"Una bambina contro Stalin". Mercoledì la presentazione a Tranilibri
L'incontro sarà moderato dal prof. Luigi Di Cuonzo
martedì 22 gennaio 2008
Mercoledì 23 gennaio, presso il nuovo punto vendita "Tranilibri Point" in via Mario Pagano 220, sarà presentato il libro "Una bambina contro Stalin. L'italiana che lottò per la verità su suo padre" di Gabriele Nissim (edizioni Mondadori, 227 pagine - 18 €uro). L'incontro sarà moderato dal prof. Luigi Di Cuonzo responsabile dell'archivio della resistenza e della memoria.
In sintesi: Luciana De Marchi cominciò la sua battaglia personale contro Stalin quando aveva appena tredici anni. Suo padre Gino, regista cinematografico, era un attivo militante del Partito comunista, emigrato in Russia neI 1921 per 'servire la causa della rivoluzione socialista'. Ma nel 1922 fu accusato ingiustamente di essere una 'spia dell'Italia fascista' e nel 1937, durante i processi staliniani, fu di nuovo arrestato con la stessa imputazione. Sottoposto a incalzanti interrogatori, De Marchi continuò a negare con fermezza di aver svolto attività di spionaggio. Fu condannato, senza processo, alla pena capitale e venne fucilato a Butovo. Ufficialmente morì di peritonite in un gulag. Luciana ha dedicato la sua intera esistenza alla ricerca del padre e alla difesa della sua memoria. Gabriele Nissim, che ha incontrato Luciana De Marchi numerose volte, ricostruisce una vicenda umana che la storiografia ufficiale ha fino ad oggi ignorato.
Gabriele Nissim, saggista, nel 1982 ha fondato una rivista italiana sul tema del dissenso nei paesi dell'est europeo. Ha collaborato con " il giornale ", il corriere della sera, il sole 24 ore. Per canale 5 ha realizzato documentari sull'opposizione clandestina ai regimi comunisti, sui problemi del postcomunismo e sulla condizione ebraica sui paesi dell'est. e' presidente del comitato che valorizza le esperienze di resistenza morale individuale a tutti i totalitarismi.
In sintesi: Luciana De Marchi cominciò la sua battaglia personale contro Stalin quando aveva appena tredici anni. Suo padre Gino, regista cinematografico, era un attivo militante del Partito comunista, emigrato in Russia neI 1921 per 'servire la causa della rivoluzione socialista'. Ma nel 1922 fu accusato ingiustamente di essere una 'spia dell'Italia fascista' e nel 1937, durante i processi staliniani, fu di nuovo arrestato con la stessa imputazione. Sottoposto a incalzanti interrogatori, De Marchi continuò a negare con fermezza di aver svolto attività di spionaggio. Fu condannato, senza processo, alla pena capitale e venne fucilato a Butovo. Ufficialmente morì di peritonite in un gulag. Luciana ha dedicato la sua intera esistenza alla ricerca del padre e alla difesa della sua memoria. Gabriele Nissim, che ha incontrato Luciana De Marchi numerose volte, ricostruisce una vicenda umana che la storiografia ufficiale ha fino ad oggi ignorato.
Gabriele Nissim, saggista, nel 1982 ha fondato una rivista italiana sul tema del dissenso nei paesi dell'est europeo. Ha collaborato con " il giornale ", il corriere della sera, il sole 24 ore. Per canale 5 ha realizzato documentari sull'opposizione clandestina ai regimi comunisti, sui problemi del postcomunismo e sulla condizione ebraica sui paesi dell'est. e' presidente del comitato che valorizza le esperienze di resistenza morale individuale a tutti i totalitarismi.