di Bari. L'istituzione di un ufficio di piano diventa una priorità, così come l'apporto, fattivo e non solo urlato, di quelle associazioni, tipo Legambiente, che hanno realmente contribuito a fornire argomenti validi per osteggiare il progetto della Ekobat».
Discarica Ekobat a Trani, conferenza stampa al Comune © Sergio Tatulli
Discarica Ekobat a Trani, conferenza stampa al Comune © Sergio Tatulli
Discarica Ekobat a Trani, conferenza stampa al Comune © Sergio Tatulli
Discarica Ekobat a Trani, conferenza stampa al Comune © Sergio Tatulli
Discarica Ekobat a Trani, conferenza stampa al Comune © Sergio Tatulli
Discarica Ekobat a Trani, conferenza stampa al Comune © Sergio Tatulli
Discarica Ekobat a Trani, conferenza stampa al Comune © Sergio Tatulli