Un tavolo di concertazione per rilanciare l'economia tranese
Corrado sul caso Amiu: «Non si gioca con la disperazione della gente»
lunedì 14 settembre 2009
«Le ultime vicende che hanno coinvolto otto lavoratori evidenzia sicuramente uno stato di disagio sociale presente nella nostra Città. Ad onor del vero la situazione degli otto vigilanti si è prestata a strumentalizzazioni politiche che hanno portano solo a sterili polemiche in quanto c'è bisogno di evidenziare che gli amministratori Amiu hanno preteso nel bando di gara la salvaguardia dei posti di lavoro e solo dei ritardi burocratici hanno impedito l'assunzione immediata degli otto lavoratori.
Fermo restando che erano comprensibili le preoccupazioni dei lavoratori ma non si possono comprendere ne giustificare gli attacchi strumentali da parte di alcuni consiglieri comunali che hanno usato tale situazione per farsi della pubblicità gratuita. Ma è innegabile che in città esiste un grave problema occupazionale che dovrebbe essere affrontato dalle forze politiche e sociali con serenità e con la consapevolezza che la disperazione non ha colore politico.
I dati delle presenze turistiche nella nostra città evidenziano il successo della politica dell'amministrazione Tarantini in quanto il turismo può rappresentare sicuramente un volano di sviluppo e di occupazione stabile anche se dobbiamo continuare ad investire nel risanamento della costa (Regione Puglia permettendo), nel recupero del nostro centro storico e nel valorizzare il marchio "Trani" a livello nazionale ed internazionale. Ma dall'altronde è sotto gli occhi di tutti che la crisi del settore calzaturiero e lapideo ha messo in ginocchio l'economia tranese con una ricaduta sociale senza precedenti.
Purtroppo un'Amministrazione comunale non ha molti poteri per fronteggiare una crisi globale di queste dimensioni ma possiamo e dobbiamo incentivare gli imprenditori ad investire nella nostra città. Bisogna sfruttare il Piano Urbanistico Generale per attrarre capitali e imprenditori che consenta una diversificazione delle attività imprenditoriali.
In questo momento è necessario mettere attorno ad un tavolo le forze politiche, sociali, sindacati e imprenditoriali per discutere senza preconcetti e cercare soluzioni che possano rilanciare l'economia tranese».
Fermo restando che erano comprensibili le preoccupazioni dei lavoratori ma non si possono comprendere ne giustificare gli attacchi strumentali da parte di alcuni consiglieri comunali che hanno usato tale situazione per farsi della pubblicità gratuita. Ma è innegabile che in città esiste un grave problema occupazionale che dovrebbe essere affrontato dalle forze politiche e sociali con serenità e con la consapevolezza che la disperazione non ha colore politico.
I dati delle presenze turistiche nella nostra città evidenziano il successo della politica dell'amministrazione Tarantini in quanto il turismo può rappresentare sicuramente un volano di sviluppo e di occupazione stabile anche se dobbiamo continuare ad investire nel risanamento della costa (Regione Puglia permettendo), nel recupero del nostro centro storico e nel valorizzare il marchio "Trani" a livello nazionale ed internazionale. Ma dall'altronde è sotto gli occhi di tutti che la crisi del settore calzaturiero e lapideo ha messo in ginocchio l'economia tranese con una ricaduta sociale senza precedenti.
Purtroppo un'Amministrazione comunale non ha molti poteri per fronteggiare una crisi globale di queste dimensioni ma possiamo e dobbiamo incentivare gli imprenditori ad investire nella nostra città. Bisogna sfruttare il Piano Urbanistico Generale per attrarre capitali e imprenditori che consenta una diversificazione delle attività imprenditoriali.
In questo momento è necessario mettere attorno ad un tavolo le forze politiche, sociali, sindacati e imprenditoriali per discutere senza preconcetti e cercare soluzioni che possano rilanciare l'economia tranese».